La sultane de l'amour

La sultane de l’amour è un film del 1919 diretto da Charles Burguet e René le Somptier.

La sultane de l'amour
Paese di produzioneFrancia
Anno1919
Durata100 min
Dati tecniciB/N
film muto
Genereavventura
RegiaCharles Burguet, René Le Somptier
SceneggiaturaLouis Nalpas
ProduttoreSerge Sandberg
Casa di produzioneLes films Louis Nalpas
Interpreti e personaggi

Il soggetto è tratto da un romanzo di Franz Toussaint. Ne esiste una versione del 1923 colorata a mano.[1][2]

Trama modifica

La principessa Daoulah ed il principe Mourad, conosciutisi ed innamoratisi reciprocamente tempo prima, si sono persi di vista, poiché in quell’occasione erano entrambi in incognito, sotto le sembianze rispettivamente di una danzatrice e di un pescatore, ed ora entrambi si struggono per l’occasione apparentemente perduta.

Il sultano Mahmoud, padre di Daoulah, preoccupato per le condizioni di prostrazione della figlia, consulta un indovino, che gli consiglia di dare in matrimonio la figlia, la quale è invece risoluta a non sposarsi con nessuno che non fosse il sedicente pescatore conosciuto tempo addietro.

Nel frattempo, il violento Malik, signore di un sultanato vicino, spalleggiato dal giullare Fakrach, manda tre suoi esploratori, fra i quali l’attaccabrighe Kadjar, alla ricerca di una qualche “meraviglia” che sia in grado di sollevarlo dalla funesta noia che lo attanaglia. I tre ritornano, offrendo a Malik, oltre ad un grosso diamante, un cannocchiale magico nel quale si può vedere ciò che si desidera, e soprattutto l’idea di conquistare la bella Daoulah (che Malik vede attraverso il cannocchiale).

Malik chiede al sultano Mahmud la mano della figlia Daoulah, ma, poiché è respinto, la fa rapire dal fedele Kadjar. Malik cerca invano, con le buone e con le cattive, di far sì che Daoulah si unisca a lui, e, dopo l’ennesimo rifiuto della principessa, la condanna a morte per annegamento.

Intanto il principe Mourad è partito alla ricerca della danzatrice/Daoulah, la rintraccia, e riesce, con un manipolo di valorosi, ad introdursi nel palazzo di Malik per liberarla, proprio mente la condanna a morte sta per essere eseguita. Daoulah sarà invece inaspettatamente tratta in libertà da un altro personaggio…

Note modifica

  1. ^ Charles Burguet, René Le Somptier e Yvonne Sergyl, The Sultan of Love, 7 novembre 1919. URL consultato il 15 maggio 2018.
  2. ^ Catalogo - Cineteca di Bologna, su cinetecadibologna.it. URL consultato il 15 maggio 2018.

Collegamenti esterni modifica