General Motors Firebird

«Abbiamo costruito la Firebird per aiutarci ad esplorare le possibilità commerciali della turbina a gas... stiamo cercando di stabilire se la turbina può essere sfruttata per dare prestazioni efficienti ed economiche nei brevi e normali tragitti automobilistici.»

Firebird è una serie di quattro concept car progettate da Harley Earl e costruite dalla General Motors. Le prime tre furono realizzate rispettivamente nel 1953, 1956 e 1959 per essere esposte al salone dell'automobile General Motors Motorama, mentre la quarta fu progettata per la fiera internazionale di New York del 1964. Le Firebird erano dotate di motore a turbina a gas ed erano ispirate alla tecnologia aerospaziale.

1954: la "Firebird I"

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La XP-21 Firebird o Firebird I del 1954

L'idea della Firebird I nacque da Harley J.Earl, allora Vicepresidente della General Motors e responsabile del design, che progettò anche la carrozzeria in vetroresina rinforzata. La propulsione con turbina Wirlfire e il telaio furono sviluppati sotto la direzione del Vicepresidente di GM Charles L.McCuen[2], general manager dei GM Research Laboratories Division ("Divisione Laboratori di Ricerca", in inglese).

Aveva l'aspetto di un "caccia con le ali ripiegate"[3]: una fusoliera di ispirazione aeronautica, con delle corte appendici alari che ricordavano ali e deriva di un aereo e un cupolino trasparente in materiale plastico che copriva l'abitacolo monoposto. Anche i comandi ricordavano quelli di un aereo: al posto del volante aveva una cloche con cui si poteva controllare sia la direzione (destra e sinistra) sia l'acceleratore ed il freno (rispettivamente spingendo o tirando la barra).

Meccanica

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Il motore Wirlfire, simile ad un turboreattore, è alimentato dal cherosene contenuto in un serbatoio in fibra di vetro da 35 galloni situato nella parte anteriore della vettura. La propulsione è fornita da una turbina azionata dai gas di scarico, connessa meccanicamente alle ruote posteriori tramite una trasmissione con cambio meccanico a due velocità[2].

La Firebird I debuttò al Salone di Parigi del 1954 con il nome di XP-21 "Firebird" e fu la prima automobile azionata da turbina a gas ad essere costruita e testata negli Stati Uniti[2]. Successivamente fu presentata al General Motors Motorama del 1954. Nel 1956, con la presentazione della Firebird II, la XP-21 venne rinominata in Firebird I[3].

1956: la "Firebird II"

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La Firebird II del 1956

La Firebird II fu presentata al Motorama del 1956: contrariamente alla monoposto XP21, la nuova concept era una berlina a quattro posti, seppur futuristica nell'aspetto, che doveva rappresentare la futura "auto per famiglie"[4] di General Motors.

1959: la "Firebird III"

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La Firebird III del 1959

La Firebird III fu costruita per il Motorama del 1959; era caratterizzata da un doppio abitacolo protetto da due distinti cupolini in plexiglas e dalle numerose appendici simili a piani alari. L'alta pinna verticale posta in coda all'autovettura non aveva una reale funzione aerodinamica: fu disegnata al solo scopo di essere visibile, con il logo "Firebird", nonostante la folla che si sarebbe accalcata attorno allo stand presso il Waldorf-Astoria Hotel di New York[3].

1964: la "Firebird 4"

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Per la Fiera Internazionale di New York del 1964 General Motors realizzà la Firebird IV che fu esposta nello stand dell'azienda, chiamato "Futurama"[5]

  1. ^ Motor Life Magazine
  2. ^ a b c GM
  3. ^ a b c Edsall, pp. 36-37.
  4. ^ GM
  5. ^ Edsall, p.41.

Bibliografia

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