François-Xavier Gbré

fotoreporter fracese e ivoriano

François-Xavier Gbré (Lilla, 1978) è un fotografo francese e ivoriano.[1]

Biografia modifica

I suoi lavori si concentrano sul linguaggio dell'architettura in una prospettiva storica, come testimonianza della memoria e dei cambiamenti sociali. Ha fotografato i resti coloniali e i paesaggi ridefiniti dall'attualità, esplorando territori e rivisitando la storia.

Ha partecipato a numerose mostre internazionali e le sue opere sono entrate a far parte nelle collezioni di musei in primo piano, come il Centro Georges Pompidou di Parigi, che nel 2016 ha acquistato tre scatti della serie Tracks – La Piscine[2]; lo Smithsonian Institution di Washington; la Société Générale in Francia; la Tate Modern di Londra; e dalla Collezione Walther a Ulma, in Germania.

Nel 2016 ha presentato un estratto della collezione Mali Militari al Pori Art Museum in Finlandia, all'interno dell'Crisis of Presence.

Ha presentato l'installazione Wo shi Feizhou/Je suis africain al Réenchantements, l'esposizione internationale della Biennale di Dakar.

Nel 2018 ha presentare il propri lavori alle mostre Cosmopolis # 1.5 a Chengdu al Centro Georges Pompidou di Parigi, Francia e alla Mao-Jihong Arts Foundation di Shanghai. Lo stesso anno ha presentato la mostra Landscape Photography Today presslo il Denver Art Museum e la mostra Metropoli africane: una città immaginaria, presso il MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma.[3]

Presso il Museo d'arte della provincia di Nuoro (MAN), ha presentato la mostra Sogno d'Oltremare, composta da fotografie sulle capitali dell'Africa occidentale, Abidjan, Bamako, Porto-Novo e Dakar, accostate a una serie di immagini commissionate direttamente dal MAN[4] e realizzate dall'artista durante la sua residenza nell'Isola, grazie al supporto della Sardena Film Commission.[5] Il museo sardo da allora conserva nella sua collezione permanente la raccolta Sardegna, composta da settanta scatti.[5]

Nel 2020 ha ricevuto il Prix Découverte Louis Roederer al Festival Les Recontres de la Photographie di Arles, per l'esposizione Émergence, Abidjan, Côte d’Ivoire, 2013-2020, installazione di 57 fotografie di piccolo formato scattate ad Abidjan, in cui viene documentata l'evoluzione della città e dei suoi abitanti, catturando i dettagli di un'indagine approfondita del territorio urbano.[6][7]

Riconoscimenti modifica

  • Prix Découverte Louis Roederer (2020)

Note modifica

  1. ^ (FR) Photographie : François-Xavier Gbré, le père en bandoulière – Jeune Afrique, su JeuneAfrique.com, 13 gennaio 2016. URL consultato il 28 novembre 2020.
  2. ^ (FR) François-Xavier Gbré - Biography, su Cécile Fakhoury. URL consultato il 28 novembre 2020.
  3. ^ (EN) African Metropolis. An imaginary city | MAXXI, su maxxi.art, 12 febbraio 2018. URL consultato il 22 novembre 2020.
  4. ^ Sogno d’oltremare, su MAN_Museo d'Arte Provincia di Nuoro. URL consultato il 22 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2020).
  5. ^ a b Il Man festeggia l'ivoriano François-Xavier Gbré - ViaggiArt, su ANSA.it, 20 novembre 2020. URL consultato il 22 novembre 2020.
  6. ^ (FREN) François-Xavier Gbré, su rencontres-arles.com.
  7. ^ (FR) Le Franco-Ivoirien François-Xavier Gbré et l'Indienne Poulomi Basu prix Découverte des Rencontres photographiques d'Arles, su Franceinfo, 17 novembre 2020. URL consultato il 28 novembre 2020.

Collegamenti esterni modifica