Dolores (opera)

dramma lirico in 4 parti di Salvatore Auteri Manzocchi. Prima rappresentazione nel 1875 presso Teatro della Pergola, Firenze

Dolores è un dramma lirico in quattro atti, composto da Salvatore Auteri Manzocchi su libretto dello zio del compositore, Michele Auteri Pomàr[1].

Dolores
Figurino di Luigi Bartezago per Dolores
Generedramma lirico
MusicaSalvatore Auteri Manzocchi
LibrettoMichele Auteri Pomàr
Atti4
PubblicazioneMilano 1875
Prima rappr.23 febbraio 1875
TeatroTeatro della Pergola, Firenze
Prima rappr. italiana1875

Personaggi modifica

Personaggio
Dolores nobile dama spagnuola
Fulco vecchio idalgo, marito di Dolores, che cela il proprio nome
Lia Giovinetta figlia di Dolores e di Fulco
Manfredi principe italiano
Ildebrando giovinetto fratello di Manfredi
Eremita nobile spagnuolo di nome Gualtiero
Ubaldo scudiero di Manfredi

Trama modifica

Atto primo modifica

L'azione si svolge in un primo tempo nella sala d'armi nel castello di Manfredi all'ora del tramonto. Fulco è preoccupato per la scomparsa della donna amata, ma la figlia Lia lo tranquillizza. Arriva il principe Ildebrando che ricorda con Lia i tempi spensierati in cui giocavano sulla spiaggia. Arriva Manfredi, fratello di Ildebrando, seguito da dame e cavalieri e iniziano i festeggiamenti. Manfredi apprende che un soldato è stato ucciso nella foresta e senza farsi vedere lascia il castello per andare nel luogo dell'agguato; incontra così dei banditi che lo feriscono gravemente e stanno quasi per ucciderlo quando si sente una voce dalla montagna e compare una donna misteriosa che fa scappare i malfattori e salva Manfredi con una pozione miracolosa.

Atto secondo modifica

Ildebrando teme che Manfredi sia innamorato di Lia, che anche lui ama. annuncia quindi di partire per la Palestina. Nella foresta la donna misteriosa, Dolores, racconta la sua storia a un eremita. Di nobile famiglia spagnola, aveva sposato un suddito di Pietro di Castiglia il Crudele. Avendo appreso che Il marito aveva ucciso i suoi parenti, stava per fuggire quando in una rivolta popolare era stato bruciato il suo castello e vi erano morti il marito e la figlia. Lei si era messa in salvo grazie all'aiuto di un servitore. Racconta infine di essersi innamorata di Manfredi, l'uomo che ha salvato. L'eremita le rivela di essere Gualtiero, il figlio di un amico del padre della donna e le consiglia di andare al castello di Manfredi, anche lui innamorato della donna misteriosa che lo aveva salvato.

Atto terzo modifica

Al castello si stanno per svolgere le nozze di Ildebrando con Lia e di Manfredi con Dolores, incontra Fulco e riconosce il marito. L'eremita consiglia a Fulco di non rivelare di essere stato sposo di Dolores, ma Fulco confessa di aver rapito Lia ancora bambina, ma mostrando pentimento viene perdonato.

Atto quarto modifica

Dolores è sconvolta e incontra Fulco che le chiede di fuggire con lui, ma lei ha bevuto un veleno. Fulco tenta di uccidersi, Dolores torna accando a Manfredi per l'ultimo saluto e muore accanto a lui.

Fortuna dell'opera modifica

Per la composizione di Dolores Salvatore Auteri Manzocchi ha utilizzato parte delle musiche utilizzate per l'opera Marcellina he non era mai stata rappresenta[2]. Dolores è stata pubblicata da Francesco Lucca nel 1876[3], ma la notizia dell'acquisizione dell'opera compare nella rivista "Boccherini" del 31 luglio 1873: "Un contratto che fa molto onore alla casa editrice Lucca, è quello di avere acquistata un'opera nuova del giovane maestro Salvatore Auteri Manzocchi. Questa porta il titolo Dolores [...]. Il M. Auteri ha trovato nella signora Giovannina Lucca un vero mecenate perché tra le condizioni, tutte a favore dell'autore, avvi quella specialissima della rappresentazione dell'opera stessa in Milano, a tutte spese della casa Lucca e col patto espresso di avere per primo soprano, la celebre Galletti, per la quale fu composta"[4]. La prima rappresentazione però avvenne a Firenze presso il Teatro della Pergola il 23 febbraio 1875 proprio con Isabella Galletti Gianoli come protagonista, con il tenore Augusto Rampini Boncori, le cantanti Ida Cristofani, Ferni, Brogi e il basso Zezevich col direttore d'orchestra Teodulo Mabeliini, [5]. A Milano fu proposta al Teatro Dal Verme pochi mesi dopo, nel giugno successivo. Seguirono le rappresentazioni a Palermo e Firenze; seguì la messainscena a Roma al Teatro Apollo, dove l'impresario Vincenzo Jacovacci dovette superare una serie di difficoltà. per il difficile accordo con Isabella Galletti Gianoli[6], la cui presenza fu confermata solo nel dicembre 1875[7]. Il 12 ottobre 1876 fu rappresentata al Teatro Comunale di Bologna sempre con Isabella Galletti Gianoli come protagonista; Augusto Brogi era Fulco; A. Gabrini Lia; Antonio Rossetti Manfredi; Carolina Castiglioni Ildebrando; A. Silvestri L’eremita[8]. Nel 1881 fu rappresentata a Cagliari con successo con Virginia Garulli, Marianna Delnobolo e Pietro Pasquali tra gli interpreti[9].

Rappresentazioni modifica

Data Luogo Rappresentazione
23/02/1875 Firenze, Teatro della Pergola prima assoluta
06/1875 Milano, Teatro Dal Verme[10]
1875 Palermo, Teatro Politeama[11]
1875 Correggio[12]
1876 Firenze, Teatro Pagliano[13]
carn. 1876 Roma, Teatro Apollo
12/10/1876 Bologna, Teatro Comunale
24/02/1877 Torino, Teatro Regio
1879 Milano, Teatro alla Scala
1880 Roma, Teatro Argentina[14]
1880 Napoli, Circo Nazionale[15]
1881 Cagliari, Teatro Comunale
carn. 1885 Como, Teatro Sociale
1911 Milano

Note modifica

  1. ^ Dolores - Archivio Storico Ricordi - Collezione Digitale, su digitalarchivioricordi.com. URL consultato il 9 febbraio 2022.
  2. ^ Dolores, in Dizionario Universale della Musica e dei Musicisti. Titoli e personaggi, vol. 1, p. 453.
  3. ^ Dolores, su corago.unibo.it. URL consultato il 9 febbraio 2022.
  4. ^ Boccherini, XI, n. 7, 31 Luglio 1873.
  5. ^ La Nazione, 24 febbraio 1875.
  6. ^ Gazzetta d'Italia, 2 dicembre 1875.
  7. ^ La Nazione (Roma), 11 dicembre 1875.
  8. ^ Archivio Storico del Teatro Comunale di Bologna, su tcbo.it.
  9. ^ Si può trovare notizia della rappresentazione in Il Teatro Illustrato, vol. 1, n. 1, Gennaio 1881. e leggere una recensione in Gazzetta musicale di Milano, vol. 36, n. 1, 2 Gennaio 1881, pp. 9-10.
  10. ^ Boccherini, XIII, n. 6, 30 Giugno 1875.
  11. ^ Boccherini, XIII, n. 8, 30 Agosto 1875.
  12. ^ Gazzetta d'Italia, 17 novembre 1875.
  13. ^ Boccherini, XXIII, n. 11, 30 Novembre 1876.
  14. ^ L'opera non ebbe grande successo cfr. Napoli musicale, XIII, n. 18, 27 Novembre 1880, pp. 2-3.
  15. ^ Francesco Florimo, La scuola musicale di Napoli e i suoi conservatorii, IV, Napoli, Morano, 1881, p. 498.

Bibliografia modifica

  • Rivista universale: pubblicazione periodica, vol. 21, Uffizio della Rivista Universale, 1875, p. 482-.
  • Enciclopedia dello spettacolo, Roma, Unione Editoriale, 1975.
  • Andrea Sessa, Il melodramma italiano 1861-1900. Dizionario bio-bibliografico dei compositori, Firenze, Olschki, 2003.
  • Corrado Ambìveri, Operisti minori dell'Ottocento italiano, Roma, Gremese, 1998, p. 159.

Voci correlate modifica

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