Giuseppe Parvis

ebanista italiano

Giuseppe Parvis (Breme, 1831Saronno, 1909) è stato un ebanista italiano.

Biografia modifica

Si diploma all'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.[1] Nel 1859 parte per l'Egitto e avvia la propria attività studiando e disegnando elementi dell'architettura e delle decorazioni.[2]

Lo stile Parvis si diffonde nelle dimore della ricca borghesia egiziana ed europea. Il khedivè Isma'il Pascià gli commissiona mobili scolpiti e intarsiati per le sue residenze.[3] Nel 1867 lo incarica di realizzare l'arredo del padiglione egiziano all'Esposizione Universale di Parigi. Su richiesta di Parvis gli fornisce un lasciapassare che gli permette l'ingresso in luoghi a quel tempo interdetti agli occidentali: si aprono così per Parvis le porte dei più significativi e bei palazzi del Cairo, compreso il Museo di arte araba (precursore dell'odierno Museo d'arte islamica), posto nella moschea di al-Ḥākim, perché l'ebanista possa studiarli e trarne ispirazione. Parvis viene ingaggiato anche per diverse esposizioni: quella di Filadelfia del 1876, quella di Vienna del 1873, quella di Milano del 1881 e quella di Torino del 1884, dove presenta una camera e un salotto in stile egiziano, ornati da statue in forma di sfinge. Rientra a Torino nel 1900, lasciando alle cure dei figli la fabbrica da lui fondata. Il khedivé gli dona un antico sarcofago di granito rosa di Assuan, che, alla sua morte, nel 1909, sarà posto sulla sua sepoltura nel Cimitero monumentale di Torino.

Note modifica

  1. ^ Balboni, p. 99.
  2. ^ Lapi Gatteschi.
  3. ^ Giuseppe Parvis, su museoborgogna.it.

Bibliografia modifica