La sventurata rispose

frase dei Promessi Sposi

La sventurata rispose è una celebre frase del X capitolo dei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, divenuta col tempo un'espressione ricorrente della lingua italiana.

Storia della frase modifica

Il capitolo narra la storia di Gertrude, la monaca di Monza, costretta dal padre a causa del maggiorascato a scegliere la vita monastica sin dalla più tenera età, che viene sedotta da Egidio, "un giovine, scellerato di professione".

Nella prima stesura del romanzo (il Fermo e Lucia), Manzoni aveva narrato dettagliatamente il rapporto tra i due. Già nella prima edizione del testo, però, l'autore omette tutti i particolari più scabrosi, ritenendoli non funzionali alla trama, oltre che moralmente non accettabili.

Con questa frase il Manzoni esprime la profonda divisione interiore di Gertrude: col termine "la sventurata" allude a tutte le avversità capitate alla Monaca (a partire dall'obbligo di farsi suora per rispetto del maggiorascato); con "rispose" l'autore però segnala la colpa individuale di Gertrude, che consiste nell'aver risposto ad Egidio, fatto che poi la costringerà a compiere una lunga serie di delitti e a contravvenire alla prima delle regole monastiche, quella della castità. Altra colpa è anche quella di non essersi mai ribellata né opposta fermamente all'imposizione paterna della vita monastica, cosa che la porterà a vivere la vita di monaca non come una cosa positiva e buona, attraverso la quale si può fare del bene alla gente, ma solo come una gretta ed inutile prigionia che odierà sempre, anche se, nel corso degli anni, imparerà a sopportare. Nel paragrafo successivo la seduzione si è già compiuta. Infatti Manzoni prosegue:

«In que' momenti, provò una contentezza, non schietta al certo, ma viva.»

Retorica modifica

La sventurata rispose è a volte considerata un'ellissi, ma in effetti è una aposiopesi, probabilmente la più famosa della letteratura italiana.

Uso modifica

La frase è spesso citata come esempio dell'abilità stilistica (ma anche della pruderie) di Manzoni. Vedi ad esempio Umberto Eco, nelle Postille a "Il nome della Rosa" (1983): «"La sventurata rispose" - punto e a capo - non ha lo stesso ritmo di "Addio monti", ma quando arriva è come se il bel cielo di Lombardia si riempisse di sangue.»

Una citazione si trova anche in un romanzo storico di Andrea Camilleri, Il birraio di Preston.

A volte, può essere usata nel lessico colloquiale con intenti parodici, dovuti soprattutto alla diffusione scolastica dei Promessi Sposi in Italia.

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