Giovanni De lo Cavo

pirata genovese

Giovanni De lo Cavo (o de Capite; Anafi, ... – ...; fl. XIII secolo) fu un comandante corsaro genovese, che fu al servizio dell'imperatore bizantino Michele VIII Paleologo e divenne signore di Anafi e di Rodi ed in seguito Megaduca della Marina bizantina.

Giovanni De lo Cavo era natio della piccola isola delle Cicladi di Anafi[1], ma era originario, come molti dei corsari alle dipendenze di Michele VIII Paleologo, da Genova[1][2][3]. I suoi territori di caccia preferiti erano i mari intorno all'Eubea[1], anche se si sa che estese le sue attività fino alla costa albanese e alla regione di Valona[4].

Michele VIII intraprese un grande sforzo per recuperare il maggior numero possibile di isole dell'Egeo dal dominio latino, guidato dal megas doux Alessio Dukas Filantropeno e da un altro pirata italiano, Licario. De lo Cavo contribuì catturando la sua isola natale, Anafi, dalla famiglia Foscolo che la possedeva[5]. Michele VIII ricompensò de lo Cavo con la signoria non solo di Anafi, ma anche di Rodi, nel 1278 circa, e in seguito fu elevato, come Licario prima di lui, al rango di megas doux[2][6][7].

Note modifica

  1. ^ a b c Miller 1908, p 154.
  2. ^ a b Geanakoplos 1959, p. 211.
  3. ^ Nicol 1988, pp. 201–202.
  4. ^ Nicol 1988, p. 201.
  5. ^ Miller 1908, pp. 575–578.
  6. ^ Miller 1908, p. 141.
  7. ^ Nicol 1988, p. 202.

Bibliografia modifica