Fedra
Fedra (in greco antico: Φαίδρα?, Phàidrā) è un personaggio della mitologia greca. Fu la regina di Atene.
Fedra | |
---|---|
Fedra in un affresco di Pompei | |
Nome orig. | Φαίδρα |
Caratteristiche immaginarie | |
Sesso | femmina |
Luogo di nascita | Creta |
Professione | regina di Atene |
Genealogia
modificaFiglia del re di Creta Minosse[1] e di Pasifae,[1] sposò Teseo[2] ed ebbe i figli Demofonte[2] ed Acamante.[2]
Mitologia
modificaCome rappresentato anche in una tragedia di Euripide, s'innamorò follemente di Ippolito, un figlio nato dal marito Teseo nel precedente matrimonio con una Amazzone (Antiope[3][4] o Ippolita[4][5] o Melanippe[4][5] o Glauce[5]) e che lei aveva adottato, ma fu respinta dal giovane. Così in un atto di follia lo accusò di averla violentata e si uccise.[6]
Trasposizioni
modificaIl mito di Fedra e Ippolito è narrato nella tragedia Ippolito di Euripide e nel mondo latino anche nella tragedia Phaedra di Seneca.
Ovidio, nelle sue Eroidi, dedica un'epistola a Fedra e Ippolito.
L'episodio di Fedra e Ippolito è citato anche da Dante Alighieri nel XVII canto del Paradiso. Funge da citazione iniziale, nonché come paragone, perché Cacciaguida possa spiegare a Dante suo discendente la profezia dell'esilio.
Nel 1677 il drammaturgo francese Jean Racine scrisse anch'egli una tragedia su questo argomento, intitolandola Phèdre.
Nel 1788 il musicista Giovanni Paisiello compose un'opera sul dramma per musica di Luigi Salvioni dalla tragedia Fedra di Carlo Innocenzo Frugoni.
Anche d'Annunzio nel 1909 mise in scena una tragedia intitolata Fedra, rifacendosi esplicitamente al mito classico. Nel 1915 andò in scena un'opera di Ildebrando Pizzetti, anch'essa col titolo di Fedra, basata sul testo dannunziano.
Alla schiera di questi illustri artisti si aggiunse, nel 1909, Umberto Bozzini.
Nel 1988 debutta al Teatro dell'Opera di Roma l'opera lirica Fedra di Sylvano Bussotti. Precedentemente nel 1980, lo stesso compositore, aveva messo in scena alla Piccola Scala di Milano, l'opera da camera Le Racine, (Pianobar pour Phèdre) e nel 1981 al Teatro Regio di Torino il balletto Phaidra/Heliogabalus. Successivamente, nel 1994, torna allo stesso argomento con il dramma danzato Fedra'ncora.
Il poeta greco Ghiannis Ritsos riscrive il mito di Fedra, che pubblica all'interno del volume Quarta dimensione nel 1972, durante la "pausa liberale" della dittatura di Papadopulos.
Del 1996 è l'opera Phaedra's Love (L'amore di Fedra) della drammaturga inglese Sarah Kane.
Nel 2020 la compositrice Silvia Colasanti dà alla luce tre monodrammi per voce recitante, coro femminile e orchestra dal titolo Arianna, Fedra, Didone.[7]
Nel cinema
modificaOpere cinematografiche ispirate dalla figura e al mito di Fedra
- Fedra (1909), cortometraggio muto diretto da Oreste Gherardini con Italia Vitaliani come Fedra, Carlo Duse e Ciro Galvani
- Fedra (1956), diretto da Manuel Mur Oti
- Fedra (1962), diretto da Jules Dassin
- Phädra (1967), diretto da Oswald Döpke
- Immortals (2011), diretto da Tarsem Singh, liberamente tratto dal mito greco di Teseo e il Minotauro.
Note
modifica- ^ a b (EN) Apollodoro, Biblioteca I, 9.1, su theoi.com. URL consultato il 10 maggio 2019.
- ^ a b c (EN) Apollodoro, Biblioteca, Epitome 1.18, su theoi.com. URL consultato il 20 maggio 2019.
- ^ (EN) Diodoro Siculo, Biblioteca Historica, IV, 28.1, su theoi.com. URL consultato il 10 luglio 2019.
- ^ a b c (EN) Apollodoro, Biblioteca, Epitome 1.16, su theoi.com. URL consultato il 10 luglio 2019.
- ^ a b c (EN) Apollodoro, Biblioteca, Epitome V, 2, su theoi.com. URL consultato il 10 luglio 2019.
- ^ Euripide, Ippolito Coronato, testo completo, su filosofico.net. URL consultato il 10 luglio 2019.
- ^ Giuseppe Pennisi, Arianna, Fedra e Didone: il trittico di Silvia Colasanti, su rivistamusica.com/, 24 agosto 2020. URL consultato il 28 giugno 2023.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Fedra
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Phaedra, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 64802761 · LCCN (EN) nb2018002387 · GND (DE) 118740938 · J9U (EN, HE) 987007400367405171 |
---|