Discussione:Torri costiere del Regno di Napoli

Ultimo commento: 10 anni fa, lasciato da 2.32.113.99 in merito all'argomento castelli

Torri costiere modifica

Ho visto che sono state inserite alcune torri che non fanno parte del sistema difensivo del regno di Napoli. Occorre capire se torre costiera è un termine generico o il termine che designa in particolare le torri del regno di Napoli. --Magma 13:04, 9 mar 2007 (CET)Rispondi

Storia modifica

La storia della costruzione delle torri costiere è meno generica di quanto risulta dai vostri testi attuali. Vi segnalo (non ho tempo di occuparmene ora) che vi fu uno sforzo integrato di difendere tutte le coste italiane a metà del 500 portato avanti dagli spagnoli. Mi pare di ricordare che il 1560-1565 fosse il periodo principale. La cosa era conseguenza dell'infame alleanza fra Francia e Impero Ottomano dopo il 1535, che riportò su queste coste i pirati turchi. Buon lavoro Pinea (msg) 15:34, 12 set 2008 (CEST)Rispondi

Miglioriamo la voce modifica

Ho risistemato l'ordine, seguendo il senso orario dall'Abruzzo al Lazio.

Però le torri vanno rivedute e corrette (la sezione Terra d'Otranto è l'unica che ha subito un vaglio rigoroso sulla base di un censimento).

Rimangono ancora troppi castelli che non facevano parte del sistema di avvistamento propriamente detto. --Roberto sernicola (msg) 14:14, 30 set 2008 (CEST)Rispondi

Apprezzo il lavoro che hai fatto per le coste pugliesi, ma non capisco tutto questo stravolgimento che hai fatto su tutte le altre coste, invertendo l'ordine geografico che era da nord verso sud ora da sud verso nord (cambia qualcosa?). Comunque secondo me era meglio prima. Poi quello che non capisco è perchè hai abolito le sotto-specificazioni geografiche? Le isole campane cono entità distinte e separate, perché unirle in un unico elenco? E poi considerare tutta la Campania "Terra di Lavoro" è una bestemmia storico-geografica! La Terra di Lavoro era la zona dell'attuale casertano: come fai a metterci insieme tutto il golfo di Napoli? Forse prima di fare questa rivoluzione sarebbe stato meglio (ed anche più corretto) aprire una discussione per addivenire ad una risistemazione condivisa. Mi aspetto il parere di altri! --Denghiù (msg) 14:29, 30 set 2008 (CEST)Rispondi
In effetti trovavo la sistemazione migliore prima... comunque complimenti per la decisa sistemazione che hai dato alla voce, sul piano dei contenuti è decisamente migliorata. --Gigi er Gigliola 15:27, 30 set 2008 (CEST)Rispondi
A dire il vero i paragrafi principali dovrebbero essere quelli contenuti qui e non altri. Non mi piace poi invece la disposizione in "senso orario": andrei per province, come indicato nel template (approssimativamente nord-sud). Ovviamente ciò non toglie che, ad esempio, per maggior chiarezza, il paragrafo sulla Basilicata e le province calabresi possano essere divisi in "litorale ionico" e "litorale tirrenico", che il par. "Terra di Lavoro" possa avere due sottoparagrafi "Golfo di Napoli" e "arcipelago Campano". Ultima cosa: la Sicilia dovrebbe essere scorporata in voce a parte (Torri costiere del Regno di Sicilia): i due viceregni erano formalmente separati all'epoca di Don Pedro di Toledo (cui si riferisce la gran parte delle torri) --Retaggio (msg) 17:48, 30 set 2008 (CEST)Rispondi
Pienamente d'accordo con Retaggio. Mi sembra una soluzione ragionevole ed equilibrata. Riguardo alla primissima obiezione che vi sono troppi castelli, questo solleva il problema del titolo della voce. In effetti sotto "Torri costiere" in effetti si intende "il sistema difensivo delle coste", per cui in effetti non la presenza dei castelli è impropria, bensì il titolo. Io proporrei di spostare il titolo in "Sistema difensivo costiero del ..." (ma poi bisognerà uniformarlo alle voci analoghe delle altre regioni). Il fatto è che i castelli costieri fanno parte di questo sistema difensivo, di cui rappresentano come dei punti nodali o delle "centrali". Il Castello Aragonese di Baia, p.es. è posto strategicamente su di una collina dalla quale da un lato si domina tutto il Golfo di Pozzuoli, mentre dalla cima del castello si tiene sotto controllo tutto il litorale domizio. Come si fa a togliere questi castelli dall'elenco semplicemente perchè non sono delle semplici torri? --Denghiù (msg) 23:02, 30 set 2008 (CEST)Rispondi

Grazie per tutti i vostri interventi, che servono un po' a smuovere le acque delle voci relative alle Torri costiere, acque che si erano parecchio intorpidite negli ultimi tempi. Provo a rispondere alle giuste e meno giuste obiezioni:

  • la elencazione in senso orario è UN criterio, imho il migliore, perché ha una logica geografica (quella per provincie è una logica amministrativa e per giunta attuale, per nulla storica); la logica geografica in senso orario consente di verificare la completezza dell'elenco e soprattutto tiene conto che le torri furono costruite con questa logica di cordone continuo e ininterrotto dalla foce del Tronto alla foce del Garigliano.
  • la divisione per paragrafi segue l'antica divisone amministrativa del Regno di Napoli; anche qui, indicare le regioni attuali sarebbe antistorico e ingannevole. Rimane da risolvere l'arcipelago campano e la situazione della Sicilia: discutiamone. La Campania è stata considerata in tre parti e non una sola: Principato citra, Principato ultra e Terra di Lavoro; forse manca qualcosa ma non so cosa; caso mai, la bestemmia che avrei detto va solo corretta aggiungendo la circoscrizione mancante.
  • per quel che riguarda la mia obiezione sui troppi castelli, ribadisco che la voce Torri Costiere va bene così come è denominata e deve escludere tutti quei castelli che non rispondevano al sistema difensivo costiero. Questo sistema era molto chiaro agli amministratori spagnoli, basta vedere le carte d'archivio nel Fondo della Camera della Sommaria, dove ci sono le pratiche che parlano di costruzione e custodia delle Torri (non castelli), con gli stipendi per i Torrieri (e non i castellani) e per i cavallari. Tutto ciò va tenuto conto per tenere la voce omogenea. Se qualche castello ha un bel panorama che si vede il mare (e i saraceni che arrivano), questo non significa che per il Viceregno di Napoli faceva parte del sistema difensivo costiero propriamente detto. La logica di costruzione dei castelli (la loro manutenzione e la loro custodia, affidata a castellani col grado di capitano: i torrieri erano caporali) ha avuto origini e sviluppi completamente diversi. Cedo IMHO che non dobbiamo trascurare questi aspetti.
  • Ricordiamoci che con qualche fatica sono state giustamente espunte da questa voce (e da altre voci correlate) alcune masserie fortificate dell'interno (private), che non partecipavano (a rigor di logica) al sistema difensivo costiero, che era invece sotto il controllo dello Stato. Anche se è a tutti evidente che, in caso di avvistamenti di saraceni, le masserie si attivavano per mettere in atto tutti gli accorgimenti di comunicazione per segnalare il pericolo ai centri abitati. Ma teniamo presente che le torri private esistenti sulla costa, per esempio, furono espropriate o ricondotte con transazioni al controllo centrale: questo la dice lunga su cosa intendevano gli Spagnoli per Torri Costiere per il Sistema di avvistamento antisaraceno; forse siamo noi che con gli occhi un po' romantici degli archeologici dilettanti ci facciamo prendere la mano. --Roberto sernicola (msg) 12:39, 1 ott 2008 (CEST)Rispondi
Giusto per la precisione: io mi riferivo alle province del regno di Napoli, non alle attuali (vedi link che ho riportato). Sull'elencazione in senso orario... beh, non so che dire... a me fa girare la testa :-) (ma ciò è un criterio soggettivo, riconosco :-P).
Altro punto: "Arcipelago campano" deve essere un sottoparagrafo di "Terra di Lavoro" (la provincia di Napoli ha solo 200 anni, come da pubblicità di questi giorni... :-)). Per ragioni di praticità sotto "Terra di Lavoro" farei un sottoparagrafo anche per le coste del golfo di Napoli. Come già detto sopra infine, i diversi "litorale ionico" e "litorale tirrenico" li farei diventare sottoparagrafi della provincia relativa (antica, precisiamo).
Quanto all'inclusione dei castelli sono dubbioso: se da un lato non erano torri, da un altro facevano parte del sistema di difesa a tutti gli effetti. Vedi Procida: le torri si trovano tutte in zone allora semi-isolate; non se ne capisce la ragione se non si fa presente in qualche modo (fuori o dentro la voce) che il centro abitato era difeso dal castello. Resto in attesa di idee (io non ne ho...)
Sicilia: IMHO questa va scorporata, senza alcun dubbio.
Bye. :-) --Retaggio (msg) 12:53, 1 ott 2008 (CEST)Rispondi
Sia chiaro: i castelli vanno eliminati IMHO per le ragioni che ho su esposto, non perché non sono torri. Ho fatto l'esempio delle torri interne (o masserie fortificate), che funzionavano anche da torri antisaracene, ma non facevano ufficialmente parte del sistema difensivo; ho fatto l'esempio delle torri costiere private (leggete le storie di Torre del Garigliano, di Torre di Velia, di Torre Santa Sabina) che - per entrare a far parte del sistema delle torri costiere antisaracene - furono demanializzate, cioé diventarono dello Viceregno. Detto ciò: mi dite cosa c'entrano i castelli sul mare??? Non ditemi più per favore "che facevano parte del sistema di difesa a tutti gli effetti", perché non è vero (almeno per tutti i castelli). --Roberto sernicola (msg) 13:15, 1 ott 2008 (CEST)Rispondi
Ok non lo dico più, se ti fa arrabbiare... :-DDD Cmq (rifaccio il mio esempio di Procida) dovremmo trovare IMHO una forma per spiegare (dentro la voce oppure un link, una frase, non lo so...) come mai proprio il centro abitato era "sguarnito" (castello). Penso che questo problema possa essere comune a diverse zone. --Retaggio (msg) 13:32, 1 ott 2008 (CEST)Rispondi

Procida: prova a vederla da un altro punto di vista; e cioè che le torri di cui stiamo trattando non servivano a "difendere" alcunché. Erano presidiate da un torriero stipendiato (UN torriero, UNO SOLO), che aveva a disposizione nel migliore dei casi un archibugio, raramente una barchetta e spesso un aiutante con un cavallo (il cavallaro poteva essere comune a due torri contigue, pare di capire dai contratti). Le torri quindi erano un sistema difensivo solo nella loro completezza, e non ciascuna in quanto tale. Funzionavano solo per l'avvistamento e la comunicazione immediata all'entroterra e ai paesi più vicini. Se entriamo in questa ottica, ci appare evidente che le torri andavano dislocate dove servivano, cioè dove c'era il rischio di approdi improvvisi, cioé in zone semi-isolate, come dici tu. Le cronache ci raccontano di predoni saraceni che, sbarcati sulla spiaggia tal de tali, assalgono il paese tal de tali: non sono mai approdati in un porto, in un paese (leggete le storie di Agropoli, di Otranto, di Crotone etc etc.). Dunque Procida aveva un castello, ma che non serviva ad avvistare i saraceni. E non mi sembra che dopo questa bella premessa ci deve essere bisogno di spiegare che il centro abitato di Procida (al pari dei centri abitati di Barletta, Brindisi, Bari, Taranto, Reggio e così via) era sguarnito ... --Roberto sernicola (msg) 13:58, 1 ott 2008 (CEST)Rispondi

Ti ringrazio per la "premessa", per la completezza della risposta e per la disponibilità. Preciso che non ho alcuna intenzione di far guerre di religione sul castello. Lasciamo stare.
Tuttavia, giusto per curiosità (e "solleticato" dal tuo discorso) sono andato un po' a verificare alcune cose. Spero di farti cosa gradita nel riportare qui tali notizie.
Dunque, nell'isola di Procida sono documentati 7 sbarchi barbareschi tra il 1534 e il 1562 (sicuramente di più, ovviamente). Di questi, 2 avvennero sulla Marina (sul canale di Procida, praticamente sotto il castello), gli altri in altre zone dell'isola. In un'occasione addirittura si presentarono con 120 galee e rimasero circa un mese (fonte "Parascandolo" in bibliografia).
A quello stesso periodo risalgono sia la costruzione delle torri osservative, sia l'ampliamento e la fortificazione del castello, sia la seconda cinta muraria del borgo di Terra murata (che fino ad allora si chiamava infatti Terra casata).
Quali fossero le modalità di comunicazioni tra torri e castello/borgo, o quanto/come fossero presidiate, non lo so.
Saluti. :-) --Retaggio (msg) 19:11, 1 ott 2008 (CEST)Rispondi
Secondo me i castelli che facevano parte del "sistema" di punti di avvistamento che comunicavano a vista tra loro dovrebbero restare.Franco TamTam 21:00, 1 ott 2008 (CEST)Rispondi
Prescindendo da tutto quanto detto (di serio) qui sopra, vorrei sottolineare (cosa meno seria) che personalmente faccio davvero fatica con questo nuovo ordine in senso orario. Prima l'ordine era da nord a sud e coincideva con un andamento dall'alto verso il basso. Ora invece dall'alto verso il basso corrisponde un andamento esattamente opposto, geograficamente da sud verso il nord. Una vera schizofrenia mentale! Per la mia forma mentis - vi assicuro - una faticaccia incredibile! Si può ripristinare per favore il vecchio andamento da nord verso sud? Scusate la frivolezza! --Denghiù (msg) 22:13, 1 ott 2008 (CEST)Rispondi

Mi sembra che Denghiù ci debba ancora rispondere sulla mia presunta bestemmia (considerare tutta la Campania "Terra di Lavoro" è una bestemmia storico-geografica! La Terra di Lavoro era la zona dell'attuale casertano: come fai a metterci insieme tutto il golfo di Napoli?): a questo io avevo risposto ..., ma lui non ci ha fatto sapere il suo punto di vista; per poter dare una svolta alla discussione credo che si debba evitare di buttare i sassi e poi scappare. Spero allora che Denghiù trovi il tempo di rispondermi a questo quesito che ora gli pongo in merito all'ordinamento: le torri della Terra d'Otranto sul litorale jonico, da Leuca a Taranto, vanno ordinate da nord a sud o da sud a nord? e perché?

Per il miglioramento della voce sarebbe importante procurarsi il testo del censimento del 1748 citato; qualcuno riesce a trovare notizie? sarebbe grandioso e dirimerebbe parecchie questioni.

Quando il livello di affinamento dell'elenco delle torri sarà a buon punto, suggerisco di passare a una elencazione su tabella a colonne: 1. denominazione della torre; 2. comune di appartenenza; 3. epoca presunza di costruzione, per fasi; 4.tipologia (rotonda, stellare o quadrangolare); 5. condizioni e utilizzo (scomparsa, rudere o diroccata, integra o restaurata ecc.). Gradirei su quest'ultimo punto interventi. Grazie per l'attenzione e buon lavoro a tutti. --Roberto sernicola (msg) 12:58, 2 ott 2008 (CEST)Rispondi

Roberto, si vede che il grandissimo lavoro (veramente egregio) che stai facendo su questa voce ti distrae un po' dalle discussioni. Io non me la sono svignata, difatti sono sempre qui; non ho reputato necessario rispondere semplicemente perchè ho già risposto. Se vai un po' più su nella discussione, vedrai che Retaggio aveva proposto di attenerci alla suddivisione secondo le province antiche, e poi in quelle semmai metterci delle suddivisioni geografiche più specifiche; ed io mi sono dichiarato pienamente d'accordo con questa soluzione da lui proposta. Per quanto riguarda l'ordinamento nord-sud (che io ripropongo ed auspico caldamente che venga ripristinato), penso che vada inteso in senso generico, secondo la geografia dell'Italia, e non in senso stretto secondo i punti cardinali (visto che l'Italia ha una posizione NW-SE, forse non c'è neanche una costa orientata N-S). Comunque la tua domanda ironica e provocatoria la colgo per dire che secondo me l'ordinamento N-S dovrebbe partire da Gaeta fino a Reggio Calabria; e poi dall'Abbruzzo fino a Reggio Calabria (quindi, se non dovesse essere ancora chiaro, dopo Leuca si prosegue per Gallipoli e poi Taranto). Reggio Calabria potrebbe essere secondo me un ottimo discrimine per la costa tirrenica da quella adriatico-ionica, tanto più perchè si trova sullo stretto; ma se poi si preferisse essere rigidamente geografici, allora si può prendere anche come punto di incontro Melito Porto Salvo. Quanto infine alla trasformazione della lista in tabella, non ho nulla da eccepire, penso anzi che sia un'ottima idea, anche perchè lo schema così concepito dà immediatamente le informazioni essenziali. --Denghiù (msg) 09:27, 3 ott 2008 (CEST)Rispondi

Tutto chiaro: però se "dopo dopo Leuca si prosegue per Gallipoli e poi Taranto" (Denghiù dixit) ci troveremo ad andare "geograficamente da sud verso il nord. Una vera schizofrenia mentale! Per la mia forma mentis - vi assicuro - una faticaccia incredibile!" (Denghiù dixit). Mi ero distratto, io? Buon lavoro a tutti--Roberto sernicola (msg) 10:07, 3 ott 2008 (CEST) E la mia bestemmia storico-geografica sulla Terra di Lavoro? La discussione è ancora aperta o chiusa? O mi sono distratto? Mi hanno insegnato (e mi sembra ottima norma per WP) che si può essere coerenti senza essere testardi, si può essere coerenti anche cambiando opinioni, basta motivare le proprie scelte: se ci si comporta così, IMHO si può anche non essere costretti a chiedere scusa per l'uso un po' esagerato delle parole. --Roberto sernicola (msg) 10:43, 3 ott 2008 (CEST)Rispondi

Se la discussione deve servire a chiarirci sul procedere e sul lavoro da farsi, allora discutiamo; se invece deve essere solo occasione per soddisfare i propri puntigli, allora non mi sentirai più. Anche perchè se tu hai voglia di litigare, a me invece non interessa per niente, né asseconderò la tua voglia di un flame gratuito ed inutile. Non credo di aver offeso nessuno. La Terra di Lavoro oggi è nel casertano; quando Retaggio ha detto che le suddivisioni sono le province antiche, è diventato tutto chiaro: la Terra di Lavoro in antico era molto più vasta ed arrivava al Sele. Mi devo scusare per questo equivoco? Allora Chiedo umilmente a Vossignoria clementissima per Grazia di Dio N.H. Roberto Sernicola di voler concedere al servo suo umilissimo la grazia del Suo perdono. Con perfetta osservanza, suo devotissimo --Denghiù (msg) 14:42, 3 ott 2008 (CEST) Auguro un buon lavoro a tutti noi!Rispondi
OK, sperando che abbiamo smesso di parlar di cose che non c'entrano inserisco anche la mia opinione sui diversi punti:
- paragrafazione: favorevole a quella per province del Regno di Napoli, eventualmente (Calabrie, Basilicata, Terra d'Otranto) divise in sottoparagrafi per i due diversi litorali.
- ordinamento: sempre Nord-Sud, sia per le regioni, sia per l'elenco delle torri all'interno dei paragrafi. Includo anche il versante ionico della Terra d'Otranto. Non dico che ovviamente che è il migliore: è quello che personalmente mi sembra più semplice.
- Tabella: mi sembra un'ottima cosa. Solo una cosa: riguardo le condizioni attuali: teniamo presente che in alcuni casi le torri sono state "inglobate" in costruzioni posteriori, per cui se ne riconoscono solo poche parti (un lato, una volta, una merlatura, ecc...). Come le definiamo in questo caso? Ancora una cosetta: le immagini le terrei fuori dalla tabella.
Riguardo le "bestemmie", seppellite l'ascia di guerra. Penso convenga. Saluti. --Retaggio (msg) 22:11, 3 ott 2008 (CEST)Rispondi

Stato dei Presidi modifica

Visto il legame che c'è stato per lungo tempo tra il Regno di Napoli e lo Stato dei Presidi, le Torri costiere dello Stato dei Presidi devono essere riportate anche in questa voce? --Petit verdot 15:54, 5 ott 2008 (CEST)Rispondi

Ritengo di no, se stiamo anche togliendo le torri siciliane... --Gigi er Gigliola 19:52, 5 ott 2008 (CEST)Rispondi

RIPETO: quali fortezze hanno COSTRUITO gli Spagnoli a Napoli? modifica

La parola città nel testo va inteso al plurale, perché si sta parlando di tutto il Regno di Napoli e non di Napoli città e basta, e la cosa è evidente dal contesto. D'altronde il plurale di città è città. Certo, scritto così è ambiguo, ma forse solo per chi legge il testo con animo Napolicentrico. Gli Spagnoli hanno costruito e ristrutturato numerosi castelli in diverse città di tutto il Regno di Napoli e un errore tattico-politico fu aver trascurato per decenni il territorio, inteso come un bene da difendere dagli attacchi esterni, soprattutto da parte dei turchi. Molti studiosi hanno spiegato questo "errore" con gli interessi feudali-economici-mercantili connessi con le città e meno importanti nel resto del Regno. Pertanto il testo mi sembra corretto come era prima e non era pertinente e necessario l'intervento correttivo di Denghiù. --Vincimanno Capograssi (msg) 13:13, 23 giu 2009 (CEST)Rispondi

In città gli Spagnoli hanno solo ristrutturato le fortezze precedenti (Castel Capuano, Castel Sant'Elmo, Castel Nuovo, ecc.) e così pure i castelli flegrei costruiti precedentemente dagli Aragonesi. Poi Don Pedro di Toledo ha costruito nuovi circuiti di mura; ma quelle sono mura e non fortezze, se vogliamo essere precisi. Se poi "città" andava inteso al plurale, allora (sempre se l'italiano è ancora una lingua corretta) andava scritto nelle città o nelle varie città e non in città. Quindi il testo per come era prima NON andava bene; va bene ora per come l'ha riscritto Roberto Sernicola. Saluti e buon lavoro a tutti. --Denghiù (msg) 22:43, 24 giu 2009 (CEST)Rispondi

Forme modifica

tempo fa creai o usai queste forme.. magari si possono utilizzare nell'articolo per indicare la sezione:

  • cerchio  
  • quadrato  
  • stella a 4 punte  
  • ottagono  

--93.144.137.185 (msg) 01:06, 7 lug 2010 (CEST)Rispondi

Ottimo!!!--Roberto sernicola (msg) 09:28, 7 lug 2010 (CEST)Rispondi
ho realizzato il template:Forma --Florixc (msg) 23:26, 7 lug 2010 (CEST)Rispondi
{_{_Forma_|_nome_figura_|_dimensione_}_}
 cerchio
 quadrato
 stella4
 ottagono


Magari dopo il simbolo della forma (p.es.  cerchio ) potrebbe essere superfluo scrivere la forma (p.es. rotonda). Ad ogni buon conto faccio notare che negli studi le torri vengono definite a stella a quattro punte e mai ottagono concavo, che dal punto di vista della geometria forse è più corretto; credo che debba prevalere l'usanza degli studiosi di storia dell'architettura e non la tassonomia geometrica... --Roberto sernicola (msg) 09:12, 8 lug 2010 (CEST)Rispondi

ok, seguo il tuo suggerimento, per l'immagine non so (magari modifico il template) http://it.wikipedia.org/wiki/Template:Forma --Florixc (msg) 11:18, 8 lug 2010 (CEST)Rispondi

Sarebbe utile poter disporre di un'altra forma geometrica (il rettangolo) per individuare le torri a pianta quadrangolare (non quadrata, tipo A), quelle cosiddette "a masseria" (tipo B). --Roberto sernicola (msg) 09:13, 13 lug 2010 (CEST)Rispondi

 rettangolo

ok! --Florixc (msg) 21:37, 5 nov 2010 (CET)Rispondi


Attenzione: suddivisione errata!! modifica

Mi sono permesso di spostare la voce del Fortino di Pescara da "Abruzzo Ultra" a "Abruzzo Citra" in quanto il fortino era a sud del fiume Pescara che divideva i due territori. Per la stessa motivazione, ho introdotto in "Abruzzo Citra" le torri del comune di Petacciato e quella del Sinarca, in quanto in epoca secentesca i confini abruzzesi arrivavano fino al torrente Sinarca, dopo di che cominciava la Capitanata con Termoli (v. ad es. la cartina del Magini del 1620 http://www.raremaps.com/gallery/detail/22250?view=print ). Se invece si vuol considerare la suddivisione ottocentesca, allora si deve considerare il Molise come unità a sè stante con i confini corrispondenti a quelli odierni. --Pigellino74 (msg) 11:13, 4 giu 2011 (CEST)Rispondi

Tabella modifica

Lodevole lavoro di incremento della voce negli ultimi giorni, però attenzione ...

La vecchia lista delle torri era stata trasformata in tabella per dare oggettività agli inserimenti di torri ed evitare la presenza di "torri abusive". Pertanto chiunque vuol contribuire è pregato di inserire (prima del nome della torre, della località ecc. ecc.) la data del censimento (o censimenti) nel quale (o nei quali) la torre risulta registrata. I censimenti (manoscritti negli archivi di Napoli) sono reperibili anche in opere a stampa (recenti e recentissime). Sennò la voce torna come era prima, con una sfilza di torri che sono aziende agrituristiche e B&B e con la pubblicità gratuita che ne consegue (vedi vecchie discussioni in merito)... I castelli (si era detto) non fanno parte della catena delle torri costiere, almeno per il Viceregno di Napoli non era così, perché mai dovrebbe esserlo per WP? --Vincimanno Capograssi (msg) 17:28, 24 lug 2011 (CEST)Rispondi

da quel che vedo i castelli (bene o male) facevano parte del sistema insieme anche ad alcune torri (e questi sono stati inseriti con sfondo bianco e si vede che sono pure in numero esiguo). per evitare il problema dei b&b basta vedere la foto della torre con sfondo il mare visto che i b&b sono soprattutto in torri dell'entroterra. --2.32.114.246 (msg) 04:36, 26 set 2011 (CES


l' altitudine può essere una voce interessante da inserire nella tabella come qui http://www.torrimarittimedelsalento.it/Torre_00Tabell.htm --109.53.223.227 (msg) 19:51, 13 apr 2012 (CEST)Rispondi

Coordinate modifica

Sono necessarie in tabella? Oltre ad essere l'unica tabella ad averne, essa trasmette le coordinate ai siti di geolocalizzazione, creando un link diretto non alla singola torre, ma all'articolo Torri costiere del Regno di Napoli. Si sta discutendo di questa problematica qui, venuta alla luce a seguito di varie situazioni analoghe. Altrove ho già provveduto a togliere le coordinate e riportarle in talk per non disperderle, sia chiaro che se necessario farò la medesima cosa qui.--Io' (msg) 09:51, 18 set 2012 (CEST)Rispondi

castelli modifica

anche le torrette dei castelli costieri possono essere inserite nel sistema difensivo? ce ne sono già alcuni (con sfondo bianco sulla tabella) visto che effettivamente svolgevano quella funzione, penso che i castelli costieri possano essere inseriti in quella lista --2.32.113.99 (msg) 14:26, 4 ago 2013 (CEST)Rispondi

Ritorna alla pagina "Torri costiere del Regno di Napoli".