Havis de Giorgio

militare italiano

Havis de Giorgio (Tunisi, 30 agosto 1914Torrente Manta, 7 marzo 1939) è stato un militare italiano, decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso delle grandi operazioni di polizia coloniale in Africa Orientale Italiana.

Havis de Giorgio
NascitaTunisi, 30 agosto 1914
MorteTorrente Manta, 7 marzo 1939
Cause della morteMorto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataMilizia Volontaria Sicurezza Nazionale
Regio Esercito
ArmaFanteria
SpecialitàAlpini
RepartoII Battaglione coloniale
Anni di servizio1935-1939
GradoSottotenente di complemento
GuerreGuerra d'Etiopia
CampagneArbegnuoc
Decorazionivedi qui
dati tratti da Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1929-1941)[1]
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Biografia modifica

Nacque a Tunisi, in Tunisia, nel 1914 figlio del professor Guido, esoterista originario di San Lupo.[2] Residente a Torino dal 1933, si iscrisse alla Facoltà di lettere dell'Università di Torino.[2]

Interruppe gli studi al secondo anno per arruolarsi nella Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale come semplice camicia nera nella 104ª sezione CC.NN. della 4ª Divisione CC.NN. "3 gennaio" con cui partecipò alla guerra d'Etiopia.[3] Sbarcato a Massaua, Eritrea, il 9 novembre 1935 raggiunse la zona di operazioni e vi rimase sino al marzo 1936, lasciandola in seguito all'ammissione al corso allievi ufficiali di complemento di Saganèiti.[3]

Ottenuta la nomina a sottotenente di complemento del Regio Esercito, specialità alpini, il 25 giugno 1936, fu assegnato al battaglione alpini "Saluzzo" dell'11º Reggimento alpini.[3] Quando il battaglione fu rimpatriato, fece richiesta con successo di rimanere in Africa Orientale Italiana e fu aggregato al Regio Corpo Truppe Coloniali, II Battaglione Eritreo "Hidalgo" della 9ª Brigata coloniale.[3] Rimase in servizio con questo reparto per oltre due anni, effettuando numerose azioni di polizia nella regione del Gimma meridionale, nei pressi del Lago Margherita e del Lago Ruspoli.[3] Cadde in combattimento sul torrente Manta il 7 aprile 1939, e fu insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2]

Nel 1941 l'Università di Torino gli ha conferito la Laurea in Lettere "ad Honorem" alla memoria.[3]

Onorificenze modifica

«In aspro combattimento, si lanciava arditamente all’attacco, in testa al proprio reparto. Ferito gravemente, rifiutava ogni soccorso, conscio della necessità, nel momento decisivo della lotta, della sua azione di comando. Mentre impavido incitava i suoi ascari, cadeva colpito a morte da una raffica di mitragliatrice. Esempio fulgidissimo di elette virtù militari e di dedizione al dovere fino al supremo sacrificio. Torrente Manta, 7 marzo 1939.[4]»
— Regio Decreto 13 maggio 1940.[5]
«Tolà-Giobò, 1937
«Comandante di plotone, guidava i suoi uomini con calma e perizia all'attacco di munita posizione nemica che occupava e teneva stroncando con azione pronta e avveduta la reazione avversaria. Boccan, 26 ottobre 1936

Note modifica

  1. ^ Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare 1965, p.369.
  2. ^ a b c Bianchi 2012, p.78.
  3. ^ a b c d e f Bianchi 2012, p.79.
  4. ^ Quirinale - scheda - visto 23 marzo 2023
  5. ^ Registrato alla Corte dei conti addì 7 luglio 1940, registro 5 Africa Italiana, foglio 244.

Bibliografia modifica

  • Andrea Bianchi, Il Medagliere, Roma, Associazione Nazionale Alpini, 2012, ISBN 978-88-902153-2-2.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare, Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 369.

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