Lionetto Fabbri

regista italiano

Lionetto Fabbri (Firenze, 4 aprile 1924Firenze, 9 dicembre 2011) è stato un regista italiano.

Biografia modifica

Cresce nel quartiere di San Frediano, a Firenze. Si appassiona alla fotografia tramite il contatto con Magrini, famoso fotografo di Viareggio, città dove si trovava il negozio di giocattoli del padre[1]. Nel 1949 Antonio Basetti Sani, il presidente della Pontificia Commissione di Assistenza, gli commissiona il suo primo film, un documentario sui ragazzi in colonia: Colonie per l'infanzia [1]. Comincia poi a lavorare come reporter di cinegiornale e in seguito come documentarista scientifico[2].

Vince due volte il Gran Premio Orso d'Oro al Festival internazionale del cinema di Berlino con i documentari Gente lontana (1957) e La lunga raccolta (1958)[3]. Realizza anche due lungometraggi ascrivibili all'interno del genere mondo movie[4]: Malesia magica (1961) e Uomo, uomo, uomo (1977, uscito solo sul mercato giapponese e di Hong Kong nel 1979 col titolo Man, Man, Man[4]).

Nel 2008 il Consiglio regionale della Toscana gli conferisce il Gonfalone d'argento[5].

Il regista Roberto Schoepflin gli ha dedicato il documentario Un Ulisse rustico. Il cinema di Lionetto Fabbri (2010)[6].

Filmografia modifica

Cortometraggi modifica

  • Colonie per l'infanzia (1949)
  • Antico mestiere (i lavandai di Grassina) (1955)
  • Lavoro di tondo (1955)
  • L'arte del cesello (1957)
  • Gente lontana (1957)
  • Gente del bosco (1958)
  • La lunga raccolta (1958)
  • Paese scomparso (1958)
  • Terra contesa (1958)
  • Vetro verde (1958)
  • I "Mammalucchi" (1959)
  • La reggia di Eolo (1959)
  • Un giorno all'anno (I serpari di Cocullo) (1960)
  • Io del Sud (1961)
  • Paura (1964)
  • Sciccosi (1965)
  • Quell'isola laggiù (Malasorte) (1966)
  • Danza degli Anastenarides (Danza del fuoco) (1975)
  • Fatima oggi (1975)
  • Hare krishna (1975)
  • Il massacro proibito delle balene (1975)
  • Pescatori del Mare del Nord (1975)
  • Uomini e balene (1975)
  • Gli zazzeruti (1975)
  • Alle cinque della sera (1979)
  • Donne nuove (1979-1983)

Lungometraggi modifica

Note modifica

  1. ^ a b LIONETTO FABBRI: Il «re» del documentario, su toscanaoggi.it. URL consultato il 5 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2016).
  2. ^ il Cinema di Lionetto Fabbri, su arezzoweb.it. URL consultato il 5 settembre 2015.
  3. ^ L'Unità - Edizione Nazionale - 15/12/2011 - l'Unità.it, su cerca.unita.it. URL consultato il 5 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  4. ^ a b Omaggio a Fabbri il regista dimenticato che vinse due Berlino - la Repubblica.it, su ricerca.repubblica.it. URL consultato il 5 settembre 2015.
  5. ^ Morte Lionetto Fabbri, martedì mattina funerali a Firenze. URL consultato il 5 settembre 2015.
  6. ^ Il cinema di Lionetto Fabbri. Vite e lavoro di uomini e donne nell'Europa degli anni '50 (PDF), in Programma della rassegna.

Bibliografia modifica

  • Mario Spiganti, Lionetto Fabbri. Un pittore con la cinepresa., Bracciali, 2012, ISBN 8862360533

Collegamenti esterni modifica