Luigi Santucci (militare)

militare italiano

Luigi Santucci (Castel del Piano, 21 aprile 1895Amba Tzelleré, 22 dicembre 1935) è stato un militare italiano, insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della guerra d'Etiopia[2].

Luigi Santucci
NascitaCastel del Piano, 21 aprile 1895
MorteAmba Tzelleré, 22 dicembre 1935
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaFanteria
CorpoRegio corpo truppe coloniali d'Eritrea
RepartoIV Battaglione eritreo
GradoPrimo Capitano in s.p.e.
GuerrePrima guerra mondiale
Guerra d'Etiopia
BattaglieBattaglia del solstizio
Battaglia di Vittorio Veneto
Decorazionivedi qui
dati tratti da Combattenti Liberazione[1]
voci di militari presenti su Wikipedia

Biografia modifica

Nacque a Castel del Piano, provincia di Grosseto, il 21 aprile 1895.[2] Arruolato nel Regio Esercito per svolgere il servizio militare nel gennaio 1915, dopo l'entrata in guerra del Regno d'Italia, avvenuta il 24 maggio dello stesso anno, frequentò un corso per allievi ufficiali presso il 52º Reggimento fanteria in zona di operazioni.[1] Nell’agosto 1916 fu nominato sottotenente di complemento ed assegnato al 51º Reggimento fanteria.[1] Con la Brigata Alpi partecipò, in Francia, alle operazioni di guerra sul fronte occidentale rimanendo ferito a Bligny e venendo insignito della Croix de guerre francese con palme.[1] Nel settembre 1934 fu trasferito nel Regio corpo truppe coloniali d'Eritrea ed assegnato al IV Battaglione indigeno "Toselli", di cui assunse il comando della 2ª Compagnia.[1] Dopo lo scoppio della guerra d'Etiopia partecipò alle operazioni belliche, e cadde in combattimento sull'Amba Tzelleré il 22 dicembre 1935. Fu decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2]

Onorificenze modifica

Onorificenze italiane modifica

«Comandante di compagnia avanzata, si lanciava alla testa dei suoi ascari contro forti masse nemiche prevenendole e trattenendole sulla posizione per poi ricacciarle con il fuoco e l’arma bianca. Accortosi che, favoriti dal terreno, gruppi avversari erano riusciti con largo aggiramento a minacciare una batteria da montagna, già costretta a sparare a zero, si lanciava alla testa del plotone di rincalzo per parare la minaccia. Con violentissimo corpo a corpo riusciva a ricacciarli e ad inseguirli con il fuoco. In quest’ultima fase di combattimento colpito a morte, manteneva al cospetto dei suoi inferiori che gli si affollavano intorno, un contegno virile e stoicamente eroico, raccomandando di non curarsi di lui, ma di assicurare la protezione e la difesa della vicina batteria. Amba Tzelleré, 22 dicembre 1935.[3]»
— Regio Decreto 7 agosto 1936.
avanzamento per merito di guerra

Onorificenze estere modifica

Note modifica

Annotazioni modifica


Fonti modifica

  1. ^ a b c d e Combattenti Liberazione.
  2. ^ a b c Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare 1965, p. 133.
  3. ^ Medaglia d'oro al valor militare Santucci, Luigi, su quirinale.it, Quirinale. URL consultato l'11 luglio 2021.

Bibliografia modifica

  • Fiora Bonelli, L'odore della terra. Biografie di uomini e donne che hanno fatto la Maremma dalla montagna al mare tra XIX e XX secolo, Arcidosso, Edizioni Effigi, 2008, p. 251.
  • Angelo Del Boca, Gli italiani in Africa Orientale - II. La conquista dell'Impero, Milano, A. Mondadori, 2009, ISBN 978-88-04-46947-6.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 133.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica