Garibaldi (Bianciardi)

libro di Luciano Bianciardi del 1972

«E subito gli fecero il monumento, lo misero, a cavallo o senza, in cima a un piedistallo, decisi a non farlo più scendere. Ancora oggi, per molta gente, il Garibaldi della leggenda torna più comodo del Garibaldi della realtà. Noi, modestamente, abbiamo cercato di farlo scendere dal piedistallo, di ritrovarlo uomo.»

Garibaldi è un libro del 1972 dello scrittore Luciano Bianciardi, pubblicato un anno dopo la morte dell'autore.

Garibaldi
AutoreLuciano Bianciardi
1ª ed. originale1972
GenereSaggistica
Lingua originaleitaliano
AmbientazioneFrancia, Italia, America del Sud, 1807-1882
ProtagonistiGiuseppe Garibaldi

Ultima opera di Bianciardi, Garibaldi conclude anche quel filone risorgimentale a cui Bianciardi si era più volte dedicato precedentemente con opere come Da Quarto a Torino (1960), La battaglia soda (1964) e Daghela avanti un passo! (1969). Il libro si apre con una dedica alla figlia Luciana.[1]

Il libro ripercorre tutta la vita di Giuseppe Garibaldi, ricostruendo una biografia avvincente ed inusuale del condottiero nizzardo ed è considerato il completamento del progetto didascalico avviato con Daghela avanti un passo!, di tre anni prima.

Edizioni modifica

Note modifica

  1. ^ Elena Papadia, «Luciano Bianciardi», in Lauro Rossi, Giuseppe Garibaldi: due secoli di interpretazioni, Roma, Gengemi Editore, 2010, p. 58.

Bibliografia modifica

  • Massimo Coppola, Alberto Piccinini (a cura di), L'antimeridiano. Opere complete. Volume primo, Isbn Edizioni & ExCogita, Milano, 2005.
  • Tullio De Mauro, Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, Nadia Fusini, Narrare la storia. Dal documento al racconto, Milano, Mondadori, 2006.
  • Elena Papadia, «Luciano Bianciardi», in Lauro Rossi, Giuseppe Garibaldi: due secoli di interpretazioni, Roma, Gengemi Editore, 2010, pp. 57–60.
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