Filippo Pacini

anatomista e patologo italiano (1812-1883)

Filippo Pacini (Pistoia, 25 maggio 1812Firenze, 9 luglio 1883) è stato un anatomista e patologo italiano. Scopritore del vibrione del colera e dei nervi del tatto delle dita.

Filippo Pacini (1870)

Biografia modifica

 
Busto di Filippo Pacini

Il padre Francesco di professione calzolaio e la madre Umiltà Donati una famiglia modesta ma che fece in modo che il piccolo Filippo avesse una buona istruzione. Formatosi presso la Scuola medico-chirurgica pistoiese, condusse le prime ricerche anatomiche e istologiche nella Villa di Scornio, utilizzando un microscopio costruito da Giovanni Battista Amici e messogli a disposizione da Niccolò Puccini. Nel 1835, ancora studente, presentò alla Società Medico-Fisica Fiorentina un'importante relazione nella quale era illustrata la scoperta dei corpuscoli dei nervi digitali che oggi portano il suo nome.

Fece studi di istologia e ricerche sulla patologia del colera; vide e disegnò per primo il vibrione, nel 1854, anche se non venne preso in considerazione dalla comunità scientifica del tempo. Lo stesso vibrione venne nuovamente descritto nel 1884 da Robert Koch come l'agente patogeno del colera. Attualmente la nomenclatura binomia del bacillo del colera è Vibrio cholerae, Pacini 1854.

Fu docente di Anatomia all'Università di Pisa dal 1844 al 1846. Dal 1847 fu professore di anatomia e istologia all'Istituto di Studi Superiori di Firenze. Gli scritti autografi del Pacini si trovano nella Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.

Massone, fu iniziato il 30 gennaio 1862 nella loggia Concordia di Firenze, nominato membro onorario il 15 marzo 1869[1].

Gli sono stati intitolati l'Istituto Tecnico Commerciale di Pistoia e un'ala della Scuola Medica dell'Università di Pisa.

Pubblicazioni maggiori modifica

 
La scoperta del colera

Note modifica

  1. ^ Fulvio Conti, Firenze massonica. Il libro matricola della Loggia Concordia (1861-1921) , Ed. Polistampa, Firenze, 2012, p. 90, n. 70.

Bibliografia modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN7380588 · ISNI (EN0000 0000 6126 6989 · SBN NAPV054052 · BAV 495/191570 · CERL cnp00831506 · LCCN (ENn84026097 · GND (DE117678767 · BNE (ESXX1388292 (data) · BNF (FRcb10508483k (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n84026097