Fileni
I Fileni (greco Φιλαίνοι) erano due fratelli cartaginesi che parteciparono ad una corsa contro avversari della città di Cirene, secondo la leggenda raccontata da Sallustio nel Bellum Iugurthinum.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/e/e7/Arco_dei_Fileni_tra_Cirenaica_e_Tripolitania.jpg/220px-Arco_dei_Fileni_tra_Cirenaica_e_Tripolitania.jpg)
Durante l'espansione di Cartagine nelle Sirti ci fu un disaccordo con gli abitanti di Cirene, di origine greca, sui confini dei due stati, essendo la regione sabbiosa e con pochi punti di riferimento. Invece di intraprendere un conflitto armato, si convenne di risolvere la questione organizzando una competizione di corsa: sarebbero stati posti i confini là dove i campioni delle città-stato, partendo dalle rispettive città nel medesimo istante, si fossero incontrati lungo la costa.
I campioni cartaginesi si chiamavano Fileni e quando incrociarono gli avversari cirenaici, molto più vicino a Cirene che a Cartagine, furono accusati di essere partiti in anticipo e così di aver violato gli accordi stabiliti. Per dare testimonianza della loro buona fede, i due Cartaginesi si dissero disposti ad esser sepolti immediatamente sul confine. Più tardi i loro concittadini eressero sul posto due altari loro dedicati in una località che da loro prese nome Arae Philaenorum, cioè altari dei Fileni. Questa località è oggetto di dibattito, poiché nessuna traccia ci è pervenuta. Strabone[1] la collocava tra Charax ed Automala, oggi chiamata El-Agheila, evocando la presenza sul posto di due colonne, mentre Plinio il Vecchio[2] evocava delle strutture naturali.
La maggior parte degli archeologi[3] localizzano oggi il confine nel sito di Graret Gser et-Trab identificato da Richard George Goodchild[4] nella sua spedizione del 1950 a sei chilometri a sud di Ras el-Aali in Libia.
Nel 1937, sotto la dominazione coloniale italiana, venne costruito nelle vicinanze l'arco dei Fileni, smantellato dai libici nel 1973.
Note
modifica- ^ Strabone, III, 5, 5.
- ^ Plinio il Vecchio, Storia naturale, V, 28, 2.
- ^ (FR) Véronique Brouquier-Reddé, Temples et cultes de Tripolitaine, Paris, Éd. CNRS, Coll. Études d'Antiquités Africaines, 1992, pp. 28-29.
- ^ (EN) Richard George Goodchild, Arae Philaenorum and Automalax, Papers of the British School at Rome (PBSR), XX, 1952, pp. 94-110.
Bibliografia
modificaFonti antiche
modifica- Strabone, Geografia, XVII, 3, 20.
- Polibio, Storie, III, 39, X, 40.
- Sallustio, De bello Iugurthino, 19, 79.
- Plinio, Naturalis Historia, V, 4.