HD 172051

stella nella costellazione dei Sagitttario

HD 172051 (HR 6998) è una stella di magnitudine apparente 5,85 nella costellazione del Sagittario, situato ad ovest di ξ Sagittarii, a nord di φ Sagittarii e Nunki (σ Sagittarii) e nord-est di Kaus Borealis (λ Sagittarii)[2]. si trova a 42,3 anni luce dal nostro sistema solare.

HD 172051
HD 172051
ClassificazioneStella G V
Classe spettraleG6V[1]
Distanza dal Sole42,3±0,5 al[1]
CostellazioneSagittario
Coordinate
(all'epoca J2000)
Ascensione retta18h 38m 53,40s[1]
Declinazione−21° 03′ 06,74″[1]
Lat. galattica12,7251[1]
Long. galattica−6,7965[1]
Dati fisici
Raggio medio0,90[1] R
Massa
0,87[1] M
Velocità di rotazione145 km/s[1]
Temperatura
superficiale
5600 K[1] (media)
Luminosità
0,68[1] L
Metallicità−0,22
Età stimata8,8×109 anni[1]
Dati osservativi
Magnitudine app.5,85[1]
Magnitudine ass.−5,28[1]
Parallasse76,43 ± 0,47mas[1]
Moto proprio−74,85 mas/anno −152,00 mas/anno[1]
Velocità radiale35,6±km/s[1]
Nomenclature alternative
HD 172051, HIP 91438, HR 6998, GSC 06279-01723, SAO 187086[1]

Coordinate: Carta celeste 18h 38m 53.4s, -21° 03′ 06.74″

HD 172051 è una nana gialla caratteristiche simili a quelle del nostro Sole. Di tipo spettrale G6V[1], ha una temperatura superficiale di 5600 K[3], di circa 180 K più fredda del Sole, e splende con una luminosità pari al 68% di quella solare[4]. Il suo raggio è del 10% superiore a quello solare e la sua massa è pari a 0,87 M. Si ritiene dunque che la stella abbia un'età stimata di 8 800 milioni di anni[5], quindi molto più antica del Sole. È stato rilevato un eccesso di radiazione nella banda infrarossa dei 24 μm o 70 µm[6], che, in generale, è indice della presenza di un disco di polveri intorno ad esso.

HD 172051 ha una metallicità inferiore a quello del Sole, pari al 60% di esso. ([M / H] = −0,22)[3]. Questo impoverimento si osserva in tutti gli elementi esaminati, come il ferro, sodio, silicio, titanio e nichel[4], molto più evidente nel caso della manganese ([Mn / H] = −0,31)[7]. Si nota anche un rapporto ossigeno/idrogeno inferiore a quello solare.[8].

Alla fine del 2003 gli astronomi che lavorano nel Progetto Darwin della Agenzia Spaziale Europea hanno annunciato di aver scelto HD 172051 come obiettivo primario in un gruppo di stelle vicine simili sole e quindi in grado di ospitare qualsiasi tipo di vita terrestre, utilizzando tecniche di interferometria. Se esiste un pianeta terrestre nella zona abitabile, l'analisi della luminosità dallo stesso pianeta permetterà di individuare l'eventuale presenza di acqua, ossigeno e biossido di carbonio nella sua atmosfera[2].

Occultazioni modifica

Per la sua posizione prossima all'eclittica, è talvolta soggetta ad occultazioni da parte della Luna e, più raramente, dei pianeti, generalmente quelli interni.

Infatti l'ultima occultazione da parte di un pianeta (Venere) avvenne il 22 dicembre 1818, mentre l'ultima occultazione lunare fu osservata il 16 marzo 2012.[9][10].

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s HR 6998 -- Star, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 28-02-2012.
  2. ^ a b HD 172051 (Solstation), su solstation.com. URL consultato il 31 agosto 2012 (archiviato il 9 giugno 2012).
  3. ^ a b Gray, R. O.; Corbally, C. J.; Garrison, R. F.; McFadden, M. T.; Bubar, E. J.; McGahee, C. E.; O'Donoghue, A. A.; Knox, E. R., Contributions to the Nearby Stars (NStars) Project: Spectroscopy of Stars Earlier than M0 within 40 pc-The Southern Sample, in The Astrophysical Journal, vol. 132, n. 1, 2006, pagine 161-170 (Tabla consultada en CDS).
  4. ^ a b Valenti, Jeff A.; Fischer, Debra A., Spectroscopic Properties of Cool Stars (SPOCS). I. 1040 F, G, and K Dwarfs from Keck, Lick, and AAT Planet Search Programs, in The Astrophysical Journal Supplement Series, vol. 159, n. 1, 2005, pp. 141-166. URL consultato il 31 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 18 febbraio 2021).
  5. ^ Takeda, Genya; Ford, Eric B.; Sills, Alison; Rasio, Frederic A.; Fischer, Debra A.; Valenti, Jeff A., Structure and Evolution of Nearby Stars with Planets. II. Physical Properties of ~1000 Cool Stars from the SPOCS Catalog, in The Astrophysical Journal Supplement Series, vol. 168, n. 2, 2007, pp. 297-318.
  6. ^ Kóspál, Ágnes; Ardila, David R.; Moór, Attila; Ábrahám, Péter, On the Relationship Between Debris Disks and Planets, in The Astrophysical Journal Letters, vol. 700, n. 2, 2009, pagine L73-L77.
  7. ^ Feltzing, S.; Fohlman, M.; Bensby, T., Manganese trends in a sample of thin and thick disk stars. The origin of Mn, in Astronomy and Astrophysics, vol. 467, n. 2, 2007, pagine 665-677.
  8. ^ Bensby, T.; Feltzing, S.; Lundström, I., α-, r-, and s-process element trends in the Galactic thin and thick disks, in The Astrophysical Journal Supplement Series, vol. 168, n. 2, 2007, pagine 297-318.
  9. ^ Luna occulta SAO 187086 (2012-03-16 02:49 CET), su oato.inaf.it. URL consultato il 17 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
  10. ^ Occultazione: SAO 187086, su skylive.it. URL consultato il 28-02-2012 (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2012).
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