Linea Aspropotamos-Spercheios

La linea Aspropotamos-Spercheios o linea Achelöos-Spercheios (in greco Γραμμή Ασπροποτάμου/Αχελώου - Σπερχειού?) fu il primo confine terrestre della Grecia con l'Impero ottomano, stabilito dal Protocollo di Londra del 1830.

Linea in verde chiaro.

Il confine fu deciso dalle tre grandi potenze (Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda, Impero Russo e Regno di Francia). Partiva dalla foce del fiume Acheloo (noto come "Aspropotamos"), passava per Artotina lungo il crinale del monte Eta e raggiungeva il Golfo Maliaco alla foce del fiume Spercheios, passando a sud della città di Zitouni (l'odierna Lamia), che rimaneva in mano ottomana. L'isola di Eubea (Negroponte), le Sporadi Settentrionali, Skyros e le Cicladi, inclusa l'isola di Amorgos, sarebbero diventate parte della Grecia.[1]

La frontiera fu sostituita nel Trattato di Costantinopoli (1832) dalla linea Golfo di Ambracia - Golfo Pagaseo (o linea Arta - Volos), che era già stata prevista nel Protocollo di Londra (1829) come confine settentrionale di uno stato greco autonomo sotto la sovranità dell'Impero ottomano.

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