Fatu Hiva
Fatu Hiva è un'isola dell'Oceano Pacifico, la più meridionale dell'arcipelago delle Isole Marchesi, situata a 47 km da Moho Tani e 75 da Hiva Oa.
Fatu Hiva | |
---|---|
![]() | |
Geografia fisica | |
Localizzazione | Oceano Pacifico |
Coordinate | 10°29′S 138°38′W / 10.483333°S 138.633333°W |
Arcipelago | Isole Marchesi |
Superficie | 84 km² |
Altitudine massima | 1125 m s.l.m. |
Geografia politica | |
Stato | ![]() |
Isole Marchesi | Polinesia francese |
Demografia | |
Abitanti | 584 (2002) |
Densità | 7 ab./km² |
Cartografia | |
![]() | |
voci di isole della Francia presenti su Wikipedia |
Di origine vulcanica, come d'altronde buona parte delle Marchesi, presenta picchi che raggiungono facilmente i 1000 metri d'altezza e le cui pareti, quasi verticali, sono spesso a picco sul mare. È presente una vegetazione molto variegata, conseguente alle piogge abbondanti che fanno dell'isola la più umida di tutto l'arcipelago.
StoriaModifica
Fu la prima isola dell'arcipelago ad essere scoperta dall'uomo bianco, ad opera dello spagnolo Álvaro de Mendaña che vi arrivò il 21 luglio del 1595, credendo però di aver raggiunto le coste delle Isole Salomone. Solo più tardi capì d'aver scoperto una nuova terra, a cui diede il nome di Marquesas de Mendoza, in onore del vice-re del Perù che aveva finanziato la sua impresa esplorativa.
PopolazioneModifica
L'isola possiede meno di 600 abitanti, quasi tutti distribuiti nei due villaggi principali: Omoa e Hanavave. Il declino demografico ha caratterizzato buona parte degli ultimi decenni del '900. Già scarsamente popolata, Fatu Hiva ha visto col tempo andarsene sempre più persone: negli anni '60, per contribuire alla costruzione del centro per esperimenti nucleari a Mururoa; più recentemente sotto forma di emigrazione scolastica; e sempre più frequentemente "economica", per la ricerca di nuove prospettive di vita altrove, vista la scarsa prospettiva di sviluppo dell'isola, fortemente caratterizzata dalle attività di tipo primario (soprattutto la pesca).
Nella letteraturaModifica
L'antropologo, esploratore e biologo norvegese Thor Heyerdahl, vi trascorse tra il 1937 e il 1938 un lungo periodo insieme alla moglie Liv vivendo in modo assolutamente primitivo. L'esperienza venne narrata in un libro ("Paa Jakt efter Paradiset") pubblicato solo in Norvegia e mai tradotto e successivamente nel libro intitolato appunto, "Fatu-Hiva" pubblicato negli anni '70 all'apice della fama dell'autore.
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Fatu Hiva
Controllo di autorità | VIAF (EN) 252386635 · LCCN (EN) sh2005001087 · GND (DE) 4016535-8 · J9U (EN, HE) 987007540080905171 |
---|