Jean Bayet

latinista francese

Jean (Jean Alexis) Bayet (Versailles, 12 novembre 1892Parigi, 5 dicembre 1969) è stato un latinista francese.

Jean Bayet all'École française di Roma (1919-20)

Professore di lingua e letteratura latina alla Sorbonne, fu direttore generale dell'istruzione nel 1944, membro dell'Académie des inscriptions et belles-lettres dl 1948 e direttore dell'École française di Roma dal 1952 al 1960.

Specialista di letteratura e di religione romana ha avuto, grazie ai suoi lavori e alle tesi che ha diretto, un ruolo determinante nello sviluppo di una scuola francese di storia della religione romana che fu particolarmente attiva nella seconda metà del XX secolo.

Biografia modifica

Nell'infanzia fu afflitto da una malattia alle gambe che gli creava difficoltà nel camminare e che lo accompagnò per tutta la vita; dovette per ciò rinunciare alla carriera militare che era stata seguita dal padre.

Entrò all'École normale supérieure nel 1912, ottenne il primo posto al concorso da professore associato nel 1919 e fu membro dell'École française di Roma dal 1917 al 1920.

Inizialmente insegnò nei licei, continuando la preparazione della sua tesi di dottorato su Les Origines de l'Hercule romain[1] e lo studio critico dei principali monumenti relativi all'Ercole etrusco, tesi che sostenne nel 1926. Nel 1926-27 insegnò alla Facoltà di Lettere dell'Università di Caen, prima nel corso di lingua e letteratura latina (incaricato anche di un corso complementare di grammatica delle lingue antiche), e poi come titolare della cattedra di lingua e letteratura latina dal 1927.

Nel 1932 Bayet entrò alla Sorbonne come ricercatore (maître de conférences e poi professeur sans chaire) e nel 1937 vi divenne professore di lingua e letteratura latina. Nel 1942, sotto l'occupazione tedesca, fu direttore aggiunto dell'École normale supérieure [2].

Alla Liberazione fu nominato direttore generale dell'Istruzione e partecipò a questo titolo ai lavori della Commissione Langevin-Wallon [3]. Nel 1946 fu anche preside della Facoltà di Lettere di Parigi. Entrò all'Académie des inscriptions et belles-lettres il 3 dicembre 1948. Fu anche membro dell'Accademia Nazionale dei Lincei e della Pontificia accademia romana di archeologia.

Fu infine direttore dell'École française di Roma dal 1952 al 1960 e nel frattempo (1954-55) presidente dell'Unione internazionale degli istituti di archeologia; a conclusione di questo incarico andò in pensione, nel 1961, afflitto negli ultimi anni dalla malattia che lo costrinse infine all'immobilità [4].

Collaborò con molte riviste, da Mélanges de l'École française de Rome, alla Revue de philologie, al Journal des savants, alla Revue des études latines, alla Revue d'histoire des religions alla Revue des études grecques.

Note modifica

  1. ^ Les Origines de l'Hercule romain, scheda bibliografica [1]
  2. ^ Durante l'occupazione Bayet tenne un atteggiamento di opposizione al regime di Vichy e all'occupante, in particolare votando contro l'applicazione delle leggi antiebraiche all'Assemblea di Facoltà della Sorbonne del dicembre 1940, come reso noto recentemente nella testimonianza di un collega, Georges Mathieu.
  3. ^ Piano Langevin-Wallon fu il nome del progetto globale di riforma dell'insegnamento e del sistema educativo francese elaborato alla Liberazione secondo il programma di governo del Conseil national de la Résistance (CNR) il 15 marzo 1944. La Commissione ministeriale, nominata l'8 novembre 1944 dal Governo provvisorio della Repubblica francese presieduto da Charles de Gaulle, fu presieduta da due grandi intellettuali allora appartenenti al PCF, il fisico Paul Langevin e, alla sua morte, da Henri Wallon. L'intenzione era di creare, per la Francia del dopoguerra, un sistema educativo democratico che consentisse al paese di recuperare il suo ritardo, rispetto ai paesi vincitori del conflitto, in questo campo decisivo della competizione internazionale. Ma quando il progetto fu pubblicato era già troppo tardi: nel giugno 1947 il governo - passato a Paul Ramadier - prendeva atto della guerra fredda, della pressione economica esercitata dall'inflazione e dalla guerra d'Indocina, dei contrappesi politici richiesti dal piano Marshall - ed escludeva dal governo i ministri comunisti e i loro progetti.
    Nato apparentemente morto nel giugno 1947, il piano Langevin-Wallon servì invece in seguito come progetto di riferimento per la riforma della pubblica istruzione.
  4. ^ Elogio funebre in Pierre Boyancé, Jean Bayet, directeur de l'École Française de Rome (1952-1960), in Mélanges de l'école française de Rome / Année 1970 / 82-1 pp. 9-14 [2]

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

  • Bayet (Alexis, Jean) - Nota biografica su Persée (1986)[3]
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