La Epiphone Dot è una chitarra elettrica con cassa semi-hollowbody del modello archtop, prodotta dall'azienda statunitense Epiphone dal 1997[1] come versione economica della Gibson ES-335, con un prezzo di listino tra i più alti dell'entry-level[2].

Epiphone Dot
Produttore Epiphone
Periodo 1997 - presente
Caratteristiche tecniche
Tipo del body semi-hollowbody
Unione del manico Set-in
Legni
Body Acero laminato (top, retro e lati), blocco centrale in acero o mogano
Manico Acero o mogano
Tastiera Palissandro
Hardware
Ponte Fisso, Tune-o-matic
Pick-up 2 Humbucker
Colori disponibili
sunburst, cherry, ebony, natural, (pelham blue - limited edition del 2011)
Epiphone Dot cherry per mancini

Di costruzione robusta, è una chitarra versatile con un suono caldo e potente, che la rende adatta al jazz, al blues e al rock, ma non all'heavy metal[1][3][4][5].

Caratteristiche modifica

La Epiphone Dot ha corpo semi-hollow in acero laminato, due fori di risonanza[6] situati sui due lati di mogano[7] o acero[8] su cui sono montati i pick-up, il ponte e la cordiera. Questa configurazione la rende meno soggetta al feedback di quanto lo sia una chitarra hollow-body[3]. Ha manico in mogano[9] (prima del 2008 era fabbricato in acero[1]) e tastiera in palissandro[10].

Il nome Dot si deve ai segnatasti, che sono costituiti da semplici punti (in inglese "dots"), mentre altre chitarre archtop prodotte da Epiphone quali la Casino o la Sheraton hanno intarsi in madreperla di forma maggiormente elaborata[4]. Quanto ai pick-up, è dotata di due humbucker alnico (ciascuno provvisto di due potenziometri volume e tono), un selettore a tre vie, che consente al chitarrista di utilizzare uno o entrambi i pickup[10], un ponte tune-o-matic e una cordiera di tipo stop-bar[6]. Sono in commercio anche modelli di Epiphone Dot privi dei caratteristici "dots" sul manico e con una sola coppia di potenziometri volume e tono.

Prodotta dapprima in Corea del Sud[9], dal 2002 è fabbricata nel quartier generale di Epiphone a Qingdao, in Cina[11][12].

Celebri utilizzatori modifica

Note modifica

  1. ^ a b c Fynn Callum, My Love for the Epiphone Dot Archiviato il 16 luglio 2015 in Internet Archive., Red Dog Music, 5 febbraio 2013
  2. ^ John Hall, Christmas 2015: 10 best electric guitars for beginners, The Independent, 1º dicembre 2015
  3. ^ a b Epiphone Dot vs Casino vs Sheraton, Gig Gear, 26 giugno 2013
  4. ^ a b Mick Taylor, Epiphone ES-335 Dot Review, Music Radar, 17 luglio 2009
  5. ^ Aaron Matthies, Epiphone Dot Review, Guitar Gear Finder, 4 febbraio 2015
  6. ^ a b c Epiphone Dot review Archiviato il 16 luglio 2015 in Internet Archive., Which Electric Guitar
  7. ^ The Epiphone Dot and Sheraton-II Archiviato il 2 marzo 2016 in Internet Archive., Epiphone
  8. ^ Epiphone Dot - Ebony Archiviato il 16 luglio 2015 in Internet Archive., Gig Gear
  9. ^ a b Art Thompson, Epiphone Dot Guitar, rivista Guitar Player, febbraio 2000
  10. ^ a b Epiphone Dot Archtop Review: A Player’s Take on a Vintage Axe, Guitar Adventures
  11. ^ EpiphoneDot, NotPurfect.com
  12. ^ Michael Molenda, Epiphone Dot Studio Archiviato il 19 marzo 2016 in Internet Archive., rivista Guitar Player, giugno 2005
  13. ^ Bazan: Alone at the Microphone DVD, DavidBazan.com
  14. ^ Epiphone Dot: Avant Garde Artist (Or Avant Gardeist) Mary Halvorson On Her Guitar, Gearwire Youtube Channel, 21 giugno 2010
  15. ^ Lee Ranaldo - Epiphone Dot su Equipboard

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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