Nella mitologia mesopotamica, Lamaštu (accadico dLa-maš-tu; sumero Dimme dDim3-me or Kamadme[2]) è un demone femminile, una creatura malevola di rango divino o quasi. Secondo la credenza, minacciava le partorienti e tentava di rapirne i bambini durante l'allattamento. Avrebbe poi masticato le ossa e succhiato il sangue agli infanti. Era figlia del dio celeste Anu.[3]

Il nome sumero di Lamaštu in cuneiforme accadico[1]

L'iconografia di Lamaštu è ibrida: era rappresentata con un corpo villoso, testa leonina, denti e orecchie d'asino, lunghi artigli da rapace. Spesso era raffigurata in piedi o in ginocchio sopra un asino, mentre allatta un maiale o un cane, tenendo tra le mani dei serpenti. Le sue funzioni e i suoi tratti iconografici avvicinano questa figura a un altro demone ebraico, Lilith.

Mitologia modifica

A differenza di altre figure demoniche del folclore mesopotamico, Lamaštu compiva atti di malvagità spontaneamente, non per ordine di qualche divinità. Il suo nome era sempre scritto insieme al termine determinativo cuneiforme che indicava un dio.[4]

Possedeva altri sette nomi ed era associata a sette streghe negli incantesimi[quali?]. Oltre a nuocere agli infanti e alle donne incinte, si credeva anche che Lamaštu divorasse gli uomini o ne bevesse il sangue, disturbasse il sonno portando incubi, uccidesse la vegetazione, infestasse fiumi e laghi e procurasse malattie.[4]

Pazuzu, un altro essere oscillante tra il dio e il demone, era invocato contro Lamaštu, di solito mediante amuleti e statuette. Benché Pazuzu fosse considerato responsabile di carestie e siccità, era anche invocato come difensore contro altre entità maligne, in primis la sua rivale Lamaštu.[5] Altrove, Lamaštu appare come consorte di Pazuzu.

Cultura di massa modifica

Lamaštu è il demone antagonista del film horror del 2023 L'esorcista - Il credente, sequel del cult L'esorcista.

Galleria d'immagini modifica

Note modifica

  1. ^ (EN) Hartmut Kühne, The place of Lamashtu in the Near Eastern pantheon, in Dūr-Katlimmu 2008 and beyond, 2010, p. 243.
  2. ^ (EN) Andrew R. George, Kamadme, the Sumerian Counterpart of the Demon Lamaštu (XML), in Sources of Evil, 1º gennaio 2018, pp. 150–157, DOI:10.1163/9789004373341_006.
  3. ^ (EN) Frans Wiggermann, Lamashtu, daughter of Anu.
  4. ^ a b Ancient Near East: Lamashtu, su ancientneareast.net. URL consultato il 27 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2007).
  5. ^ Encyclopædia Britannica Article: Lamashtu, su britannica.com.

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