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Naturalmente un benvenuto anche da parte mia! Se avessi bisogno di qualcosa non esitare a contattarmi. dario ^_^ (cossa ghe se?) 13:36, 12 nov 2006 (CET)Rispondi

Benvenuto su Wiki anche da parte mia! :) Felisopus (abusa pure del mio tempo) mail 19:43, 12 nov 2006 (CET)Rispondi

ciao modifica

ho tolto il tuo link come da te chiesto...ciao :) ps:Aiuto:Firma --.snoopy. 21:18, 12 nov 2006 (CET)Rispondi

ecco modifica

Helmut_Kaplan ecco la pagina :) ricordati di firmare....--.snoopy. 12:38, 17 nov 2006 (CET)Rispondi

Foto modifica

Recuperata la mail che avevo ricevuto ma perso tra le altre... la foto è sicuramente migliore di quella attuale; se l'autore rilascia un permesso esplicito (con annessa licenza) a permissions-it@wikimedia.org si può caricare su wikipedia; se ancor meglio l'autore la rilascia in licenza GFDL o in una licenza Creative Commons priva delle clausole NC (non commerciale) e ND (niente opere derivate), allora può esser caricata direttamente su Commons, da dove sarà disponibile per tutti i progetti wikimedia (tutte le lingue etc) --piero tasso 01:43, 22 nov 2006 (CET)Rispondi

Distribuzione commerciale: consegna a domicilio contro le emissioni di anidride carbonica modifica

(Nel libro "Calore!" (Longanesi) George Monbiot afferma la necessità di ridurre del 90% le emissioni di gas serra nel brevissimo periodo in tutti i campi, e spiega come questo è possibile. Da qui le mie seguenti riflessioni, che forse possono anche essere utili per invitare alla lettura).

Credo che le relazioni logistiche e di marketing, appena accennate nella voce Distribuzione commerciale, potrebbero essere approfondite.

A parte i percorsi viziosi che spesso moltiplicano la lunghezza del percorso degli alimentari dal luogo di produzione a quello di vendita per transitare attraverso le piattaforme di grande distribuzione, vi sono altre importanti cause di emissione di gas serra attribuibili alle relazioni logistiche. In particolare, oggi si sta conquistando crescenti fette di mercato la vendita con consegna a domicilio. La differenza è tanto sostanziale che meriterebbe di essere fortemente promossa, direttamente o indirettamente, per il vantaggio in termini di traffico (valutato in tre automobili in meno per ogni furgone inviato dal supermercato, una diminuzione del traffico veicolare che diventerebbe del 70% se fosse estesa a tutto il settore).

In base ai dati britannici della Royal Commission of Environmental Pollution, un supermercato utilizza in media 185 kwh/m2 per il riscaldamento dei locali e l'acqua calda (circa tre volte quanto usato da un magazzino, e non molto meno di quanto usato da una fabbrica), mentre utilizza 275 kwh/m2 per l'elettricità (circa sei volte quanto usato da un magazzino, e circa sei volte quanto usato da una fabbrica).

Necessità di grandi spazi espositivi, getti d'aria calda d'inverno e fredda d'estate sulle porte, forte illuminazione, soprattutto sui banconi, numerosi frigoriferi e congelatori senza sportelli (per evitare che la condensa li possa oscurare) sono alcune delle cause del fortissimo spreco dovuto a supermercati e ipermercati. Ad esempio, ciascun congelatore aperto costa all'azienda più di ventimila euro l'anno.

Inoltre i grandi parcheggi incoraggiano l'uso dell'automobile, che incide per il 62% dei negozi nei centri cittadini e per quasi la totalità di quelli che ne restano all'esterno.

I supermercati hanno già dimostrato che si può fare diversamente: la consegna a domicilio della Tesco garantisce la consegna entro due ore. In genere, nel Regno Unito, è possibile scegliere l'orario di consegna sia nei giorni feriali che nei festivi, e scegliere i prodotti al computer o in TV, o anche su cataloghi stampati.

Magazzini destinati a questo unico uso non necessitano né di grandi spazi, né di refrigerazione inefficiente, perché ad esempio i refriogeratori possono essere chiusi e le merci accessibili anche attraverso scale o piani mobili, esclusivamente agli operatori.

Il risparmio di energia all'interno del negozio diminuirebbe del 95%, senza contare il risparmio dovuto al minore traffico. E non è molto più di quanto è necessario ridurre le emissioni di gas serra, in questo come negli altri campi.

--Franco Tedaldi 15:06, 31 gen 2008 (CET)Rispondi

Restrizioni alimentari dettate dalla religione modifica

Non ho trovato una fonte attendibile riguardo alle restrizioni alimentari religiose. Le più importanti sono la dieta halal e quella kosher, che avendo un nome ed essendo praticate con convinzione sono ben documentate. Alcune religioni che adottano il vegetarianismo in modo diffuso sono documentate su siti vegetariani. Non ho trovato una distinzione chiara sulle differenze fra le diverse scelte cristiane, seppure siano estremamente diverse, ad esempio, fra cattolici, ortodossi e avventisti. Gradirei ricevere informazioni e/o poter trovare queste informazioni su Wikipedia. --Franco Tedaldi 16:45, 26 feb 2008 (CET)Rispondi

No copyviol! modifica

 

--vale maio l'utente che si blocca da solo 12:30, 20 ago 2009 (CEST)Rispondi

EVITA DI FARE IL CENSORE, modifica

GRAZIE,--Salvatorac (msg) 20:14, 14 ott 2009 (CEST)Rispondi