Gentili
Con il termine gentili si traduce in lingua italiana il plurale del latino gentēs con il significato di "pagani, non-cristiani"[1].
Quindi indica nel «linguaggio neotestamentario, chi non appartiene alla religione ebraica o chi, nel mondo greco romano, non era convertito al cristianesimo»[2]. Un «appellativo, per lo più usato al plurale, con cui, nei primi secoli del cristianesimo, furono designate le genti non giudaiche (e quindi pagane) partecipi dei costumi e della cultura greca nel mondo romano»[3]
Il latino gentēs è la traduzione del greco ecclesiastico éthnē, (ἔθνη, "le nazioni", "i popoli", "le genti"), a sua volta traduzione dell'ebraico gōyīm (ἔθνη è già presente, infatti, nella traduzione in lingua greca della Bibbia ebraica), qui inteso in particolare come i non ebrei.
NoteModifica
- ^ Cfr. "Gente" in Alberto Nocentini (con la collaborazione di Alessandro Parenti), l'Etimologico, Le Monnier, Firenze, versione elettronica.
- ^ "Gentile" in Devoto-Oli, Vocabolario della lingua italiana, edizione elettronica 2012.
- ^ Vocabolario Treccani.
Voci correlateModifica
Collegamenti esterniModifica
- (EN) Gentili, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Gentili, in Catholic Encyclopedia, Robert Appleton Company.