L'alveare (romanzo)

romanzo scritto da Camilo José Cela

L'alveare (titolo originale La Colmena) è un romanzo dello scrittore spagnolo premio Nobel per la letteratura Camilo José Cela, pubblicato nel 1951, in Italia nel 1955 da Aldo Martello Editore. Racconta in una narrazione a più voci le piccole storie che si intrecciano tra le vie ed i negozi di Madrid durante alcuni giorni nel duro periodo successivo alla fine della guerra civile.

L'alveare
Titolo originaleLa Colmena
AutoreCamilo José Cela
1ª ed. originale1951
1ª ed. italiana1955
GenereRomanzo
Lingua originalespagnolo
AmbientazioneMadrid, 1942

Nel 1982 dal libro è stata realizzata una trasposizione cinematografica, con la regia di Mario Camus. Il film nel 1983 partecipò al Festival internazionale del cinema di Berlino vincendo l'Orso d'oro.

La guerra civile è finita da poco, siamo nel 1942, e per le strade ed i caffè di Madrid l'eco di un'altra guerra che infuria in Europa giunge molto affievolita. In questo ambiente permeato da una diffusa povertà e da un conformismo a cui nessuno può illudersi di sfuggire, si incrocia una triste umanità, accompagnata dalle piccole inquietudini e miserie che la vita non manca di distribuire, unica sua vera generosità. Vi si aggira lo spiantato Martín Marco, con il suo fardello di cultura che non sembra interessare a nessuno, in cerca di qualche duros e di compagnia, che comunque non lo impegni eccessivamente. C'è suo cognato don Roberto Gonzáles che si ingegna per garantire un degno sostentamento alla propria famiglia, e magari ricavare anche un regalo per il compleanno della moglie. C'è la fidanzata dell'amico poeta Paco, disposta anche a vendere il proprio corpo pur di recuperare qualche soldo per cercare di aiutare il suo amore a rimettersi dalla tubercolosi che lo sta portando via. Ed intorno a loro si aggirano altre innumerevoli figure intrecciate nei loro percorsi in trame incerte e casuali: parentele, amicizie, conoscenze fortuite o legami di interesse che li fanno rimbalzare continuamente in un moto incessante, in cui le grettezze e le meschinità del quotidiano sembrano dettare il ritmo inesorabile. Nemmeno i sentimenti vengono risparmiati da questo logorio, tra bugie e maldicenze che si inseguono fin dentro le pareti delle case, lasciando all'amore solo qualche momento di passione, misero rifugio in cui comunque cercare quel poco di felicità possibile.

Edizioni

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