Giuseppe Lazzaro Danzuso

giornalista, scrittore e regista italiano

Giuseppe Lazzaro Danzuso (Catania, 1958) è un giornalista, scrittore e regista italiano.

Biografia modifica

Dopo l'esordio nel 1976 come autore e conduttore di una trasmissione radiofonica sullo spettacolo diretta da Giuseppe Tornatore sulla Rai regionale siciliana, ha cominciato a scrivere critiche teatrali per il quotidiano catanese del pomeriggio Espresso sera. Poi ha lavorato con l'emittente televisiva Antenna Sicilia, dove è diventato professionista, e con il quotidiano La Sicilia, sempre dello stesso gruppo editoriale. Passato all'ANSA, prima ha retto l'ufficio di Catania, poi, a Roma, è stato tra i coordinatori della redazione televisiva che realizzava tg per Bloomberg Television e contenuti per le news di Stream. Attualmente si occupa di uffici stampa. Ha scritto numerosi libri sulla Sicilia. Da regista ha realizzato più di venti documentari e, nel 2021, un film a soggetto, il mediometraggio "Milena, la luna", presentato in anteprima nazionale nel Festival internazionale del Cinema di Frontiera di Marzamemi [1]. Ha scritto anche per il teatro debuttando nel 2015 con “'Ntonia e Pasqualinu” [2], tratto dal libro "Gran Circo Catania" [3], che ha come sottotitolo "Guida improbabile a una città incredibile" [4]. Dopo un saggio sulle feste popolari al tempo dei selfie nel libro "È viva Sant'Agata", ha scritto, nel 2018, il suo primo romanzo, "Ritorno all'Amarina", accolto da critiche molto positive. Nella sua carriera ha ottenuto numerosi riconoscimenti tra cui il Premio giornalistico nazionale “Più a Sud di Tunisi” per il reportage [5] (2006), il Premio giornalistico internazionale Pantalica (1995), e i riconoscimenti internazionali Polifemo d'argento (1993) e Solemare [6] (1987). È stato, dal 2004 al 2013, consigliere regionale dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia, diventando poi presidente del Consiglio di disciplina territoriale [7].

Opere modifica

  • La Mattanza (Maimone, 1987),
  • Al Qantarah (Domenico Sanfilippo, 1988),
  • Pantalica (Domenico Sanfilippo, 1989),
  • Aitna (Domenico Sanfilippo, 1990),
  • Vindicari (Domenico Sanfilippo, 1991),
  • Marsallah (Domenico Sanfilippo, 1992),
  • Sicilia, incontro di civiltà mediterranee (White Star, 1993),
  • Kephalé (Domenico Sanfilippo, 1995),
  • Qal'at (Domenico Sanfilippo, 1996),
  • Eolion (Domenico Sanfilippo, 1997),
  • Hybla (Domenico Sanfilippo, 1998),
  • Pelaghié (Domenico Sanfilippo, 1999),
  • Sicilia, i luoghi e la storia (White Star, 2001),
  • Catania è una cassata (Lapis, 2002),
  • Fiaschi, lumere, canteri e Cannate (Amicare Pizzi, 2004),
  • Sei colori siciliani [8](Kalos, 2005),
  • Sicilia (National Geographic, 2007),
  • Pietra acqua (Infinity Media, 2008),
  • Teletna, la nascita dell'Italia delle TV [9](Bonanno, 2009),
  • Gran Circo Catania, Guida improbabile a una città incredibile [10](Carthago 2014)
  • È viva Sant'Agata (testi con Salvatore Spoto, foto di Alberto Bianco. Fausto Lupetti editore 2016)
  • Ritorno all'Amarina (Fausto Lupetti editore 2018)

Note modifica

  1. ^ Il servizio della Rai su "Milena, la luna"
  2. ^ Il servizio della Rai su "'Ntonia e Pasqualinu"
  3. ^ La notizia dell'Ansa su Gran Circo Catania
  4. ^ Il servizio della Rai su "Gran Circo Catania"
  5. ^ L'albo d'oro del premio [1] Archiviato il 12 marzo 2016 in Internet Archive.
  6. ^ La notizia dell'Agi sul Solemare 1987 Copia archiviata, su archivio.agi.it. URL consultato il 10 marzo 2016 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2016).
  7. ^ La notizia dell'Agi sul Consiglio di disciplina territoriale Copia archiviata, su archivio.agi.it. URL consultato il 10 marzo 2016 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2016).
  8. ^ La notizia di Repubblica sulla presentazione del libro
  9. ^ La notizia dell'Agi sul libro Copia archiviata, su archivio.agi.it. URL consultato il 10 marzo 2016 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2016).
  10. ^ L'articolo de La Sicilia sulla presentazione del libro [2] Archiviato il 12 marzo 2016 in Internet Archive.

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN29582135 · ISNI (EN0000 0000 7234 7952 · SBN MODV078378 · LCCN (ENnr91023754 · GND (DE132807734 · BNF (FRcb122049247 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-nr91023754