Edward H. Heinemann

ingegnere statunitense
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Edward Henry Heinemann (Saginaw, 14 marzo 1908Rancho Santa Fe, 26 novembre 1991) è stato un ingegnere statunitense, capo progettista della Douglas Aircraft Company, specializzato in velivoli imbarcati su portaerei.

Edward Henry Heinemann

Biografia

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Gustave Henry Heinemann[1] nacque a Saginaw (Michigan) il 14 marzo 1908 da padre discendente da una famiglia tedesca e madre svizzera.[2] Dotato fin da ragazzo di fortissima personalità si impose il caratteristico, e più altisonante, nome di Edward. Nel 1915 la famiglia si trasferì a Los Angeles (California), dove si appassionò al mondo dell'aviazione quando partecipò alla Panama Pacific International Exposition. In questa occasione vide esibirsi numerosi pionieri dell'aviazione, e subito dopo decise di iscriversi alla Manual Arts High School, una scuola professionale.[2] Purtroppo abbandonò la scuola al penultimo anno deciso a mettere in opera le conoscenze fino ad allora acquisite. Frequentando la scuola serale ebbe come docente Donovan R. Berlin,[2] allora capo progettista della Douglas Aircraft Company,[3] che lo fece entrare nell'azienda in qualità di disegnatore nel 1926.[1] Il suo talento e la sua ferrea volontà gli fecero apprezzare il lavoro di altri due valenti tecnici, James H. "Ducht" Kildenberger e Gérard Freebairn Vultee, fondatore dell'omonima società di costruzioni aeronautiche. In questa fase collaborò con John Knudsen Northrop alla progettazione dell'aerosilurante Douglas T2D-1.[2] Dopo un solo anno di lavoro venne licenziato, e trovò occupazione dapprima alla International Aircraft, e poi alla Moreland Aircraft. In questa azienda progettò un velivolo da addestramento monoplano con ala a parasole, designato Moreland M-1 Trainer.[4] A causa della grande depressione del 1929 il velivolo non ebbe successo, e fu costruito solamente in una piccola serie.[4] Quando nello stesso anno "Jack" Northrop lasciò la Douglas per fondare la Northrop Corporation, egli entrò nella nuova società. Nel 1932 riprese a lavorare per la Douglas,[2] e nel 1936 divenne responsabile del reparto ingegneria della El Segundo Division.[2] Durante gli anni a capo dell'ufficio progettazioni diede vita a numerosi velivoli imbarcati su portaerei, in più noti dei quali sono: il caccia F3D Skyknight, i cacciabombardieri SBD Dauntless, Douglas A-1 Skyraider e A-4 Skyhawk, ed il bombardiere A-3 Skywarrior.[2] Nel 1953 venne insignito del Collier Trophy per il progetto del caccia Douglas F4D Skyray.[2] Nel 1960 entrò a far parte della Guidance Technology in qualità di Executive Vice President, e nel 1961 divenne Corporate Vice President of Engineering della neocostituita General Dynamics.[1] In questa società visionò, come supervisore, la progettazione del caccia F-16 Fighting Falcon. Si ritirò definitivamente dal lavoro nel 1973.[2] Nel 1981 entrò a far parte dell'Aviation Hall of Fame, e il 24 maggio 1983, nel corso di una cerimonia tenutasi alla Casa Bianca, il presidente Ronald Reagan lo insignì della National Medal of Science. Fu designato Honorary Naval Aviator Number 18, e per lunghissimo tempo fu membro della Tailhook Association. Morì il 26 novembre 1991,[2] a Rancho Santa Fe, in California.[1] Il Naval Air Systems Command ha istituito il premio Edward H. Heinemann che viene assegnato a una persona, o ad un gruppo, che abbia dato un contributo significativo alla progettazione degli aeromobili.

Progetti

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Durante la sua lunga carriera Ed Heinemann ha progettato più di 20 aerei da combattimento, in primis per l'US Naval Aviation. Tra le sue realizzazioni vi sono:

Premi e medaglie

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  1. ^ a b c d Sgarlato 2012, p. 46.
  2. ^ a b c d e f g h i j Montis 2004, p. 47.
  3. ^ In seguito trasferitosi alla Curtiss fu autore dei progetti dei caccia Curtiss P-36 Hawk e Curtiss P-40 Tomahawk.
  4. ^ a b Orbis 1985, pag. 2560
  5. ^ Sgarlato 2012, p. 49.

Bibliografia

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  • (EN) A.A. V.V., The Illustrated Encyclopedia of Aircraft (Part Work 1982-1985), London, Orbis Publishing, 1985.
  • (EN) Edward H. Heinemann, Rosario Rausa, Combat Aircraft Designer: The Ed Heinemann Story., Annapolis, Naval Institute Press, 1980.
  • (EN) Norman Polmar, Aircraft Carrier. A History of Carrier Aviation and Its Influence on World Events. Vol. 2 (1946-2005), Dulles, Potomac Books, Inc., 2007, ISBN 978-1-57488-663-4.

Periodici

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  • Marco de Montis, Lo SKYHAWK: il capolavoro di Ed Heinemann, in RID Rivista Italiana Difesa, No.12, Chiavari, Giornalistica Riviera Società Cooperativa a.r.l., giugno 2004, pp. 82-92.
  • Nico Sgarlato, Ed Heinemann: fu il più grande di tutti?, in Aerei nella Storia, No.91, Parma, West-Ward Edizioni, agosto-settembre 2012, pp. 46-49, ISSN 1591-1071 (WC · ACNP).

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN111440213 · ISNI (EN0000 0000 8304 608X · LCCN (ENn80087984 · J9U (ENHE987007429004405171