Fenoperidina

composto chimico

La fenoperidina è un analgesico oppioide strutturalmente correlato alla petidina,[1] storicamente utilizzato nella neuroleptoanalgesia.

Fenoperidina
Nome IUPAC
etil 1-(3-idrossi-3-fenilproil)-4-fenilpiperidina-4-carbossilato
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC23H29NO3
Numero CAS562-26-5
Numero EINECS209-229-2
PubChem11226
DrugBankDB13605
SMILES
CCOC(=O)C1(CCN(CC1)CCC(C2=CC=CC=C2)O)C3=CC=CC=C3
Dati farmacocinetici
Metabolismofegato
Escrezionebile e urine
Indicazioni di sicurezza

Farmacologia modifica

È un derivato dell'acido isonipecotico, come la petidina, ed è metabolizzato in parte in norpetidina. La fenoperidina è meno stabile e più lipofilia rispetto alla petidina. Studi sui topi hanno mostrato che la fenoperidina è oltre 100 volte più potente della petidina.[2] La sua potenza di azione elimina gli effetti tossici dovuti all'accumulo di norpetidina che si osservano quando si somministra la petidina ad alte dosi o per lunghi periodi di tempo.[3]

Storia e sintesi modifica

La fenoperidina fu sintetizzata per la prima volta nel 1957 da Paul Janssen, della società ora conosciuta come Janssen Pharmaceutica, che si occupava di sintetizzare nuovi antidolorifici a partire dagli oppioidi.[2] I suoi due prototipi erano il metadone e la petidina, inventati negli anni '30 da Otto Eisleb, che lavorava per la IG Farben. Il suo lavoro a partire dal metadone portò alla sintesi della destromoramide nel 1954. Janssen si rivolse quindi alla creazione di analoghi della petidina. Durante le sue ricerche, sostituì il gruppo metile attaccato all'azoto petidinico con un gruppo propiofenone, arrivando alla sintesi della fenoperidina, nel 1957.

Nel 1958, la stessa linea di lavoro produsse uno dei più validi farmaci del XX secolo, l'aloperidolo,[2] e poi il difenossilato, che mancava delle proprietà analgesiche dell'oppioide ma fermava la peristalsi nell'intestino, un tipico effetto collaterale di oppioidi. Janssen immise sul mercato il difenossilato come farmaco per il trattamento della diarrea.[4] Infine, grazie a ulteriori ricerche, Janssen ha creato il fentanil nel 1960, che si è rivelato dieci volte più potente della fenoperidina.[5]

Nel 1959, la combinazione fenoperidina e aloperidolo fu usata per la prima volta in Europa per indurre analgesia neurolettica; l'uso di questa miscela è cresciuto all'inizio degli anni '60 ma è stato abbandonato a favore della combinazione fentanil e droperidolo, che è stata ampiamente utilizzata negli anni '80.[6]

Regolamentazione modifica

Nel 1961 la fenoperidina fu aggiunta alla Convenzione del 1931 per limitare la produzione e regolare la distribuzione degli stupefacenti da parte dell'Organizzazione mondiale della sanità attraverso la Convenzione unica sulle droghe narcotiche.[7][8]

Note modifica

  1. ^ Espacenet – search results, su worldwide.espacenet.com. URL consultato il 21 luglio 2020.
  2. ^ a b c The consolidation of neuroleptic therapy: Janssen, the discovery of haloperidol and its introduction into clinical practice, in Brain Research Bulletin, vol. 79, n. 2, aprile 2009, pp. 130–41, DOI:10.1016/j.brainresbull.2009.01.005, PMID 19186209.
  3. ^ Clemens Lamberth e Jürgen Dinges, Bioactive carboxylic compound classes : pharmaceuticals and agrochemicals, Weinheim, Germany, Wiley-VCH Verlag, 22 agosto 2016, p. 29, ISBN 978-3-527-33947-1.
  4. ^ Walter Sneade, Drug Discovery: A History., John Wiley & Sons, 2005, ISBN 978-0-471-89979-2.
  5. ^ The fentanyl story, in The Journal of Pain, vol. 15, n. 12, dicembre 2014, pp. 1215–26, DOI:10.1016/j.jpain.2014.08.010, PMID 25441689.
  6. ^ Edmond I Eger, Lawrence Saidman e Rod Westhorpe, The Wondrous Story of Anesthesia., Springer Science & Business Media, 2013, ISBN 978-1-4614-8441-7.
  7. ^ WHO Executive Board. 17 April 1961 Action in Respect of the International Convention on Narcotic Drugs.
  8. ^ Expert Committee on Addiction-Producing Drugs, whqlibdoc.who.int, http://whqlibdoc.who.int/trs/WHO_TRS_211.pdf.

Bibliografia modifica