Giuseppe Saverio Tulumello

nobile italiano

Giuseppe Saverio Tulumello, barone di Gibellini (Racalmuto, 23 maggio 1797Racalmuto, 15 gennaio 1858), è stato un nobile italiano[1].

Giuseppe Saverio Tulumello
Barone di Gibellini
Stemma
Stemma
In carica7 giugno 1809 –
15 gennaio 1858
PredecessoreGiulio Giardina Grimaldi di Ficarazzi
SuccessoreLuigi Maria Giuseppe Tulumello
TrattamentoDon
NascitaRacalmuto, 23 maggio 1797
MorteRacalmuto, 15 gennaio 1858
Luogo di sepolturaChiesa di San Michele Arcangelo, Racalmuto
DinastiaTulumello
ConsorteMaria Grazia Licata di Baucina
ReligioneCattolicesimo

Biografia

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Giuseppe Saverio Tulumello nacque a Racalmuto il 23 maggio 1797 da un'antica famiglia siciliana discendente dai Borbone di Francia.

Fu battezzato nella cappella di famiglia dal vescovo di Girgenti, Saverio Granata, da cui assunse il nome.

In data 7 giugno 1809 ricevette investitura della baronia di Gibellini, ceduta da Giulio Giardina Grimaldi, principe di Ficarazzi, all'alto prelato Nicolò Tulumello, il quale ne fece dono al nipote.[2]

Edificò, di sue spese, il locale collegio di Maria, affinché vi fossero istruite le educande.[3]

Sposò Maria Grazia Licata, zia del principe Biagio Licata di Baucina, il 29 dicembre 1819.

Morto a Racalmuto il 15 gennaio 1858, vi è tumulato presso la Chiesa di San Michele Arcangelo. La dinastia proseguì con il ramo del fratello Luigi, che in giovane età ne fu anche tutore.

Voci correlate

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Bibliografia

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  • Carmelo Antinoro, "Giustizia e verità nella vita del barone Antonio Mendola", Edizioni Castello, Favara 2008
  • Gabriella Costantino e Giuseppe Cipolla, "La Chiesa di San Michele Arcangelo e il Collegio di Maria a Racalmuto", Edizioni Lussografica, Caltanissetta 2008
  • Silvano Messina, "Il passaggio del testimone", Booksprint Edizioni, Romagnano al Monte 2023
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