Luigi Celeghin

organista italiano

Luigi Celeghin (Briana, 19 agosto 1931Roma, 15 dicembre 2012) è stato un musicista e organista italiano.

Biografia modifica

Inizia presto a fare le prime esperienze concertistiche, suonando negli anni '50 l'organo nelle chiese parrocchiali di Briana e Noale in provincia di Venezia.

Professore di organo e composizione organistica al conservatorio Santa Cecilia di Roma dal 1975 al 2002, è stato ispettore onorario del ministero per i beni e le attività culturali per la tutela degli organi antichi dell'intero territorio nazionale.

Presidente dell'associazione organistica del Lazio, fu fondatore e direttore artistico prima del concorso nazionale d'organo di Noale e poi del Città di Viterbo. Fu fondatore e direttore artistico dell'accademia organistica elpidiense. Suonò in diversi festival in diverse città del mondo, tra cui Tokyo, Londra, Berlino, Parigi, Madrid, New York, Mosca, Roma, Budapest e Praga.

Tenne numerosi seminari d'interpretazione organistica in Italia e all'estero tra cui i corsi indetti dalla Jeunesses musicales international. Frequente anche la sua partecipazione alle giurie di concorso nazionali e internazionali d'organo.

In collaborazione con le varie soprintendenze ai beni artistici e culturali d'Italia, Celeghin curò il restauro di opere di autori come Giuseppe Bonatti, Pietro Nacchini, Gaetano Callido, Innocenzo Cavazzani, Josef De Martino, Simone e Pietro Kirker, Angelo Morettini, Francesco La Grassa.

Celeghin adattò per tromba e organo l’Improvviso dell'angelo tratto dall'opera La visita meravigliosa di Nino Rota, che su espresso invito di Luigi Celeghin scrisse la Sonata per ottoni e organo.

Il 12 dicembre 2012, al termine di un suo concerto di musica contemporanea, tenutosi a Roma presso la Basilica di San Giovanni Battista dei Fiorentini, viene colto da un malore, e morì in città il 15 dicembre 2012.[1]

Onorificenze modifica

Note modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN34024214 · ISNI (EN0000 0000 4351 8740 · LCCN (ENno92016526 · GND (DE1135970599 · J9U (ENHE987007324976005171 · WorldCat Identities (ENlccn-no92016526
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