Arma semiautomatica
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Una arma semiautomatica è un'arma da fuoco che necessita della pressione del grilletto, con un meccanismo tale per cui successivamente al fuoco viene ricaricata la munizione successiva.

MeccanismoModifica
Queste armi da fuoco si differenziano dalle rivoltelle del tipo ad azione singola (i modelli ad azione doppia sono armi semiautomatiche), dalle armi a pompa, dalle armi a otturatore girevole-scorrevole e dalle armi a leva, che richiedono al tiratore di caricare manualmente il colpo successivo. Queste armi si differenziano anche da quelle automatiche, le quali continuano a sparare fino a che non viene rilasciato il grilletto, anche se a volte il termine automatico viene incorrettamente usato per le armi semiauto.
In effetti, le armi semiautomatiche sono morfologicamente uguali alle armi automatiche: ciò che le differenzia è il sistema di scatto, il quale permette di sparare solamente un colpo ad ogni pressione del grilletto.
Questo è ottenuto tramite una diversa organizzazione della catena di scatto; mentre nelle armi automatiche, una volta premuto il grilletto viene liberato il dispositivo di percussione che non viene più intercettato per essere bloccato in posizione armata durante la fase di ritorno dell'otturatore finché non viene rilasciato il grilletto stesso, nelle armi semiautomatiche, ogni volta che l'otturatore arretra durante la fase di sparo, il dispositivo di percussione viene intercettato e bloccato in posizione armata. Il successivo avanzamento dell'otturatore non cambia lo stato di armamento del percussore, che per essere liberato per effettuare una nuova azione di sparo deve essere di nuovo intercettato dagli elementi della catena di scatto durante il rilascio del grilletto, il quale potrà nuovamente liberare il dispositivo di percussione solo dopo essere stato premuto nuovamente.
Avvenuto ciò, ogni qualvolta si prema il grilletto si otterrà la risposta al fuoco e, oltre all'espulsione del bossolo, l'inserimento di una nuova cartuccia con conseguente riarmo del percussore. Queste operazioni proseguono sino a che il caricatore non si svuota a seguito di ripetute pressioni del grilletto: a quel punto l'arma può rimanere con l'otturatore aperto per segnalare che non può più introdurre nella camera di scoppio vuota una nuova cartuccia.
Questi tipi di armi sparano quindi sempre a colpo singolo ad ogni pressione del grilletto, pur provvedendo alla ricarica di una nuova cartuccia in camera per essere pronte alla ripetizione del colpo appena si torna a premere il grilletto, a differenza delle armi a ripetizione manuale, che necessitano ad ogni colpo dell'azione manuale di ricameramento di una nuova cartuccia.
Le armi automatiche e semiautomatiche possono essere caratterizzate da una preventiva azione di caricamento iniziale e manuale oltre, ovviamente, al normale inserimento del caricatore: per poter rendere l'arma offensiva (pronta al fuoco) si dovrà scarrellare, cioè arretrare manualmente il carrello-otturatore per permettere alla prima cartuccia di entrare nella camera di scoppio e di armare il percussore.
Data la maggiore complessità del sistema di scatto di un'arma semiautomatica rispetto ad una automatica, si spiega in parte perché storicamente siano comparse prima le armi automatiche rispetto a quelle semiautomatiche: infatti già precedentemente alla Prima Guerra Mondiale cominciarono ad essere distribuite largamente ed utilizzate le mitragliatrici (simbolo stesso dell'arma automatica per eccellenza) mentre la totalità della fanteria era dotata di armi individuali a ripetizione manuale. La distribuzione e l'utilizzo in larga quantità di armi individuali semiautomatiche lunghe (quindi che non fossero pistole d'ordinanza) negli eserciti si è avuta durante la Seconda Guerra Mondiale: vedi M1 Garand e la M1 Carbine in dotazione generalizzata all'esercito americano, il Tokarev SVT-40 o i tedeschi Walther Gewehr 43.
Conversione a fuoco automaticoModifica
A causa della simile conformazione del meccanismo, le armi possono essere facilmente convertite al fuoco automatico. Molte aziende producono kit di adattamento di armi dal semiautomatico al fuoco automatico, dove l'arma finale costa meno dell'acquisto di un'arma già prodotta per il fuoco automatico. Un'altra tecnica è il cosiddetto bump fire, dove un dito viene infilato nel ponticello del grilletto e tenuto fisso, mentre l'altra mano spinge avanti l'arma, il conseguente fuoco e rinculo, e la mano che spinge nuovamente l'arma avanti, permette di ottenere un fuoco simile a quello automatico, anche se con scarsissima precisione. Altri modi di ottenere il bump fire sono attraverso meccanismi appositi, elastici o kit prodotti dalle aziende produttrici; non tutti questi meccanismi sono legali, ma negli Stati Uniti alcuni lo sono.
Voci correlateModifica
Collegamenti esterniModifica
- Full auto conversion for Colt .45 or similar pistols by C. J. Michal JR - US Patent no. 2,056,975 - 1936
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