In morte di Domenico Balestrieri

In morte di Domenico Balestrieri è un sonetto scritto da Giuseppe Parini nel 1780 per la morte di Domenico Balestrieri.

In morte di Domenico Balestieri
Domenico Balestrieri
AutoreGiuseppe Parini
1ª ed. originale1780
Generepoesia
Lingua originalelombardo

Descrizione

modifica

Parini raffigura il dialetto milanese come un flauto che era appartenuto a Carlo Maria Maggi, commediografo degli ultimi anni del Seicento e creatore del personaggio di Meneghino. Questo "flauto" passò poi a due o tre autori di valore, i cui nomi non sono specificati (forse riconducibili a Carl'Antonio Tanzi, Girolamo Birago, Stefano Simonetta e Pietro Cesare Larghi).

Con la morte di questi autori rimase uno solo a farne uso: il Meneghino, cioè Domenico Balestrieri, che pubblicò le proprie rime come Rimm milanes de Meneghin Balestreri nel 1744. Il Balestrieri seppe far ridere e far piangere con la propria opera; pieno di merito e di lode, ora è morto anche lui e questo strumento rimane inutilizzato. Il Parini invita così i giovani autori insolenti a non utilizzare il milanese con disinvoltura perché, pensando che sia una cosa semplice, rischiano di farsi deridere.

In morte di Domenico BalestrieriTraduzione
 
Sta flutta milanesa on gran pezz fàQuesto flauto milanese molto tempo fa
L'eva del Magg; e peù la capitèera del Maggi; e poi capitò in mano
A duu, o trii d'olter, ma de quij che sàa due o tre altri, ma di quelli che sanno
Sonà ona flutta cont el so perché.suonare un flauto come si deve.
 
5Lor peù morinn, e questa la restèPoi loro morirono e questo rimase
A Meneghin, ch'el la savuda faa Meneghino, che ha saputo farlo
Rid e fa piansg con tanta grazia cheridere e farlo piangere con tanta grazia che
L'è ben diffizel de podell rivà.è ben difficile poterlo eguagliare.
 
Anca lù pien de merit e de lodAnche lui pieno di merito e di lode
10Adess l'è mort; e quell bravo istrumentadesso è morto; e quel bravo strumento
L'è restaa là in ca soa taccaa su a on ciod.è rimasto a casa sua attaccato a un chiodo.
 
Ragazz del temp d'adess tropp insolentRagazzi del giorno d'oggi troppo insolenti
lasseel stà dove l'è; no ve fee god,lasciatelo stare dov'è; non fatevi irridere
Che par sonall no basta a boffagh dent.perché per suonarlo non basta soffiarci dentro.

Riferimenti

modifica

Carlo Porta nella sua prima pubblicazione, El lava piatt del Meneghin ch'è mort (1792), si presentò nel titolo come lavapiatti del defunto Meneghino, cioè del Balestrieri.

Bibliografia

modifica

Altri progetti

modifica