Giacomo Arditi

storico e economista italiano

Giacomo Arditi (Presicce, 21 marzo 1815luglio 1891) è stato uno storico italiano, noto soprattutto per la Corografia fisica e storica della Provincia di Terra d'Otranto, opera enciclopedica che offre un ritratto della provincia salentina in epoca posteriore all'Unità d'Italia e alla proclamazione di Roma come Capitale del Regno.

Biografia modifica

Discendente da una delle più note famiglie della nobiltà della Terra d'Otranto, possedeva una vasta erudizione, della quale diede ampio sfoggio nella Corografia, la sua opera più famosa, e ne La Leuca Salentina. Si interessò attivamente di economia politica e letteratura. Fu socio di numerose Accademie e della Commissione archeologica della sua provincia[1], essendo regio ispettore di antichità e monumenti, Presidente della deputazione provinciale e Sottointendente del distretto di Gallipoli.

L'amore per lo studio e la curiosità del sapere furono infuse in lui dallo zio archeologo Michele Arditi. Tra la sua vasta produzione scientifica, letteraria e saggistica, oltre a quelle già ricordate, vanno citate le altre opere: La terra e le sovrimposte municipali nel Regno d'Italia, La Centopietre, Monumento nazionale illustrato, Monografia dell'Antica Ugento, nonché alcune tragicommedie e numerose biografie di illustri scienziati salentini.

È stato il personaggio che ha esercitato a lungo la maggiore influenza a Presicce[non chiaro], residenza della sua famiglia.

Una via di Lecce e una via di Gallipoli portano il suo nome.

Note modifica

  1. ^ La Commissione, secondo La Provincia e il Piano dell'Opera, prefazione alla Corografia, era composta dal prefetto presidente, duca Sigismondo Castromediano ispettore, barone Francesco Casotti, Luigi Romano e prof. Cosimo De Giorgi, di Lecce; arcidiacono Giovanni Tarantini di Brindisi; prof. Carmelo Teologo Pignatelli di Grottaglie, Pietro Palumbo di Francavilla, cav. Luigi Maggiulli di Muro Leccese e cav. Giacomo Arditi di Presicce.

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