Josephine Cochrane
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Josephine Cochrane (Contea di Ashtabula, 8 marzo 1839 – 3 agosto 1913) è stata un'inventrice statunitense, inventò la prima lavastoviglie meccanica nel 1886, a Shelbyville (Illinois); un tipo di lavastoviglie era stato già brevettato nel 1850 da Joel Houghton, ma essendo di legno non aveva funzionato.
L'invenzione della lavastoviglieModifica
Cochrane era una donna ricca che amava tenere molte cene; anche se non si occupava della cucina, poiché aveva una servitù preposta, desiderava una macchina che potesse lavare i piatti più velocemente e senza scheggiarli. Dato che non esisteva alcuna macchina di questo genere, ne inventò una lei stessa. Josephine desiderava diventare famosa, si dice che abbia esclamato: "Se nessuno lo fa lo farò io stessa!" (una delle sue frasi più famose).
Dopo aver misurato i piatti, costruì compartimenti filo, appositamente progettati per essere adattati a piatti, tazze, o piattini. Collocò i vani in una ruota che giaceva all'interno di una caldaia di rame. Un motore girava il volante mentre acqua calda mista a sapone schizzata dal fondo della caldaia pioveva sulle stoviglie. Le amiche ne rimasero impressionate e la chiamarono "lavastoviglie Cochrane".
Queste ultime rimasero così contente della nuova macchina che ben presto la signora Cochrane iniziò a ricevere ordini per la sua lavastoviglie da ristoranti e alberghi in Illinois. Brevettò il suo progetto in Illinois, che entrò in produzione. Mostrò la sua macchina alla Fiera Colombiana di Chicago nel 1893[1], sorpassando anche le opere di Parigi e vincendo il primo premio. Questa vittoria fu molto significativa nella sua vita. La sua azienda divenne in seguito quello che è ora KitchenAid.
NoteModifica
- ^ Edoardo Rovida, Storia della lavastoviglie (1850-2010) (PDF), p. 1.
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