Eccidio di Pinerolo

L'eccidio di Pinerolo fu l'uccisione di 3 partigiani italiani per mano di un plotone composto da militari tedeschi e fascisti presso la stazione ferroviaria di Pinerolo, in provincia di Torino.

L'eccidio è avvenuto il 6 marzo 1945.

L'accaduto

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L'eccidio presso la stazione di Pinerolo

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il 3 marzo 1945, tre giorni prima dell'eccidio, nei pressi di San Germano Chisone[1]muoiono diversi ufficiali tedeschi a causa di un attentato partigiano. Così i nazisti per vendicare l'attentato iniziano ad uccidere diversi civili tra Pinerolo e San Germano Chisone e cominciano a saccheggiare diverse botteghe in diversi borghi della provincia di Torino.[2]

Il 6 marzo Riccardo Gatto, Renato Peyrot e Guido Ricca, partigiani della 5ª Divisione alpina Sergio Toja, vengono fucilati da diversi ufficiali nazisti e fascisti presso la stazione ferroviaria dell'omonimo comune[1].

L'eccidio di Ponte Chisone

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L'opera delle squadre naziste non si ferma solo all'uccisione dei partigiani presso la stazione ferroviaria. I nazisti il 10 marzo 1945 rendono prigionieri diversi partigiani, tra i quali, Gino Genre, Raffaele Giallorenzo, Mario Lossani, Luigi Ernesto Monnet, Luigi Palombini e Francesco Salvioli[3]. Quest'ultimi vengono condotti a Ponte Chisone e fucilati direttamente sul posto[3].

  1. ^ a b 70 anni fa: eccidio alla stazione ferroviaria di Pinerolo (TO) | Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza italiana, su ultimelettere.it. URL consultato il 10 febbraio 2024.
  2. ^ MuseoTorino,Comune di Torino,Direzione Musei,Assessorato alla Cultura e al 150° dell’Unità d’Italia, 21Style http://www.21-style.com, 01. L'occupazione di Torino (10-30 settembre 1943) - MuseoTorino, su www.museotorino.it. URL consultato il 10 febbraio 2024.
  3. ^ a b 70 anni fa: strage di Ponte Chisone, a Pinerolo (TO) | Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza italiana, su ultimelettere.it. URL consultato il 10 febbraio 2024.
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