Ivan Mosca
Ivan Mosca, nome d'arte di Giovanni Mosca (Parma, 14 gennaio 1915 – Roma, 2005), è stato un pittore ed esoterista italiano.
Biografia
modificaPittura
modificaAncora giovane si trasferisce a Milano dove frequenta la Scuola del Libro della Società Umanitaria, e successivamente l'Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Monza. Durante questo periodo si interessa all'arte astratta e stringe amicizia con altri artisti che gravitano intorno alla galleria d'arte "Il Milione", tra i quali Osvaldo Licini, Manlio Rho, Mario Radice ed Atanasio Soldati.
Nel 1936 si trasferisce a Roma per frequentare l'Accademia di Belle Arti, dove inizia ad elaborare un proprio stile più vicino al neo-espressionismo.
Nel 1943, per sfuggire ai rastrellamenti successivi all'armistizio, si rifugia in Francia, ritornando in Italia dopo la fine della guerra. A Roma inizia ad esporre i suoi lavori in mostre allestite in spazi pubblici (nel 1945 alla Casa della Cultura, nel 1947 a Palazzo Venezia, nel 1948 a Valle Giulia e a Villa Torlonia), acquisendo una certa notorietà per i suoi disegni e le sue litografie che spesso hanno come soggetto gli insetti.
Fondamentale fu il suo incontro con Irene Brin e Gaspero del Corso, proprietari della galleria d'arte "l'Obelisco", che contribuirono alla diffusione dei suoi dipinti e disegni all'estero e particolarmente negli Stati Uniti.
Ha vissuto in Italia, Spagna, Russia, Stati Uniti, Israele.
Esoterismo
modificaIvan Mosca, che ha aderito alla Massoneria nel 1947, è stato Gran Maestro aggiunto del Grande Oriente d'Italia dal 1978 al 1982[1]e Gran maestro onorario nel 1983 e fondatore nel 1969 della loggia romana "Monte Sion-Har Tzion", n. 705 del GOI[2] ; CBCS col nome d'ordine di "Eques Peregrinus a Stella Matutina" nel Regime scozzese rettificato, col nome d'ordine di "Hermete" è stato Sovrano Gran Commendatore dell'Ordine dei Cavalieri Massoni Eletti Cohen dell'Universo, derivato da quello fondato Martinès de Pasqually e cerchio interiore dell'Ordine martinista[3], succedendo in questa carica all'esoterista francese Robert Ambelain ("Aurifer") il 21 luglio 1967[4]. In data del 14 agosto 1968 Ivan Mosca, firmando Hermete, metteva poi in sonno l'Ordine dei Cavalieri Massoni Eletti Cohen dell'Universo, bloccando tutti i lavori collettivi e annunciando lo studio di tutti i documenti posseduti e la convocazione a venire di un Convento mondiale[5], che si è svolto a metà degli anni Novanta, con il risveglio dell'Ordine. Insignito del 33º grado del Rito scozzese antico ed accettato, dal 1971 era membro effettivo a vita del Supremo consiglio d'Italia[6], Martinista[7].
Muore a Roma nel 2005.
Opere
modifica- Massoneria Simbologia e Rito, un intervento postumo ma necessario di Ivan Mosca, prefazione di Bent Parodi, Ed. Luz, Latina, 2008 (2ª ed.)
- Quaderni di Simbologia Muratoria, Massoneria Italiana, G.O.I. Palazzo Giustiniani. A cura di Ovidio La Pera. Prefaz. di Vittorio Vanni, FirenzeLibri Ed. - Ediz. Libreria Chiari, Coll. La Bautta, Firenze, 2005.
- Elucubrazioni, GraficaElettronica, 2011.
- Ritualità e simbologia. Una riorganizzazione dei quaderni e degli scritti, a cura di Vittorio Vanni e Mauro Bonanno, Ed. Tipheret, Acireale, 2018.
- Magia, alchimia e massoneria. Corso di studi esoterici, a cura di Vittorio Vanni e Mauro Bonanno, Ed. Tipheret, Acireale, 2018.
- La menorah e altri interventi, Ed. Tipheret, Acireale, 2018.
Note
modifica- ^ Gran Maestri della Massoneria sul sito akhenaton.org
- ^ Ivan Mosca - Il Massone sul sito montesion.it
- ^ Giuseppe Abramo, "Gli Eletti Cohen", Hiram, rivista del Grande Oriente d'Italia, 2005, 4, pp. 41-65.
- ^ Ambelain trasmette la sua carica a Mosca sul Sito dell'Ordre Martiniste des Rites Unis
- ^ L'Initiation n° 4, ott.-nov.-dic. 1968, pp. 230-231.
- ^ Angelo Sebastiani, La Luce Massonica, Roma, Hermes ed., 1986, vol. 6, p. 69, nota 13.
- ^ Richard Raczynski, Un dictionnaire du Martinisme, Ed. Dualpha, Parigi, 2009, voce: "Mosca, Yvan", pp. 426-427.
Bibliografia
modifica- Aurifer (pseud. di Robert Ambelain), L'Ordine degli Eletti Cohen e sua filiazione, Fascicolo dattiloscritto e ciclostilato (mm 280 x mm 220) tradotto dal francese da Ignis (S. Olivari) e Celsus (C. M. Aceti) dalla copia di Nebo (Francesco Brunelli), Genova, Agosto 1965, 28 p. impresse al solo recto.
- Alberto Cesare Ambesi, Storia della Massoneria, Milano, De Vecchi, 1971.
- Stefano Bisi, Ivan Mosca. L'uomo, l'artista, l'iniziato, Milano, Mimesis, 2015, ISBN 978-88-575324-6-2.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- (FR) fotografia di Ivan Mosca (a sinistra) con Robert Ambelain, 24 agosto 1962, sul sito di Robert Ambelain, su robert-ambelain.book.fr.
- “Ivan Mosca. L’uomo, l’artista, l’iniziato”., su notiziariomassonicoitaliano.blogspot.ch., 23 gennaio 2016.
- "Ricordando Ivan Mosca"., su grandeoriente.it., 3 febbraio 2016.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 89769795 · ISNI (EN) 0000 0000 7821 9636 · SBN IEIV004080 · BAV 495/311951 · LCCN (EN) n81150021 · GND (DE) 135787971 |
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