la Città (quotidiano)

quotidiano italiano

la Città è una testata giornalistica quotidiana, fondata a Roma da Uniedit S.r.l. ed organizzata in una redazione nazionale con funzione di agenzia giornalistica per una rete di testate locali.

la Città
StatoBandiera dell'Italia Italia
Linguaitaliano
Periodicitàquotidiano
Generegiornalismo locale
Formatocartaceo
Fondazione1996
SedeVia delle Industrie, 1 - Eboli
EditoreQuotidiani Locali srl
Diffusione cartacea9.500 (2004)
DirettoreTommaso Siani
ISSN1592-8284 (WC · ACNP) e 2499-0965 (WC · ACNP)
Sito webwww.lacittadisalerno.it/
 

Il progetto è avviato nel 1996: il primo numero del quotidiano vede la luce mercoledì 6 marzo 1996 e sarà poi presente in edicola, con esiti diversi, tutti i giorni della settimana ad eccezione del lunedì.

L'organizzazione del lavoro utilizza una redazione nazionale, con sede in Roma, che fornisce a tutte le testate collegate i servizi di prima pagina (con una finestra per lo strillo locale), Primo piano, Politica, Attualità, Cultura, Economia, Mondo, riservando alle singole redazioni locali la definizione delle pagine di Cronaca e di interesse locale.

Inizialmente sono costituite 3 distinte testate locali[1], di cui Uniedit S.r.l. mantiene il controllo[2], che assumono la denominazione La Città - Quotidiano di seguita dalla indicazione del territorio di riferimento.

la Città – Quotidiano di Napoli modifica

Edito da Edinapoli S.r.l.[1]. Il primo direttore responsabile è Pasquale Nonno. A lui succederà nella carica, dal luglio ad ottobre dello stesso anno, Antonio Sasso. Entrambi questi direttori avevano partecipato alla fondazione della testata.[3]

la Città – Quotidiano di Salerno e Provincia modifica

Edito da Edisalerno S.r.l.[1] Il direttore responsabile è Andrea Manzi, co-fondatore della testata[4], che la dirige per sette anni (1996-2003), traghettandone il passaggio (3 giugno 1997) da Edisalerno S.r.l. a Svedit Sud Sviluppo Editoria Sud S.p.A.[5], e da questa a Finegil S.p.A.[6], entrambe facenti capo al Gruppo Editoriale L'Espresso. Nel 2001 la testata raggiunge il record di vendite (oltre 10.000 copie al giorno), "scippando" nel Salernitano la leadership a Il Mattino, storico quotidiano del Mezzogiorno.

Dopo le dimissioni di Manzi, gli subentrano nella carica di direttore i giornalisti Maurizio De Luca, Luigi Vicinanza, Angelo Di Marino, Enzo D'Antona e Stefano Tamburini, con cui si chiude il 30 ottobre 2016 la gestione del Gruppo L'Espresso, che cede la testata a Edizioni Salernitane S.r.l.[7]. Il giornalista chiamato a dirigerla è di nuovo Andrea Manzi, che, dal gennaio del 2018, lascia il suo ruolo ad Antonio Manzo.

Nel febbraio 2019 il quotidiano interrompe le pubblicazioni a causa di una crisi aziendale che avvia la procedura di scioglimento della relativa casa editoriale.[8] La crisi è infine risolta con un nuovo passaggio di mano: la testata è acquisita da Quotidiani Locali S.r.l. e riprende la pubblicazione online e su carta nel marzo del 2019.

Dal 29 dicembre 2020 il nuovo direttore diventa Tommaso Siani dopo le dimissioni del predecessore Antonio Manzo[9].

la Città – Quotidiano di Terra di Bari modifica

Edito da Edilevante S.r.l.[1]

Note modifica

  1. ^ a b c d Atti Parlamentari, Il registro nazionale della Stampa, 1997 - Prospetto 2, p. 198
  2. ^ Atti Parlamentari, Il registro nazionale della Stampa, 1997 - Prospetto 3, pp. 206 e 207
  3. ^ Atti Parlamentari, Il registro nazionale della Stampa, 1997 - Prospetto 3, p. 206
  4. ^ Atti Parlamentari, Il registro nazionale della Stampa, 1997 - Prospetto 3, p. 207
  5. ^ Atti Parlamentari, Il registro nazionale della Stampa, 1997 - Parte Prima, Cap. II, 2, p. 22
  6. ^ ASIG, Associazione Stampatori Giornali Italiana, Rapporto 2016 sull'industria dei quotidiani in Italia, p. 66
  7. ^ ASIG, Associazione Stampatori Giornali Italiana, Rapporto 2017 sull'industria dei quotidiani in Italia, p. 67
  8. ^ Andrea Pellegrino, Editoria, chiude "La Città" di Salerno: licenziati i giornalisti, in La Repubblica, 12 febbraio 2019.
  9. ^ Siani nuovo direttore de "la Città", su lacittadisalerno.it.

Collegamenti esterni modifica