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Gümüshtekin (... – 1177) fu un eunuco che ricoprì alte cariche nell'impero degli Zengidi.

Gümüshtekin
luogotenente di Mosul
In caricaXII secolo
Morte1177
ReligioneIslam sunnita

Norandino, atabeg di Aleppo, lo nominò suo luogotenente a Mosul, in Iraq.[1] Dopo la morte di Norandino nel 1174, Gümüshtekin assunse la reggenza del figlio minorenne del sovrano defunto, al-Malik al-Ṣāliḥ Ismāʿīl, e lo portò con sé da Damasco ad Aleppo.[2][3] Si alleò con il cugino di al-Ṣāliḥ, Saif al-Dīn Ghāzī II di Mosul, contro Ibn al-Muqaddam, il quale aveva assunto il controllo di Damasco.

Ibn al-Muqaddam cercò l'aiuto del sultano ayyubide Saladino, cedendogli il possesso della città.[4] Al-Ṣāliḥ gli concesse i proventi che derivavano dalla iqta' (una tassa agricola) di Ḥārim (Harenc), una città della Siria settentrionale.[5]

Gümüshtekin, in veste di governatore di Aleppo e delle terre vicine, strinse un accordo con Boemondo III di Antiochia per liberare Rinaldo di Châtillon, insieme a Joscelin III di Edessa e tutti gli altri cristiani fatti prigionieri nel 1176.[6] Dopo che Gümüshtekin ebbe fatto assassinare il visir di al-Ṣāliḥ per ottenere maggiore influenza sul ragazzo, fu torturato e giustiziato presso le mura di Ḥārim per le sue trattative con i crociati nel settembre del 1177.[5][7]

Note modifica

  1. ^ Barber (2012), p. 415, nota 6.
  2. ^ Holt (1986), p. 53.
  3. ^ Köhler (2013), p. 213.
  4. ^ Köhler (2013), pp. 216-217.
  5. ^ a b Köhler (2013), p. 223.
  6. ^ Runciman (2005), p. 628.
  7. ^ Lyons e Jackson (1982), p. 126.

Bibliografia modifica

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