Kobanê
Kobanê (in curdo کۆبانی, Kobânî/Kobânê; in arabo عين العرب?, ʿAyn al-ʿArab, "fonte degli Arabi") è una città della Siria, situata al confine con la Turchia. Secondo il censimento del 2007 la città aveva una popolazione di 54681 abitanti. La popolazione è costituita da curdi, arabi, turcomanni e armeni.[1] Nel contesto della guerra civile siriana la città divenne parte dell'Amministrazione Autonoma della Siria del Nord-Est.
Kobanê/ʿAyn al-ʿArab città | |
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Kobanî/عين العرب | |
Localizzazione | |
Stato | Siria |
Governatorato | Aleppo |
Distretto | 'Ayn al-'Arab |
Sottodistretto | 'Ayn al-'Arab |
Territorio | |
Coordinate | 36°53′23″N 38°21′20″E |
Altitudine | 511 m s.l.m. |
Superficie | 7 km² |
Abitanti | 44 821 (2004) |
Densità | 6 403 ab./km² |
Altre informazioni | |
Lingue | curdo, arabo, armeno |
Cod. postale | C1946 |
Fuso orario | UTC+2 |
Cartografia | |
Storia
modificaIl nome Kobanê deriva da quello di una società tedesca che negli anni 1920 costruì sul sito una delle stazioni dell'ambiziosa ferrovia Berlino-Baghdad.[2] La città venne fondata da rifugiati armeni scampati al genocidio fondarono un villaggio nelle vicinanze della stazione già nel 1915; la popolazione crebbe successivamente grazie all'afflusso di curdi dalle campagne circostanti. La struttura urbanistica di Kobanê venne in gran parte pianificata e realizzata del mandato francese della Siria e del Libano e un buon numero di edifici di costruzione mandataria è ancor oggi in uso. Negli anni 1940 la maggior parte della popolazione armena emigrò verso l'Armenia sovietica.[2]
Guerra civile siriana
modificaNel 2012, nel contesto della guerra civile siriana, le forze governative si ritirarono da Kobanê e il controllo della città passo all'Unità di Protezione Popolare.[3][4] Per le organizzazioni politiche curde la regione ha avuto un forte valore simbolico, oltre a un'accentuata rilevanza strategica e culturale (tanto che il leader curdo Abdullah Öcalan vi si era recato il 2 luglio 1979, poco dopo la fondazione del Partito dei Lavoratori del Kurdistan).[senza fonte] Nel luglio 2014 lo Stato Islamico pose sotto assedio la città.[5][6] Con il supporto internazionale, le milizie dell'Unità di Protezione Popolare respinsero l'invasione e ripristinarono il controllo dell'intera città nel gennaio 2015.[7] La battaglia portò 400000 rifugiati dalla regione in Turchia.[8]
Amministrazione
modificaGemellaggi
modifica- Municipio Roma VIII, dal 2015
- Napoli, dal 2015[9]
- Mugnano di Napoli, dal 2015[10]
- Bacoli, dal 2015[11]
- Ancona, dal 2015[12]
Note
modifica- ^ Kobanê, su etanasyria.org. URL consultato il 10 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 28 aprile 2014).
- ^ a b Vikin Cheterian, Sami-Joe Abboud (trad.), Kurdish Leader Denies Syrian Kurds Seek Secession, in Al Monitor, 2 ottobre 2013. URL consultato il 16 novembre 2015. Originariamente pubblicato in arabo dal giornale al-Ḥayāt (أكراد سورية لا يريدون الانفصال نحارب النظام و«النصرة» ونخشى مجازر Archiviato il 6 ottobre 2014 in Internet Archive. del 28 settembre 2013.
- ^ صالح مسلم: وحدات حماية الشعب قوة لحماية شعب غرب كردستان، وغير تابعة لنا, in Hawarnews.com. URL consultato il 18 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2013).
- ^ More Kurdish Cities Liberated As Syrian Army Withdraws from Area, in Rudaw, 20 luglio 2012.
- ^ What's happening in Kobane?, in Kurdish Question, 6 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2015).
- ^ Siria: "Kobane come Stalingrado" (video), in L'Espresso, 21 gennaio 2015. URL consultato il 24 febbraio 2015.
- ^ il Giornale, 26/01/2015.
- ^ (EN) Stephanie Nebehay, UNHCR preparing for 400,000 exodus from Syrian town into Turkey, su reuters.com, Reuters, 23 settembre 2014. URL consultato il 21 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 16 marzo 2015).
- ^ NapoliToday.it Gemellaggio con Napoli
- ^ NapoliToday.it Gemellaggio con Mugnano di Napoli
- ^ NapoliToday.it Gemellaggio con Bacoli
- ^ AnconaToday.it Gemellaggio con Ancona
Bibliografia
modifica- H.A. Foster, The Making of Modern Kobanê, Oklahoma, 1935.
- R.W. Bullard, Britain and the Middle East, Londra, 1950.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ayn al-Arab
Controllo di autorità | VIAF (EN) 140978421 · LCCN (EN) nb2007017878 · GND (DE) 1077004257 · J9U (EN, HE) 987009841290405171 |
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