Discussioni categoria:Controllare copyright

Ultimo commento: 15 anni fa, lasciato da 93.66.114.28 in merito all'argomento Probabile errore template

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Qualche settimana fa Elitre ha formulato alcune proposte per ottimizzare la gestione dei casi di violazione di copyright. In seguito agli avvenimenti più recenti, appare sempre più chiaro che - parafrasando la stessa Elitre - il copyviol sia un'emergenza sempre...
Riprendendo tali idee, proviamo a formulare alcune proposte, una di queste riguarda l'accumulo progressivo di voci etichettate come controlcopy.

Il problema maggiore è che per la stragrande maggioranza dei controlcopy non abbiamo (e mai avremo) a disposizione le fonti originali, quindi non abbiamo strumenti per verificare la fondatezza del sospetto. Per evitare che si rimanga in fase di stallo, è necessario dare un bel giro di vite al nostro garantismo. É vero che che si deve presumere la buona fede, ma è anche vero che poi le noie legali le rischiamo tutti.

Fino ad oggi. In caso di dubbio sul copyright, si mette il {{controlcopy}} e si avvisa l'utente: se ammette di aver copiato si cancella il testo, se giura di aver scritto il tutto di suo pugno, si toglie il template. Il resto delle volte, l'autore si disinteressa della cosa, si volatilizza, fa finta di niente: insomma, il template resta a vita (per ora abbiamo circa 600 voci così).
pro >> si presume la buona fede dell'utente.
con >> situazione di stallo e accumulo di casi sospetti.
Proposta. Rivedere la procedura di cui sopra. Quando c'è un caso dubbio, si cancella anzitutto il testo sospetto e si lascia un avviso nella voce che spieghi l'oscuramento precauzionale. Poi si avvisa l'utente della situazione. Se l'utente dà una risposta convincente, un amministratore ripristina il tutto. Se risponde in modo non convincente (o non risponde proprio), rimane una situazione di semi-stallo, ma almeno il testo è oscurato e non rischiamo nulla dal punto di vista legale. Ciò armonizzerebbe anche i casi di autorizzazioni OTRS che non arrivano: l'oscuramento precauzionale permette infatti di evitare tutti i casi in cui l'utente dice farò arrivare l'autorizzazione, senza che poi questa arrivi.
pro >> non si corrono rischi legali.
con >> la procedura necessita (come tutte le questioni di copyright, del resto) l'intervento degli amministratori.
É vero che nel secondo caso la buona fede viene meno, ma se ci pensate è un approccio paragonabile a quel che viene fatto per le immagini: si mette {{unverified}} e si lascia al caricatore l'onere di precisare la situazione.
--Civvì (talk) 16:43, 31 dic 2006 (CET)Rispondi
--¡Giac83! (ma il copyviol è un'emergenza sempre) 16:44, 31 dic 2006 (CET)Rispondi
-- Hellis 17:05, 31 dic 2006 (CET)Rispondi
-- --Klaudio Felice 2007 18:41, 31 dic 2006 (CET)Rispondi

Sono totalmente contrario. Applicare questa proposta significa cancellare intere voci basandosi su mere supposizioni dell'iper-zelante utente di turno, senza alcun elemento concreto. Significa rovesciare completamente il principio "presumi la buona fede". Il paragone con le immagini è sbagliato, in quanto al momento del caricamento l'utente viene ripetutamente invitato dal sistema a indicare una licenza, c'è persino un apposito menu. La mancanza di una licenza pertanto costituisce oggettivamente un indizio di possibile copyviol. Quando si inserisce un testo, l'utente invece non ha nessuna idea di doversi giustificare e di dover dichiarare che ha scritto il testo di suo pugno, anzi la dichiarazione è implicita visti i messaggi che si ricevono nella finestra in cui si scrive. Pertanto, se poi l'utente, magari anonimo, si disinteressa di wikipedia o della voce, e non risponde alle richieste di chiarimenti, non si può in alcun modo presumere nulla. Permettetemi di formulare una controproposta per smaltire le voci di questa categoria. Dopo tot mesi (2?) che non si si è trovato alcun elemento di prova a sostegno dei sospetti formulati, l'avviso viene spostato nella pagina di discussione della voce, facendo in modo che in questo caso il template non inserisca più la pagina nella categoria. In questo modo il dubbio rimane registrato a futura memoria, ma la voce viene almeno temporaneamente scagionata per mancanza di prove, almeno fino a che queste non emergano. --Twilight 05:07, 1 gen 2007 (CET)Rispondi

Sono certo, Twilight, che la questione che sollevi rimanga la controindicazione maggiore della nostra proposta. Tuttavia la tua controproposta non risolve affatto la situazione. Il problema non è svuotare la cartella controlcopy, ma eliminare i copyviol. Non è questione di essere zelanti o meno: ci sono numerosissime voci che, ad un occhio esperto, appaiono immediatamente essere copia-incolla da qualche testo cartaceo. Ma finchè il testo cartaceo non lo hai materialmente sottomano (immagino tu abbia idea di cosa questo vuol dire, no?), non è possibile avere la certezza al 100% del copyviol. Ed in questo modo tantissime voci restano copyviol, fino a quando si scopre che qualcuno si è copiato una enciclopedia intera, qualcuno lo sta facendo inserendo voci in ordine alfabetico, qualcun altro si è copiato libri sulla Maremma, altri sulla guerra nell'Alto Adige. Non sono casi campati in aria: è quello che ci si trova davanti ogni giorno nel sottobosco dei copyviollatori cartacei incalliti. Se stiamo dietro al garantismo ossessivo, continueremo ad accumulare voci del genere (e non sono nemmeno tutte etichettate come controlcopy, chissà quante ne sono sfuggite). Occorre trovare un equilibrio tra il giusto ideale (presumi la buona fede) e la prassi quotidiana che ci troviamo di fronte ogni giorno. La nostra proposta è una possibile mediazione. Se ce n'è una migliore che risolva il problema in modo non palliativo, sarò lieto di accettarla. --¡Giac83! (ma il copyviol è un'emergenza sempre) 12:16, 1 gen 2007 (CET)Rispondi
Twilight ha sollevato un punto importante, l'apposizione dell'avviso di sospetta copyviol è frutto di sensibilità che si acquista col tempo e la pratica. Tutto sta a fidarsi delle persone che appongono l'avviso. Purtroppo trovare le copyviol cartacee è in pratica estremamente difficile anche perché a volte non nascono da libri ma pubblicazioni come opuscoli (nei casi delle voci sui comuni per esempio) che difficilmente possono capitare fra le mani. Una soluzione è riscrivere le voci (che meritano), altrimenti la pericolosità a livello legale delle violazioni di copyright mi spinge ad adottare politiche poco garantiste. --Sbìsolo 13:09, 1 gen 2007 (CET)Rispondi
(conflittato) Favorevole alla procedura, ma sarebbe da definire anche una regola per la rimozione definitiva del testo sospetto. Se la violazione sospetta è una vera violazione, non dovrebbe rimanere in cronologia (anche se il problema è meno emergente dell'avere una violazione nella revisione online della voce). Riguardo ai dubbi di Twilight, una procedura simile non metterebbe in dubbio la buona fede dell'utente, al quale viene contestato (erroneamente nel peggiore dei casi) di avere inserito una violazione di copyright, non di averlo fatto consapevolmente e quindi in malafede. Da una parte c'è il rischio di cancellare contributi validi, è chiaro, ma dall'altra c'è quello di tenere una violazione di copyright nella revisione corrente di una pagina, che ha priorità. Vorrei però aggiungere che, almeno personalmente, non sempre riesco a giudicare un inserimento come probabile copyviol o no, e tenderei a segnalare molti casi come sospetti. Non sarebbe utile una pagina dove ricevere uno o più pareri supplementari al proprio? --Aeternus 13:49, 1 gen 2007 (CET)Rispondi
Anche con questo sistema non si risolverebbe niente: chi copia intere enciclopedie in malafede, se davvero esiste, non avrebbe alcun problema ad affermare falsamente di essere l'autore dei contributi, e saremmo punto e d'accapo. Verrebbero invece cancellati tutti i contributi di quegli utenti discontinui, anonimi e poco avvezzi al linguaggio enciclopedico, che quindi usano un linguaggio adatto ad una recensione, ad un opuscolo, ad un giornale, ad un saggio eccetera.. ma non è affatto detto che abbiano copiato! L'unica soluzione, visto che non possiamo controllare tutto il materiale cartaceo pubblicato in Italia, è che a venirci a dire che c'è un plagio sia il diretto interessato, ossia il vero detentore dei diritti sul testo immesso. Forse voi non avete familiarità con la pratica legale, ma prima di avviare qualsiasi causa civile, visto che come saprete in Italia durano tanti anni e spesso non portano a nulla, chi ritiene di aver subito una violazione di un proprio diritto, manda sempre prima una lettera di diffida. Quindi noi ricevuta questa lettera o email, provvediamo subito a cancellare il testo plagiato e a ripulire la cronologia, poi inviamo una risposta in cui ci scusiamo e spieghiamo che, nonostante tutti i controlli di routine sui vari motori di ricerca, non siamo stati in grado di individuare il plagio. Se ci comportiamo in questo modo, tutto finisce qui.. non si corrono tutti sti rischi tremendi che paventate. A mio avviso questo è l'unico approccio realistico e ragionevole al problema. --Twilight 02:52, 2 gen 2007 (CET)Rispondi

Un anno in "controlcopy" modifica

"Controlcopy" vuol dire che la voce "puzza" di copia, ma non è stato finora possibile dimostrarlo. Microalghe è segnalato come "controlcopy" da oltre un anno.

Che ne facciamo di voci del genere? Ci sono diverse strade

  1. si lascia tutto come sta
  2. un utente ha voglia di scrivere la voce: cancella tutto e la rifà daccapo, originale
  3. un utente ha voglia di scrivere la voce: cancella tutto e fa una bella parafrasi della versione contestata
  4. si propone per la cancellazione

Pareri? --Paginazero - Ø 09:41, 6 lug 2007 (CEST)Rispondi

Segnalo che tempo fa si è tenuta anche questa discussione, che pare però non essere sfociata nella proposta di nuove linee di comportamento per casi come questo. AttoRenato 22:39, 6 lug 2007 (CEST)Rispondi

Sull'intera materia c'è il fatto che è l'unica che giustamente è sottratta al parere democratico. Il copyviol o c'è o non c'è, si dice. ma i casi dubbi sono tanti e bisognerebbe creare una corsia privilegiata per risolverli. Per esempio per Radio Bologna per l'accesso pubblico il webmaster del sito da cui si asserisce essere stato fatto il copyviol ha proposto un nuovo testo della voce, ma nessuno ha risposto.--Mizar (ζ Ursae Maioris) 12:19, 13 lug 2007 (CEST)Rispondi

Ricordo che sei sempre liberissimo di rispondere tu stesso. La procedura dovrebbe essere arcinota. :-) --Civvì (talk) 12:26, 13 lug 2007 (CEST)Rispondi
ma mi sembrerebbe inutile sostituire la voce se poi non viene rimosso il controlcopy, tanto vale avere l'assenso su chi lo poi lo rimuove.--Mizar (ζ Ursae Maioris) 12:56, 13 lug 2007 (CEST)Rispondi


Art. 70, 1-bis modifica

Salve. Partendo da [[1]] ho letto oggi per la prima volta (ed amiamo Wikipedia anche per questo) i riferimenti precisi sul copyright delle foto. Nella fatispecie:

Questa immagine è uno screenshot di un film prodotto in Italia oltre 20 anni fa. In ossequio agli articoli 87 e 92 della legge 22 aprile 1941 e successive modificazioni, essendo il copyright sull'immagine scaduto, la stessa è considerata di pubblico dominio.

Al medesimo link (http://www.interlex.it/testi/l41_633.htm#70) leggo pero' anche

Art. 70 [...] 1-bis. È consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro. Con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, sentiti il Ministro della pubblica istruzione e il Ministro dell’università e della ricerca, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti, sono definiti i limiti all’uso didattico o scientifico di cui al presente comma.

Mi chiedevo cosa osta, almeno sotto il dominio italiano, usare "immagini (...) a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico", aumentando cosi` il feeling di Wikipedia con i suoi visitatori . Scusate l'ovvieta'.

Probabile errore template modifica

Scusate forse sono io che sbaglio ma leggendo il template "cancelcopy" da questa pagina e nella pagina apposita del template, noto che sono diversi. Qui si mette prima la firma e poi l'url, invece nella pagina del template viene prima l'url e poi la firma. IMHO è corretta la seconda, forse si è sbagliato a scrivere qui l'uso del template. ciao! 93.66.114.28 (msg) 18:05, 4 dic 2008 (CET)Rispondi

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