Libro dei Liang

Libro cinese sulla dinastia Liang

Il Libro dei Liang (Liáng Shū), fu compilato da Yao Silian e completato nel 635. Yao fece molto affidamento sul manoscritto originale di suo padre Yao Cha, poiché i suoi commenti sono stati citati in diversi capitoli.

L'unità di misura delle distanze () usata nel Libro dei Liang corrisponde a 400 metri,[1]

Il Libro dei Liang è parte di Ventiquattro Storie canone della storiografia cinese.

Fonti modifica

Sebbene il Libro dei Liang sia stato definitivamente attribuito a Yao Silian, alla sua stesura collaborarono un certo numero di persone. Inizialmente, l'imperatore Sui Wendi ordinò a Yao Cha 姚 察 (533-606) di compilare il Libro dei Liang ma questi morì senza averlo potuto completare. Prima di morire Yao Cha chiese che suo figlio Yao Silian potesse completare il lavoro e l'imperatore accettò la sua richiesta.[2] In epoca Tang, la compilazione del testo faceva parte di un'iniziativa, suggerita da Linghu Defen poco dopo la fondazione della dinastia, tendente a compilare un numero di storie relative alle precedenti dinastie.[3] Così, Yao Silian ricevette l'ordine di completare il Libro di Chen da parte dell'imperatore Gao Zu, ordinando che altri studiosi collaborassero alla compilazione del Libro dei Liang. Quando quegli studiosi non completarono il loro compito, venne ordinato a Yao Silian di lavorare nuovamente al testo. Il libro dei Liang fu quindi compilato da Yao Silian sotto la supervisione di Fang Xuanling e Wei Zheng, incorporando almeno parte del lavoro dei suoi predecessori.

Citazioni sul Giappone e sui vicini circostanti modifica

Contiene la storia della dinastia Liang e varie descrizioni dei paesi ad est della Cina. Uno dei suoi passaggi più noti è la descrizione, da parte del monaco Hui Shen (慧 深), del paese di Fusang, 20.000 li est della Cina.

Stato di Wa modifica

Wa era un antico regno del Giappone. Anche se oggi si possono trovare poche informazioni concrete, la sua capitale, Yamatai, era probabilmente situata nel Kyūshū o nella regione Kinki.

"Per quanto riguarda Wa, dicono di essere I successori di Tàibó. Le persone sono tutte tatuate. Il loro territorio è a circa 20.000 Li (1.500 chilometri) dal nostro regno, ad est di Guiji (moderna Shaoxing (Zhejiang)). È incredibilmente distante. Per arrivarci da Daifang, è necessario seguire la costa e andare oltre lo stato coreano a sud-est per circa 500 chilometri, quindi per la prima volta attraversare il mare per raggiungere una piccola isola a 75 chilometri dalla costa, e poi attraversare nuovamente il mare per 75 chilometri fino al paese di Mirò (cinese: 未盧國). 50 chilometri a sud-est si trova il paese di Ito (cinese: 伊都國). 10 chilometri a sud-est è il paese di Nu (cinese: 奴國). 10 chilometri a est si incontra il paese di Bumi (cinese: 不彌國). In 20 giorni a sud, in barca, si giunge al paese di Touma (cinese: 投馬國). 10 giorni a sud in barca o un mese via terra si raggiunge il paese di Yamatai (邪馬臺國). Lì risiede il re del popolo Wa[4]

Stato di Wenshen modifica

"Il paese di Wenshen[5] si trova a 7.000 li (500 chilometri) a nord-est del paese di Wa. Sopra il loro corpo, hanno tatuaggi raffiguranti animali selvatici. Hanno tre segni tatuati sulla fronte che sono dritti per le persone nobili e piccoli per la gente del popolo. Amano la musica ma non sono molto generose, nonostante il loro benessere, e non danno niente agli estranei. Hanno case, ma non castelli. Il luogo in cui risiede il loro re è decorato con oro e argento ed è di rara bellezza. Gli edifici sono circondati da un fossato, di circa un cho di larghezza, che riempiono con mercurio. Quando c'è pioggia, questa scorre sopra il mercurio. Hanno molte cose rare nei loro mercati. Coloro che sono colpevoli di un reato leggero vengono immediatamente puniti con fruste di cuoio mentre chi commette reati punibili con la morte vengono dati in pasto ad animali feroci. In caso di condanna di un innocente, le bestie feroci non mangiano la vittima. I crimini possono anche essere riscattati attraverso la prigione senza cibo".[6]

Stato di Dahan modifica

"Il popolo di Dahan[7] vive a 5.000 li (400 chilometri) ad est di Wenshen. Non hanno un esercito e non sono aggressivi. I loro modi sono uguali a quelli del paese di Wenshen, ma la loro lingua è diversa."[8]

Note modifica

  1. ^ George Coedès, The Indianized States of Southeast Asia, a cura di Walter F. Vella, trans.Susan Brown Cowing, University of Hawaii Press, 1968, ISBN 978-0-8248-0368-1.
  2. ^ Chaussende, 2015, pp. 167-168.
  3. ^ Wu, 2018, pp. 167-168.
  4. ^ Ch:倭者 自云太伯之後 俗皆文身 去帶方萬二千餘里 大抵在會稽之東 相去絶遠 從帶方至倭 循海水行 歴韓國 乍東乍南 七千餘里始度一海 海闊千餘里 名瀚海 至一支國 又度一海千餘里 名未盧國 又東南陸行五百里 至伊都國 又東南行百里 至奴國 又東行百里 至不彌國 又南水行二十日 至投馬國 又南水行十日 陸行一月日 至邪馬臺國 即倭王所居, Liang Shu, VII secolo.
  5. ^ Wénshēn-guó (文身國), letteralmente "paese dei corpi segnati" ad esempio paese degli uomini tatuati.
  6. ^ Ch:文身國 在倭國東北七千餘里 人體有文如獸 其額上有三文 文直者貴 文小者賤 土俗歡樂 物豐而賤 行客不齎糧 有屋宇 無城郭 其王所居 飾以金銀珍麗 繞屋爲塹 廣一丈 實以水銀 雨則流于水銀之上 市用珍寶 犯輕罪者則鞭杖 犯死罪則置猛獸食之 有枉則猛獸避而不食 經宿則赦之, Liang Shu, VII secolo.
  7. ^ Dàhàn-guó (大漢國), letteralmente "grande paese Han"
  8. ^ Ch:大漢國 在文身國東五千餘里 無兵戈 不攻戰 風俗並與文身國同而言語異, Liang Shu, VII secolo.

Bibliografia modifica

  • Damien Chaussende, Liang shu 梁書, in Albert E Dien, Cynthia Louise Chennault, Keith Nathaniel Knapp e Alan J Berkowitz (a cura di), Early Medieval Chinese Texts: A Bibliographical Guide, Berkeley, Institute of East Asian Studies University of California, 2015, pp. 167–170.
  • Huaiqi Wu e Chi Zhen, An Historical Sketch of Chinese Historiography, e-book, Berlin, Springer, 2018.

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