Hybla Heraia

città della Sicilia antica
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Hybla Heraia (Ὕβλα ‛Ηραία) o Ibla Erea, fu un'arcaica colonia della Sicilia greca; la più piccola delle tre Ible descritte nell'antichità, situata nella Sicilia orientale ma priva di certa e specifica odierna collocazione. L'aggettivo Heraia senza dubbio fu apposto per distinguerla da altre città chiamate Hybla nella Sicilia Orientale. Ne fa menzione Stefano di Bisanzio, nel suo dizionario geografico Ethnica[1]


Hybla Heraia
Nome originale Ὕβλα ‛Ηραία
Territorio e popolazione
Lingua siculo
Localizzazione
Stato attuale Bandiera dell'Italia Italia
Località Ragusa
Coordinate 36°56′24″N 14°43′12″E / 36.94°N 14.72°E36.94; 14.72
Cartografia
Mappa non disponibile (Italia)

Alcune ipotesi medievali e moderne la vorrebbero sita presso l'area di Ragusa Ibla, tuttavia le testimonianze d'epoca classica non possono suffragare tale ipotesi, poiché tacciono, fin dal principio, l'esatta collocazione dell'Heraia.[2]

Un manoscritto medievale in latino dice: "Non me construxit Camerina perempta, sed auxit. Nunc Ragusia vocor, sed olim Ibla fui"[3], il che fa presupporre che Ragusa un tempo si chiamasse Ibla. La vicinanza geografica tra Kamarina e Hybla è confermata dall'itinerario degli ambasciatori di Delfi[4], i theorodokoi. Ulteriore conferma è data dall'Itinerarium Antonini, un registro delle stazioni in latino, con le relative distanze: appare una città di nome Hybla[5] a metà strada tra Gela e Siracusa, e sembrerebbe che le distanze in miglia romane coincidano, e una stazione "Hereum", un rifugio costiero a sud di Ragusa[6].

Tuttavia non si ha la certezza storica che si trattasse proprio dell'Heraia menzionata da Stefano di Bisanzio.

Note modifica

  1. ^ Stefano di Bisanzio, Ethnica Y644.24: : Ὕβλαι, τρεῖς πόλεις Σικελίας, ἡ μείζων ἧς οἱ πολῖται Ὑβλαῖοι, ἡ μικρὰ ἧς οἱ πολῖται Ὑβλαῖοι Γαλεῶται Μεγαρεῖς. ἡ δὲ ἐλάττων Ἡραία καλεῖται..
  2. ^ Sul problema della collocazione e dell'identità di Hybla Heraia vd. ad esempio Quaderni catanesi di studi antichi e medievali - Volume 2 - Pagina 267; Vichiana - Volumi 5-6 - Pagina 158; Kókalos - Volume 2 - Pagina 198.
  3. ^ Storia di Ragusa - Wikiwand, su wikiwand.com.
  4. ^ I theorodokoi, su journals.openedition.org.
  5. ^ Itinerarium Antonini, § 90;.
  6. ^ Itinerarium Antonini, §95.

Collegamenti esterni modifica