La leucodeplezione o leucoriduzione è la rimozione dei globuli bianchi (leucociti) dal sangue intero o dagli emocomponenti a scopo trasfusionale. Dopo la rimozione dei leucociti, si dice che il prodotto è leucodepleto o leucoridotto.

La leucodeplezione è risultata utile per la riduzione del rischio di reazioni febbrili non emolitiche, del rischio infettivo, e dell’immunizzazione anti-HLA e HPA.[1] Inoltre migliora la conservazione dei globuli rossi concentrati: riduzione delle lesioni della membrana, maggiore attività antiossidante e, quindi, riduzione dell’emolisi durante il periodo di conservazione.[2]

Le reazioni ai leucociti modifica

Gli emocomponenti contengono una grande quantità di globuli bianchi, da 2 a 5 ×109 nel caso dei globuli rossi concentrati e fino a 6×108 nel caso dei concentrati piastrinici da aferesi; i GRC privati di buffy coat ne contengono circa 1,2×109.[3]

Sul piano clinico i leucociti trasfusi possono avere diversi effetti fra cui:[3][4][5]

Le procedure di leucoriduzione modifica

Centrifugazione modifica

La centrifuga separa, per densità, i vari componenti ematici, ed è stata impiegata per molti anni. La centrifugazione è in grado di separare i leucociti, meno pesanti, dal sedimento dei globuli rossi, con una eliminazione più efficiente dei linfociti e monociti rispetto ai granulociti.[6]

La centrifugazione fornisce un plasma ricco di piastrine e povero di leucociti, rimuovendo dal 70 all'80% dei globuli bianchi, sufficiente a prevenire molte reazioni trasfusionali febbrili non emolitiche, ma non le altre complicanze.[6]

Filtrazione modifica

Le procedure di leucodeplezione per filtrazione o attraverso il prelievo in aferesi permettono di ottenere un numero residuo di globuli bianchi molto basso (circa 105-104). La riduzione dei globuli bianchi è quindi una tecnologia che riduce da 3 a 5 logaritmi il numero dei globuli bianchi (99,9 - 99,999%) negli emocomponenti.[5][7][8][3]

Per la tecnica di filtrazione dei globuli bianchi negli emocomponenti sono possibili tre approcci:[6][3]

  • filtrazione bed-side: al letto del ricevente, con un filtro applicato alle apparecchiature per la trasfusione[3]
  • filtrazione in laboratorio o post-storage: permette una metodologia costante con controlli di qualità rigorosi ma, come nella filtrazione bedside, lascia nel prodotto finale le componenti formatesi durante la conservazione (frammenti di leucociti)[3]
  • filtrazione pre-storage: effettuata precocemente subito dopo il prelievo di sangue intero dal donatore, permette di diminuire durante il periodo di conservazione le lesioni dei globuli rossi e di rimuovere i globuli bianchi prima della loro frammentazione, ma soprattutto evita l'accumulo negli emocomponenti di citochine provenienti dai leucociti.[3][9][10][11][12]

Note modifica

  1. ^ Maria Bianchi, Stefania Vaglio e Simonetta Pupella, Leucoreduction of blood components: an effective way to increase blood safety?, in Blood Transfusion = Trasfusione Del Sangue, vol. 14, n. 2, 05 2016, pp. 214-227, DOI:10.2450/2015.0154-15. URL consultato il 22 aprile 2020.
  2. ^ Focus On | Centro Nazionale Sangue, su www.centronazionalesangue.it. URL consultato il 22 aprile 2020.
  3. ^ a b c d e f g Maria Teresa Illeni, La leucodeplezione: perché? (PDF), in LA TRASFUSIONE DEL SANGUE, vol. 44, n. 1, gennaio-febbraio 1999, pp. 1-7.
  4. ^ Mindy Goldman e Gilles Delage, The role of leukodepletion in the control of transfusion-transmitted disease, in Transfusion Medicine Reviews, vol. 9, n. 1, 1995-01, pp. 9-19, DOI:10.1016/s0887-7963(05)80027-6. URL consultato il 22 aprile 2020.
  5. ^ a b Thomas A. Lane, Leukocyte Reduction in Blood Component Therapy, in Annals of Internal Medicine, vol. 117, n. 2, 15 luglio 1992, p. 151, DOI:10.7326/0003-4819-117-2-151. URL consultato il 22 aprile 2020.
  6. ^ a b c Anne B McDonald e Walter H Dzik, Leukoreduction (PDF) [collegamento interrotto], in LA TRASFUSIONE DEL SANGUE, vol. 46, n. 6, novembre-dicembre 2001, pp. 347-361.
  7. ^ W. A. L. Heaton, S. Holme e K. Smith, Effects of 3-5 log10pre-storage leucocyte depletion on red cell storage and metabolism, in British Journal of Haematology, vol. 87, n. 2, 1994-06, pp. 363-368, DOI:10.1111/j.1365-2141.1994.tb04923.x. URL consultato il 22 aprile 2020.
  8. ^ AuBuchon JP, Elfath MD, Popovsky MA et al.: Prestorage 5 log10 leukoreduction filtration of red blood cells (abstract).Transfusion, 35 (Suppl), 56S, 1995.
  9. ^ M. Angué, P. Chatelain e S. Fiabane, Viabilité des globules rouges humains conservés pendant 35 jours après déplétion en leucocytes (étude in vitro), in Revue Française de Transfusion et d'Hémobiologie, vol. 32, n. 1, 1989-02, pp. 27-36, DOI:10.1016/s1140-4639(89)80050-4. URL consultato il 22 aprile 2020.
  10. ^ C. Riedner, M. U. Heim e W. Mempel, Possibility to Improve Preservation of Whole Blood by Leukocyte-Depletion before Storage, in Vox Sanguinis, vol. 59, n. 2, 1990-08, pp. 78-82, DOI:10.1111/j.1423-0410.1990.tb05013.x. URL consultato il 22 aprile 2020.
  11. ^ MT Aye, DS Palmer e A Giulivi, Effect of filtration of platelet concentrates on the accumulation of cytokines and platelet release factors during storage, in Transfusion, vol. 35, n. 2, 1995-02, pp. 117-124, DOI:10.1046/j.1537-2995.1995.35295125733.x. URL consultato il 22 aprile 2020.
  12. ^ G. Stack, L. Baril e P. Napychank, Cytokine generation in stored, white cell-reduced, and bacterially contaminated units of red cells, in Transfusion, vol. 35, n. 3, 1995-03, pp. 199-203, DOI:10.1046/j.1537-2995.1995.35395184274.x. URL consultato il 22 aprile 2020.
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