Giulio Grassini

generale e massone italiano

Giulio Grassini (Roma, 11 gennaio 1922Abano Terme, 24 gennaio 1992) è stato un generale italiano. Fu il primo direttore del SISDE.

Generale Giulio Grassini
NascitaRoma, 11 gennaio 1922
MorteAbano Terme, 24 gennaio 1992
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armata Esercito italiano
ArmaArma dei carabinieri
GradoGenerale di divisione
Comandante diServizio per le informazioni e la sicurezza democratica
(direttore 1977-1981)
Brigata carabinieri di Padova
Legione carabinieri di Padova
Legione carabinieri Trentinto Alto Adige
Gruppo provinciale carabinieri di Cagliari
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Biografia Modifica

Figlio di un ufficiale dell'Arma dei Carabinieri, entrò all'Accademia militare di Modena, e assegnato all'Arma. Nel 1964 fu comandante del gruppo provinciale carabinieri di Cagliari. Dal 1966 al 1971, con il grado di colonnello comandò la Legione Carabinieri Trentino Alto Adige a Bolzano. Promosso generale di brigata nel 1976, comandò la brigata carabinieri di stanza a Padova[1]

Il 16 gennaio 1978 fu nominato dal Presidente del Consiglio Giulio Andreotti su proposta del ministro dell'interno Cossiga, primo direttore del Servizio Informazioni Sicurezza Democratica (SISDE) il servizio segreto civile, istituito insieme al Servizio per le informazioni e la sicurezza militare (SISMI) nell'ottobre dell'anno precedente.

Scoppiato lo scandalo della P2 nel maggio 1981 e presente il suo nome nella lista degli aderenti alla P2, si dimise[2]. il governo il 13 luglio lo sostituì con il prefetto Emanuele De Francesco.

Arrivò al grado di Generale di divisione.[3]

Iscritto alla Loggia massonica P2 con tessera 515[4]. Anche lui, come gli altri vertici dei servizi segreti italiani dell'epoca, fu ascoltato nell'ottobre 1981 dalla Commissione Parlamentare d'inchiesta sulla P2, presieduta dall'onorevole Tina Anselmi, per quanto riguarda il coinvolgimento dei servizi segreti italiani dell'epoca nel rapimento del Presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro e fu assolto, post mortem, in sede processuale perché il fatto non sussisteva[senza fonte].[5]

Onorificenze Modifica

Note Modifica

  1. ^ Gnosi - rivista del Sisde
  2. ^ F.Q., GIUSTIZIA & IMPUNITÀ P2, massoni e misteri: 40 anni fa la scoperta della loggia coperta guidata da Licio Gelli. Da villa Wanda alla strage di Bologna: la storia, su ilfattoquotidiano.it, 11 marzo 2021. URL consultato il 14 maggio 2023.
  3. ^ www.senato.it
  4. ^ Tina Anselmi, La P2 nei diari segreti di Tina Anselmi, a cura di Anna Vinci, Milano, hiarelettere, 2021, p. 546.
  5. ^ Commissione Parlamentare d'Inchiesta sulla P2 , vol. 3.quarter/3/ VII/, audizione di Giulio Grassini, 20 ottobre 1981. Nota bene. Essendo Grassini morto nel 1992, non può essere il testo della Commissione (edito nel 1984) la fonte per la supposta assoluzione post mortem.
  6. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  7. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.

Collegamenti esterni Modifica