Learco
Learco (in greco antico: Λέαρχος?, Léarchos) è una figura della mitologia greca, figlio di Atamante re di Beozia e di Ino[1].
Learco | |
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Learco mentre viene ucciso dal padre Atamante | |
Nome orig. | Λέαρχος |
Caratteristiche immaginarie | |
Sesso | maschio |
Luogo di nascita | Beozia |
Mitologia
modificaFu ucciso ancora fanciullo dal padre che era stato fatto impazzire da Era[2] come punizione di aver accolto e allevato Dioniso[3], figlio illegittimo di Zeus avuto da Semele[4], sorella di Ino.
Il padre, accecato dalla pazzia, scambiò il piccolo Learco per un leoncino (o secondo altre versioni per un cerbiatto) e lo uccise, mentre la madre si gettò da una rupe con l'altro figlio Melicerte. Ovidio insiste su alcuni particolari patetici della sua storia, come quello che il bambino aveva spontaneamente allungato le braccia verso il padre per abbracciarlo, non sapendo che egli era impazzito e voleva ucciderlo[5].
Dante Alighieri cita la sua storia come esempio di pazzia nell'Inferno[6].
Note
modifica- ^ a b Pseudo-Apollodoro, Biblioteca, libro I. 9. 1 su theoi.com (In inglese).
- ^ Ovidio era un latino quindi chiama la dea Era con il nome di Juno (Giunone)
- ^ Ovidio era un latino quindi chiama Dioniso con il nome di Bacchus (Bacco)
- ^ Ovidio, Le metamorifosi, libro III, 509 (Penteo e Bacco) su theoi.com (In inglese)
- ^ Ovidio, Le metamorfosi', libro IV, 512 (Atamante ed Ino) su theoi.com (In inglese)
- ^ Dante Alighieri, Inf. XXX, 7-12.