Ion Chicu

politico moldavo

Ion Chicu (Pîrjolteni, 28 febbraio 1972) è un politico moldavo, primo ministro della Moldavia dal novembre 2019 al 31 dicembre 2020.[1][2]

Ion Chicu

14º Primo ministro della Moldavia
Durata mandato14 novembre 2019 –
31 dicembre 2020
PresidenteIgor Dodon
PredecessoreMaia Sandu
SuccessoreAureliu Ciocoi

Ministro delle finanze
Durata mandato10 dicembre 2018 –
8 giugno 2019
Capo del governoPavel Filip
PredecessoreOctavian Armaşu
SuccessoreNatalia Gavrilița

Dati generali
Partito politicoindipendente

Biografia modifica

È nato nel villaggio di Pîrjolteni, situato nel distretto moldavo di Călărași. Si è laureato presso la facoltà di Management dell'Accademia di studi economici della Moldavia. Nel 2005 ha lavorato come direttore della direzione generale delle riforme strutturali del Ministero dell'economia e del commercio. A metà degli anni 2000 è stato viceministro delle finanze della Moldavia. Da aprile 2008 a settembre 2009 è stato consigliere principale del Primo Ministro Vasile Tarlev su questioni economiche e relazioni esterne. È stato anche presidente del Consiglio di sviluppo strategico dell'Università statale di medicina e farmacia Nicolae Testemițanu e ha lavorato come consulente per la gestione delle finanze pubbliche in vari progetti. Nel gennaio 2018 è stato nominato Segretario Generale del Ministero delle Finanze e nel dicembre di quell'anno è diventato Ministro delle Finanze. Si è dimesso da suddetta carica durante la crisi costituzionale moldava del 2019 che ha fatto decadere il Governo Filip.

Chicu è sposato e ha tre figli.

Carriera da primo ministro modifica

Il 14 novembre 2019 il governo del primo ministro Maia Sandu è stato sconfitto in un voto di sfiducia dopo i tentativi di approvare i decreti per riformare il sistema giudiziario. Con il supporto di poco più del 60% dei parlamentari, Chicu è stato approvato come nuovo Primo ministro.[3][4] Lo stesso giorno ha annunciato che il suo governo avrebbe "adempiuto a tutti gli obblighi dello Stato nei confronti di partner esterni e organizzazioni finanziarie internazionali, principalmente il FMI e la Banca mondiale".[5] Al momento della sua nomina è stato descritto dal presidente Igor Dodon come "un tecnocrate, un professionista che non ha partecipato a nessun partito politico"[6] sebbene Chicu sia stato consigliere del presidente Dodon stesso. Il giorno dopo è stato presentato a un nuovo consiglio dei ministri dal presidente Dodon, che includeva Victor Gaiciuc come ministro della difesa e Pavel Voicu come ministro degli interni.[7] Il 20 novembre 2019 si è recato per la prima volta in visita ufficiale a Mosca dove ha tenuto un colloquio con il primo ministro russo Dmitrij Medvedev.[8][9]

Il giorno precedente all'insediamento del nuovo capo di Stato Maia Sandu, il 23 dicembre 2020 si è dimesso dalla carica di primo ministro a causa delle proteste nel paese che chiedevano le elezioni parlamentarie anticipate.[10] Rifiutatosi di mantenere la carica fino alle elezioni successive, gli è succeduto ad interim Aureliu Ciocoi.[2]

Note modifica

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