Fabio Orsi (Napoli, 1979) è un musicista, compositore e fotografo italiano. La sua ricerca musicale è volta spesso allo studio del suono ed al suo sviluppo negli spazi e negli ambienti[1].

Fabio Orsi
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenereMusica elettroacustica
Drone music
Musica d'ambiente
Psichedelia occulta italiana
Periodo di attività musicale2004 – in attività
Strumentoelettronica
EtichettaA Silent Place
SmallVoices
Palustre Records
Boring Machines
Silentes Minimal Editions
Attenuation Circuit
GruppiGrey History
OP

Biografia modifica

Fabio Orsi nasce a Napoli nel 1979, per poi trasferirsi a Taranto. Nel 2001 si diploma come sound engineer[1]. Le sue prime pubblicazioni su CDr risalgono al 2004, quando usava lo pseudonimo di FAB. Tra il 2005 ed il 2006, pubblica il primo album ufficiale come Fabio Orsi con il titolo Osci (2005, SmallVoices) che vedeva la collaborazione con Gianluca Becuzzi per la produzione ed il master[2], e poi lo split CD con i torinesi My Cat Is an Alien intitolato For Alan Lomax (A Silent Place) e dedicato all'etnomusicologo statunitense[3][4], e le due autoproduzioni su CDr in collaborazione Saverio Pastore una e con Salvatore Borrelli l'altra.

Sempre del 2006 è il primo album del duo Gianluca Becuzzi & Fabio Orsi intitolato Muddy Speaking Ghosts Through My Machines (A Silent Place), inaugurando così una formula che miscelava sonorità elettroacustiche e melodie dal sapore folk[5] campionando in questo album vecchi brani blues miscelati a bordoni di vario tipo in una formula profondamente meditativa[6]. Il sodalizio tra i due andrà avanti negli anni successivi con la realizzazione degli album Wildflowers Under The Sofa (2007, Last Visible Dog), The Stones Know Everything (2007, Digitalis Recordings), Soundpostcards (2008, Cold Current Productions), So Far (2009, Porter Records), Dust Tears and Clouds (2013, Silentes Minimal Editions).

Note modifica

  1. ^ a b (EN) Kromia, Fabio Orsi (scheda), su kromia.net.
  2. ^ Martino, Osci (recensione), su sentireascoltare.com, 1º marzo 2005.
  3. ^ Giuseppe Cordaro, Fabio Orsi tra sperimentazione e melodie, su digicult.it, 31 marzo 2008.
  4. ^ Andrea Ferraris, For Alan Lomax (recensione), su sodapop.it, 2 aprile 2007.
  5. ^ (EN) Soundohm, Muddy Speaking Ghosts Through My Machines (recensione), su soundohm.com, 2006.
  6. ^ (EN) Julian Cope, Address Druidion - Agosto 2007, su headheritage.co.uk, Agosto 2007.

Collegamenti esterni modifica

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