Il Gilera Marte fu una motocarrozzetta prodotta dalla Gilera di Arcore dal 1941 al 1946. Questa motocicletta, realizzata solo come sidecar, era un derivato dalla Gilera 500 LTE ed equipaggiò i reparti del Regio Esercito su tutti i fronti della seconda guerra mondiale a partire dal 1941, rimanendo poi in servizio con l'Esercito Italiano. Alla fine della guerra, nel 1946, furono prodotti 222 esemplari per il mercato civile, oltre a 158 ricavati trasformando i veicoli militari in giacenza.

Gilera Marte
Descrizione
Tipomotocarrozzetta
Equipaggio3
CostruttoreGilera
Data impostazione1941
Data entrata in servizio1941
Data ritiro dal servizioanni 1950
Utilizzatore principaleBandiera dell'ItaliaRegio Esercito
Altri utilizzatoriBandiera dell'ItaliaEsercito Italiano
Esemplaricivili: 380
Sviluppato dalGilera 500 LTE
Dimensioni e peso
Peso190 kg
Capacità combustibile14 l
Propulsione e tecnica
Motoremonocilindrico quattro tempi da 498,7 cm³
Potenza14 hp a 4800 giri/min
Prestazioni
Velocità max78 km/h
Autonomia280 km
Armamento e corazzatura
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Tecnica modifica

Il telaio è monoculla, in tubolari d'acciaio, con freni a tamburo, sospensione anteriore a parallelogramma e posteriore a molle elicoidali brevettata dalla Gilera; esso è pressoché lo stesso della LTE, a parte ovviamente il braccio destro della forcella posteriore, modificato per l'aggancio con il carrozzino. Simile anche il motore, un monocilindrico verticale a quattro tempi a benzina con carburatore Dell'Orto MC 26 F, a valvole laterali, erogante però 14 hp anziché 12 e con rapporto di compressione portato a 5:1. La cilindrata è di 498,7 cm³, con alesaggio di 84 mm e corsa di 90 mm. Il cambio a quattro velocità si aziona con leva a mano a destra del serbatoio. La trasmissione è invece completamente diversa da quella della LTE: essa infatti è ad albero cardanico invece che a catena. L'albero, dalla scatola del cambio, si inserisce sulla crociera sul mozzo della ruota posteriore; da questa crociera il moto viene trasferito, oltre che alla ruota posteriore, attraverso un albero ad una seconda trasmissione ingranata sulla ruota del carrozzino e munita di una sua frizione, innestata tramite una leva posta tra il sellino del passeggero della moto ed il carrozzino stesso; agendo su questa frizione, è possibile inserire in trazione anche la ruota del carrozzino, realizzando di fatto una configurazione 3×2.

La versione civile differisce essenzialmente per la colorazione, con telaio nero e serbatoio rosso, e per il tubo di scarico dritto, mentre sulla versione militare è piegato ad S per portarlo sul lato sinistro della motocicletta, in modo da non interferire con il carrozzino.

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