Aplysia depilans

specie di mollusco
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La lepre marina (Aplysia depilans Gmelin, 1791) è un mollusco gasteropode della famiglia Aplysiidae.[1]

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Lepre marina
Aplysia depilans
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
PhylumMollusca
SubphylumConchifera
ClasseGastropoda
SottoclasseHeterobranchia
InfraclasseEuthyneura
SubterclasseTectipleura
OrdineAplysiida
SuperfamigliaAplysioidea
FamigliaAplysiidae
GenereAplysia
SpecieA. depilans
Nomenclatura binomiale
Aplysia depilans
Gmelin, 1791

Descrizione

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Specie dalla colorazione molto variabile, da bruno chiaro o rossastro a quasi nero. Si presenta come un ammasso informe quando è raccolta sul fondale. Se si trova in posizione dorsale è possibile vedere la sua conchiglia trasparente che è molto fragile.
Raggiunge i 30 cm[2].

Biologia

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Alimentazione

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Sebbene nell'antichità si ritenesse che fosse un animale mortale per gli uomini e che si nutrisse della loro carne[3], è una specie erbivora che si nutre per lo più di alghe verdi (Ulva) e fanerogame marine (Zostera[4]). L'alimentazione influisce anche sulla colorazione dell'animale.

Riproduzione

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È una specie ermafrodita insufficiente, per riprodursi è quindi necessario che abbia un partner. Le uova sono deposte in modo da formare caratteristici cordoni di colore arancione, chiamati anche, per la loro forma particolare, spaghetti di mare.

Distribuzione e habitat

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La specie è diffusa nelle zone ricche di vegetazione acquatica del mar Mediterraneo e dell'est dell'oceano Atlantico[1].

  1. ^ a b (EN) MolluscaBase eds. 2020, Aplysia depilans, in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 17/10/2020.
  2. ^ (EN) Aplysia depilans, in The Sea Slug Forum, Sydney, Australian Museum.
  3. ^ Plutarco, De sollertia animalium, 35; in P. Li Causi e R. Pomelli (a cura di), L'anima degli animali, Einaudi, 2015, p. 276 (cfr. nota a p. 492). ISBN 978-88-06-21101-1.
  4. ^ Rupert Riedl, p. 281.

Bibliografia

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  • Egidio Trainito, Nudibranchi del Mediterraneo. Guida al riconoscimento dei molluschi opistobranchi, 2005ª ed., Milano, Il Castello, 2005, ISBN 88-8039-438-X.
  • Egidio Trainito, Atlante di flora e fauna del Mediterraneo, 2004ª ed., Milano, Il Castello, 2004, ISBN 88-8039-395-2.
  • Rupert Riedl, Fauna e flora del Mediterraneo, Franco Muzzio editore, 1983, ISBN 978-88-7413-224-9.

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