Fastbacks

gruppo musicale statunitense

I Fastbacks sono stati una rock band statunitense attiva dal 1979 al 2001.[1][2][3][4][5]

Fastbacks
Concerto del 1995 al Mural Amphitheatre, Seattle, Washington, USA. Da sinistra a destra: Kurt Bloch, Kim Warnick, Lulu Gargiulo e Mike Musberger.
Paese d'origineBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
GenerePop punk
Periodo di attività musicale1979 – 2001
2011
2018
EtichettaPopLlama Records, Lost And Found Records, Sub Pop, Lance Rock Records, spinART Records, Hey Suburbia, No Threes Records, The Subway Organization, Steve Priest Fan Club, Munster Records, Eva-Tone Soundsheets, Who Cares?, Ded Beet Records, Gearhead Records, Super Fan Records, Birdtime Bird Co., Blaster!, Book Records
Album pubblicati18
Studio9
Live3
Raccolte6

Storia del gruppo modifica

Il gruppo venne formato a Seattle nel 1979 dal cantautore/chitarrista Kurt Bloch (1960, principale compositore dei brani del gruppo)[2], e dalle amiche Lulu Gargiulo (chitarra e voce, 1960) e Kim Warnick (basso e voce, 1959). Il genere musicale era punk con melodie pop. Oltre a questi tre membri che rimasero constanti nel tempo, ci furono diversi cambi di batterista, tra cui Duff McKagan che poi entrò nei Guns N' Roses. Fra i numerosi batteristi ci fu Mike Musberger che rimase stabilmente nella band per molti anni alternandosi con Richard Stuverud, Nate Johnson e Rusty Willoughby, John Moen, Jason Finn, Dan Peters e Tad Hutchison.

Il gruppo esordì con un primo singolo, In The Summer. seguito da Don't Eat That It's Poison (1980) e Someone Else's Room (1981) e dagli EP In The Summer (1982), Play Five of Their Favorites (1982); per tutti gli anni ottanta sono attivi pubblicando diversi brani senza trovare molto successo; grazie però al successo del singolo It Came To Me In A Dream (1986) riescono a pubblicare il loro primoalbum, ...and His Orchestra (1987), che però non ebbe il successo sperato. Seguirono negli anni altri album come Very, Very Powerful Motor e In America. Nei primi anni novanta la formazione si ridusse a un trio con diversi cambi di batterista (Nate Johnson, Rusty Willoughby e Richard Stuverud), e viene pubblicato Zücker (SubPop, 1993), primo album che raggiunge un certo successo. Segue Answer the Phone, Dummy (1994) con il gruppo formato da due cantanti, la bassista Kim Warnick e la chitarrista Lulu Gargiulo, anche stavolta con diversi cambi di batterista (Nate Johnson, Rusty Willoughby, Dan Peters, Jason Finn, Mike Musburger). Seguono negli anni diversi album, spesso accolti positivamente dalla critica ma di carso successo commerciale. [2] La band si sciolse nel 2001.

Discografia modifica

Album in studio modifica

Album live modifica

Compilation modifica

Singoli modifica

  • 1981 - It's Your Birthday/You Can't Be Happy
  • 1989 - In the Winter/Dream
  • 1989 - Wrong Wrong Wrong/In America
  • 1990 - King of Hubcaps/Lose (Split single con Gas Huffer)
  • 1992 - Run No More & Really
  • 1992 - They Don't Care/Out of the Charts
  • 1994 - Wait It Out/The Jester
  • 1996 - And After All/Marionette
  • 2011 - Come On Come On/I Can't Hide
  • 2023 - A Quiet Night/Outer Space

EP modifica

Formazione modifica

  • Kurt Bloch: cantautore/chitarrista
  • Lulu Gargiulo: chitarra e voce
  • Kim Warnick: basso e voce

Altri membri

  • Duff McKagan
  • Mike Musburger
  • Richard Stuverud
  • Nate Johnson
  • Rusty Willoughby

Note modifica

  1. ^ (EN) Sub Pop Records, Fastbacks, su Sub Pop Records. URL consultato il 17 gennaio 2024.
  2. ^ a b c The History of Rock Music. Fastbacks: biography, discography, reviews, ratings, best albums, su www.scaruffi.com. URL consultato il 17 gennaio 2024.
  3. ^ Charles R. Cross, The Fastbacks Take NY, su Alive in the Nineties, 8 giugno 2023. URL consultato il 17 gennaio 2024.
  4. ^ (EN) Charlie Zaillian, A tale of two punks: The Fastbacks’ Kurt Bloch and D.O.A.’s Joe Keithley, su The Seattle Times, 25 agosto 2013. URL consultato il 17 gennaio 2024.
  5. ^ (EN) Fastbacks : interview op KindaMuzik, su www.kindamuzik.net. URL consultato il 17 gennaio 2024.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN149115622 · ISNI (EN0000 0001 0671 6614 · LCCN (ENn95019848 · WorldCat Identities (ENlccn-n95019848
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