Eugenio Cenisio

pittore italiano

Eugenio Cenisio (Rose, 8 febbraio 1923Cosenza, 17 novembre 1993) è stato un pittore italiano.

Biografia modifica

Introdotto alla pittura da Emilio Iuso; il padre, Arturo Cenisio, era un professore di contrabbasso presso l'orchestra municipale dei San Paolo del Brasile; ha studiato all'Accademia delle Belle Arti di Napoli sotto la guida di Brancaccio. Si è espresso anche nell'arte sacra affrescando varie chiese in Calabria e fuori regione[1], e anche il palazzo Arcivescovile di Cosenza[2] e la sua Sala degli Stemmi, con una tempera di 300 metri quadrati[3].

Numerosi sono i suoi dipinti su tela con varie tecniche, i suoi acquerelli e i disegni a china e a carboncino. Le sue pitture mostrano immagini di un paesaggio ritratto con senso impressionistico; vengono ritratte scene di vita quotidiana di quartiere, di feste paesane, di celebrazioni sacramentali e religiose[4]. Molti sono i personaggi femminili, come simboli di rigenerazione e motore della vita.

È presente in cataloghi d'arte[4];Cosenza, ha dedicato a questo artista una piazza attigua a quella dei Bruzi che fronteggia il palazzo del Comune[4], a Rose gli è dedicata la scuola elementare[5], e Ugo Campisani lo ha studiato in un libro del 1994[6].

Opere modifica

  • (con Francesco Gagliardi), Viaggio nella memoria: giochi, mestieri, usanze e tradizioni, Santelli, 1994.

Note modifica

Bibliografia modifica

  • Ugo Campisani , Artisti calabresi. Otto e Novecento. Pittori scultori storia opere, Pellegrini Editore, 2005.
  • Vincenzo Napolillo, I gradini del Santo. Un sentiero di carità e di fede. Cinque secoli nella spiritualità di San Francesco di Paola, Centro Europeo Informazioni, 2007.
  • Ugo Campisani, Eugenio Cenisio pittore e decoratore (1923-1993), n.1-3 (gen.-mar.), pp.105-106, 1994.
  • AA. VV., Rose: il paese delle memorie nelle illustrazioni di Eugenio Cenisio e nelle ricordanze di Peppino De Rose, Cosenza: Barbieri, c.1993.

Collegamenti esterni modifica